Mi sedetti vergognosamente sulla sedia del nostro tavolo da pranzo, non potevo credere di essere tornata dentro quest'inferno.
Mi trovavo di fronte a mia mamma, lei non aveva ancora proferito parola dalla scorsa notte.
A malapena riuscivo ad aprire il mio occhio sinistro. Aveva continuato a colpirmi numerose volte, non potevo fare nulla se non lasciarglielo fare. Continuava ad urlarmi parole addosso ma tutto ciò che diceva non mi scalfiva minimamente, nessun dolore.
Mi sentivo intorpidita.
Desiderai aver provato tutto solo per sentire il dolore. Io desideravo il dolore ma..nulla. Non sentivo nulla. Ero solo dannatamente insensibile e apatica.
Mia madre scoprì il mio cellulare e lo ruppe davanti al mio sguardo.
Continuava a chiedermi chi fosse il ragazzo con cui ero scappata. Colui a cui avevo fatto 'un lavaggio del cervello' per far sì che mi aiutasse, secondo lei.
Ovviamente non dissi nulla. Non ero così stupida. Continuavo a negare il tutto senza dire niente e lei continuava a colpirmi fino a che io non fossi gonfia.
Volevo piangere, ma avevo paura che non ci fossero più lacrime da versare.
Ero stanca, tanto tanto stanca e sola.
Passò una settimana. Il mio cuore faceva male ogni giorno che passava, e in tutto ciò Luke non si era mai fatto vedere, mai neanche tentato.
Ero incinta di due settimane, con il nostro bimbo in grembo e nulla di più.
Non seppi cos'altro fare. Mi sentivo solo male ed ero stanca di questo. Provai ad essere felice, ma fallii miseramente.
Dovevo essere pazza anche solo per tentare un sorriso.
Non avevo nessun modo per contattare Kate. Lei sapeva ancora che mi trovavo in Australia e che stavo bene. Volevo il suo aiuto, avevo bisogno di lei ma non volevo metterla dentro tutto questo casino, avevo fatto anche abbastanza.
Continuai a fissare il mio piatto senza nemmeno toccare il cibo.
Avevo perso davvero molto peso e continuavo ad avere le nausee mattutine, ero arrivata a non vomitare più nulla, solo la saliva. Nulla aveva più un senso per me.
"Signorina, Mr. Calum Hood è qui." esclamò Nana.
Rivolsi il mio sguardo verso l'alto e notai Calum appoggiato allo stipite della porta, con addosso i suoi soliti vestiti. Una maglia di qualche band mezza strappata e un paio di jeans strappati sul ginocchio che arrivavano alla caviglia.
"Lisa, come stai?" chiese dando un bacio sulla guancia a mia madre, ma ero sicura che fosse solo per gentilezza ed educazione.
Lui odiava mia madre, lo diceva ogni volta che ci vedevamo. Nell'ultima settimana ci eravamo avvicinati parecchio, ma mia mamma credeva che ciò fosse dovuto al fatto che il matrimonio sarebbe stato tra solo una settimana.
Calum si avvicinò a me, "Hey, ho bisogno di parlare con te-" sussurrò al mio orecchio e io annuii. Mi sentii abbastanza in imbarazzo per la mia faccia, profonde occhiaie nere sotto gli occhi che non riuscivo nemmeno a coprire, labbra screpolate con un fottuto taglio proprio in mezzo che ogni tanto decideva di sanguinare. Credevo di aver scoperto come ci si sentisse a essere maltrattati da mia madre.
Mi alzai dalla sedia e mi fece strada verso il giardino, dove solitamente organizzavamo le feste. Ci sedemmo sull'erba e non dessi nemmeno importanza al fatto che il mio vestitino bianco si potesse sporcare e bagnare.
Non proferii parola, semplicemente mi sedetti. Non ero nel mood di fare nulla. C'era solo una cosa, un'emozione dentro di me...rabbia.
"Stai bene?" mi chiese
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Classy Motherfuckers || ʟʀʜ (i.t.)
Фанфик[Completa] "Ti fotterò come una principessa, potrò sembrare rude, ma mi prenderò cura di te ;)" ATTENZIONE: La storia è consigliata a persone dai 13 anni in su. Il libro potrebbe contenere masochismo, sadismo, scene erotiche, violenza e linguaggio...