Hola mi amor,
se stai leggendo questa lettera è perché ormai sono già in stazione a prendere il treno per tornare a Firenze.È l'una di notte del 19 gennaio 2025, tra poche ore affronterò la mia sfida per restare ad Amici e dovrei decisamente essere a dormire. Poco fa ti ho visto, sdraiato sul tuo letto a parlare con Pietro, e ho realizzato che effettivamente c'è una possibilità che questi momenti non potrò vederli più.
Possibilità molto alta, se aggiungiamo la brutta sensazione che mi porto addosso da un po'.
Sono quasi sicura che uscirò, ma non sto scrivendo per questo.Questa è una lettera d'amore, di scuse, di ringraziamenti eccetera eccetera.
Allora, la nostra storia ha inizio un pomeriggio di ottobre. Ricordo che l'aria estiva si percepiva ancora, nonostante fosse iniziato l'autunno da qualche giorno.
Ero talmente emozionata di essere entrata nella scuola che niente mi avrebbe potuto guastare il buonumore.
Poi, sono entrata in sala relax e ho trovato te che facevi lo scemo. Ancora non sapevo che fosse la normalità.Beh, da quel giorno ho trovato in te un migliore amico, qualcuno con cui confidarmi e, più tardi, l'amore.
Non mi scorderò mai i primi sguardi sinceri che ci scambiavamo nel periodo in cui entrambi avevamo capito di provare qualcosa.
È nato tutto con semplicità, con un profondo bacio la notte di Halloween.Ecco, credo che da quest'anno sia diventata la mia festa preferita. Così come "Joker" uno dei miei film preferiti.
Joker e Harley Queen.
Una scelta banale ma efficace. Un po' come noi due.
Due persone ordinarie ma che insieme possono diventare straordinarie.Poi, l'arrivo del 9 novembre. Appena qualche giorno prima tu ti eri sfogato con me, parlandomi di tutto il tuo rapporto con l'ansia e i tuoi momenti di down. Credo che quel giorno sia stato il primo in cui ti ho capito davvero.
Il 9 novembre è per me da ormai 5 anni il giorno peggiore dell'anno.
L'anniversario del mio ricovero in ospedale, ancora in Spagna, per l'anoressia. Erano quasi tre giorni che non ingerivo niente, ormai ero arrivata a pesare quanto una bambina e la situazione continuava a peggiorare.
La cosa peggiore e che ad oggi mi fa stare peggio, è che comunque continuavo a non piacermi e a non piacere.Se prima venivo derisa perché pesavo leggermente di più delle altre ballerine che studiavano con me, sono arrivata in poco tempo ad essere chiamata "palillo" ovvero stuzzicadenti.
E il 9 novembre di quest'anno piangevo. Ho pianto così tanto che dopo un po' le lacrime non scendevano più.
E tu sei stato al mio fianco dal primo istante in cui mi hai sentita singhiozzare in bagno, in preda ad un attacco di panico.Lì, sul pavimento del bagno delle ragazze, ho capito i tuoi valori, una parte di te e quanto avessi da dare alle persone che ti stanno attorno.
Supporto, empatia, amore.È grazie ai tanti pezzetti di cose che mi hai dimostrato, cose che mi hai detto o semplicemente gesti che hai fatto che mi sono innamorata di te.
Ogni istante da non so quando, sono innamorata di te. In tutto e per tutto.E sicuramente non sarà la distanza fisica a separarci, quando uscirò.
Dopotutto ci siamo comportati da sconosciuti per settimane pur vivendo nella stessa casetta.
(Momento più basso della nostra relazione).Anche in quel caso, nonostante la paura, la rabbia, i nostri comportamenti di merda e tutto il resto, non riuscivo a smettere di pensare a te o di tenerci.
C'era sempre qualcosa, oltre la tua presenza fisica, che mi collegava a te.

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𝓤nwritten [𝘝𝘺𝘣𝘦𝘴]
FanfictionDalla Spagna all'Italia, Ester non ha mai smesso di fare ciò che amava: ballare. Quella passione che l'accompagnava da quando aveva tre anni e che non avrebbe mai potuto abbandonare. Ma il suo palcoscenico ha bisogno di diventare più grande, Ester...