Mi sedetti disperatamente sul pavimento con la schiena appoggiata sul lato del letto. Chiusi gli occhi e strinsi le ginocchia al petto.
Ero confusa, non avrei dovuto piangere. Avrei dovuto provare ad andare avanti. Ero stata io a volerlo, ma perché ora mi trovavo a piangere?
Avevo sbagliato a chiudere la relazione?
Avevo sbagliato a dirgli di andare via?
Avevo sbagliato ad obbedire e pensare a cosa andasse bene m a mia madre nonostante avesse reso la mia vita un inferno?
Avevo sbagliato a pensare di non volermi più innamorare?
Se solo lo avessi ignorato il giorno del nostro incontro. Se solo fossi riuscita a non dargli peso. Se solo avessi opposto resistenza a lui. Se solo avessi saputo che sarebbe accaduto tutto ciò, mi sarei preparata mentalmente.
Lo odiavo. Odiavo il dolore forte, il senso di vuoto e il rimpianto che sentivo.
Lui era il mio tutto e io ero il suo tutto.
Saremmo dovuti essere felici, ma eravamo finiti per piangere e basta.
Erano passate quattro ore ore dall'ultima volta che lo vidi e mi sentivo già come se stessi diventato pazza, come se fossi in astinenza dalla droga che avevo usato per anni, infatti non ne avevo mai abbastanza di lui.
Il mio petto faceva male, era vuoto ma dolorante. Il sapore delle sue labbra persisteva nella mia bocca, il calore del suo tocco era ancora presente sulla mia pelle. Sapevo che se avessi cambiato posizione tutto sarebbe sbiadito, provai a chiamare il suo nome nella mia testa, ma stava semplicemente..svanendo.
Noi stavamo scomparendo.
La mia testa si alzò di scatto non appena sentii un violento bussare alla porta. Prima ancora che potessi dire a chiunque fosse, di andare via, la porta si aprì di botto e colpí il muro accanto.
Calum sembrava agitato, come se avesse appena visto un fantasma.
"Calum cosa..cosa c'è che non va?" chiesi, non mi piaceva la sensazione che sentivo. Il mio cuore batteva all'impazzata e sentii come se qualcosa di brutto fosse accaduto.
"Che macchina ha Luke??? Hai appena parlato con lui?? L'hai appena visto??" si stava comportando da isterico, urlava e tremava. Entrambe le sua mani erano sulle mie spalle.
"Io uh-non so con che macchina sia venuto qui, e si, è venuto qualche oretta fa. Non saprei, abbiamo parlato, ma io uh-sono confusa, p-perché mi stai f-facendo queste d-domande?" la mia voce tremava. "Potrebbe aver usato la sua Audi o la Black Sedan, Cal. Non sono in vena.." scossi la testa guardando i miei piedi.
"No no no!" urlò e mi sorprese il modo in cui mi tirò su con decisione. "D-devi venire con me-" mi prese dal polso e mi condusse fuori dalla stanza.
"Calum, mi stai facendo male!" protestai cercando di togliere il mio braccio dalla sua stretta. "Ti stai comportando come un pazzo. Ho paura, ti prego vai piano e dimmi cos è successo-"
"Non lo so, ho solo v-visto un'ambulanza e un incidente d'auto non molto distante da qui. Non so ma ho il p-presentimento che-"
Liberai il mio braccio, restando immobile suoi miei piedi.
"C-cosa sti c-cercando di dire?" mi sentii come se stessi venendo colpita ripetutamente sull' addome.
"Il r-ragazzo sulla barella, s-sembra-" tremava ed era pallido, le sue labbra non smettevano di muoversi.
Sentii dell'acido formarsi nel mio stomaco, i miei occhi inumidirsi e iniziai a piangere un'altra volta.
"Stop!" urlai, "Non sai cosa stai dicendo!!!" strinsi i pugni.
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Classy Motherfuckers || ʟʀʜ (i.t.)
Fanfic[Completa] "Ti fotterò come una principessa, potrò sembrare rude, ma mi prenderò cura di te ;)" ATTENZIONE: La storia è consigliata a persone dai 13 anni in su. Il libro potrebbe contenere masochismo, sadismo, scene erotiche, violenza e linguaggio...