Vybes's POV
Ho sempre avuto l'impressione di vivere i miei sentimenti in modo amplificato. La sensazione di essere colui che vuole più bene in un contesto sociale mi soffocava.
"Quando troverò qualcuno che ami più di me?" pensavo, senza mai trovare risposta.Ero sempre io quello a dimostrare quanto ci tenesse in una delle mie relazioni.
Sempre io quello a cui veniva detto che guardava l'altra persona con gli occhi a cuoricino, mai il contrario.
Non mi sono mai sentito voluto bene alla pari di quanto facessi io.Ma da quando ho conosciuto Ester ho capito cosa vuol dire significare qualcosa di importante per qualcuno.
Lo vedo da come mi guarda mentre canto, quando i nostri occhi si sfiorano e vedo fierezza nelle sue iridi chiare.
Lo vedo nel fatto di venirmi a cercare quando non ci troviamo nella stessa stanza.
Lo vedo da come dà importanza ai gesti velati con cui comunico il mio...sentimento.
Lo vedo dal sorriso che le incornicia il volto quando ci ritagliamo dei momenti in cui ci siamo solo noi due.
Lo sento nelle sue labbra che si incurvano all'insù quando sono in contatto con le mie.Ester è una forza della natura, sia per il suo vissuto sia per come vive oggi la vita.
Non dimenticherò mai il modo in cui il giorno in cui è entrata nella scuola di Amici mi ha rivolto un sorriso raggiante. Da quel momento il mio cervello è andato in tilt.
Certe volte, precisamente la sera quando siamo in giardino a fumare, realizzo di non aver mai provato qualcosa di così grande per una ragazza.E io vorrei dirle tutte queste cose, vorrei poterla chiamare ufficialmente "la mia ragazza" e presentarla ai miei.
Ci ho provato, giuro.
Ma ogni volta in cui ero lì lì per ufficializzare la cosa che c'è tra noi, mi bloccavo. Era come se le parole non volessero uscire dalla mia bocca.
C'era qualcosa nello sguardo di Ester che, però, era simile alla speranza, come se sapesse cosa volevo dirle ma aspettava solo me.
E io, come un sottone (o coglione) qualunque, restavo imbambolato a guardarla negli occhi senza pronunciare mezza sillaba.«Ti devo dire una cosa» affermo, spegnendo la sigaretta nel posacenere.
È sera, l'aria di Roma è ufficialmente fredda, siamo avvolti nelle giacche e una pesante sciarpa grigia stringe dolcemente il collo della biondina seduta a gambe incrociate vicino a me e abbiamo appena finito di cucinare i suoi tanto amati cookies.«Te escucho» risponde, con un sorriso e l'immancabile accento spagnolo, che la rende ancora più bella ai miei occhi e alle mie orecchie.
I suoi occhi color mare si incastrano nei miei, mentre la concentrazione e la determinazione che avevo messo da parte per parlarle mi abbandonano.
Apro un paio di volte la bocca, senza far uscire neanche un suono.Dai Gabri, non è difficile: basta dirle che vuoi poter dire che ufficialmente state insieme.
Il cuore mi batte nel petto forte come non mai.
Infine, deglutisco. «Sei bella» meglio di niente, ma anche stavolta non hai centrato il bersaglio.A riportarmi alla realtà è Maria De Filippi, che mi chiama per esibirmi in questa puntata.
In piedi dietro ai banchi rossi per giudicare la categoria del canto sono nientemeno che Carlo Verdone e Tananai.
Incrocio velocemente gli occhi con quelli di Ester, che come sempre mi lancia un sorriso di incoraggiamento.Ci tengo molto al pezzo di oggi e alle barre che ho scritto. "Destra-sinistra" di Giorgio Gaber è un pezzo che suonava in continuazione in casa mia; i versi che ho scritto sono un grido contro la politica italiana e mondiale e ai quali ho lavorato tutta la settimana sono tra le barre di cui sono più soddisfatto.
STAI LEGGENDO
𝓤nwritten [𝘝𝘺𝘣𝘦𝘴]
FanfictionDalla Spagna all'Italia, Ester non ha mai smesso di fare ciò che amava: ballare. Quella passione che l'accompagnava da quando aveva tre anni e che non avrebbe mai potuto abbandonare. Ma il suo palcoscenico ha bisogno di diventare più grande, Ester...