fourteen

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Ester's POV.

Halloween è il giorno più atteso qui in casetta.
Da martedì abbiamo inizio ad appendere le decorazione forniteci dalla produzione e, con il consenso di Maria e dei tecnici, ci hanno dato due confezioni di birra da distribuire a noi maggiorenni per la serata.

Le lezioni di oggi si sono concluse tutte alle 18, in modo da poterci preparare al meglio.
Confesso di essere emozionata di festeggiare per la prima volta Halloween, la gioia delle mie nuove compagne di stanza è stata talmente contagiosa che non vedo l'ora che inizino i preparativi.

«Oggi ho visto tutti voi agitati, facciamo che abbiamo finito» mi congeda il professor Montesso, insegnante di classico.
Saluto lui e Deborah e raggiungo la casetta, che ha preso le sembianze di una casa dell'orrore.
Zucche di plastica sono poggiate su ogni superficie piana della cucina e del salotto, tra un muro all'altro passano finte ragnatele e le luci tremolanti di candele illuminano gli angoli.

Neanche tempo di mettere piede in camera che Chiara e Teodora mi investono con la loro energia. Angelica non ha ancora fatto ritorno dalla scuola, ma anche lei riceverà lo stesso trattamento.

«Quindi Harley Quinn, giusto?» domanda Chiara, battendo le mani entusiasta.
Annuisco. La castana ha scelto di travestirsi da Elena Gilbert della serie "The vampire diaries", mentre il costume di Teodora consiste in un cosplay di Karen di "Mean girls".

In poco tempo la nostra stanza si trasforma nel camerino di una sfilata di moda.
L'unica a tenersi alla larga il più possibile, specialmente da me, è Rebecca.
Da quando ho lasciato la stanza arancione, alcuni di noi ne hanno approfittato per fare una nuova disposizione: Rebecca e Sienna occupano la camera verde, Alessia si è trasferita nella rossa con Cristiana e Pietro, Ilan e Gabriel hanno preso la stanza arancione.

La camera gialla è un campo di battaglia: trucchi sparsi in giro, pezzo di costumi sui letti e musica ad alto volume.
«¡Ay, puta madre!» esclama Teodora, balzando ad un metro dalla piastra incandescente che le ha appena ustionato la mano.

Ormai manca poco all'inizio della festa, fissato per le ore venti.
Mi guardo allo specchio. Chiara mi ha aiutata con i capelli, legandoli in due codini ai lati della testa, mentre Alessia ha contribuito a rendere il trucco decente.
Non riesco a smettere di sorridere allo specchio, finalmente. Gli shorts sfilacciati cascano sopra le calze a rete, mentre un top con le maniche rosse mi avvolge il busto.
«Stai benissimo» mi sorride la ballerina fiorentina, lasciandomi un bacio sulla guancia.

In dieci minuti siamo tutti quanti pronti e non appena usciamo in giardino troviamo ad aspettarci un lungo tavolo con una tovaglia nera, allestito dalla produzione, con stuzzichini di ogni tipo.
Mi guardo intorno e solo ora mi rendo conto che manca qualcuno all'appello. Trigno e Vybes.

Non faccio neanche in tempo a domandarmi dove si trovino che i due fanno un'entrata ad effetto e attraversano il giardino con grandi falcate e un passo da gangster.
Non appena vedo Gabriel, sgrano gli occhi e trattengo il respiro.
Non ci credo. Non è possibile.

«Trigno nei panni di Damon Salvatore e Vybes in quelli di Joker... hey, vi siete messi d'accordo?» annuncia Daniele con enfasi, indicando prima i due e poi me e Chiara.

Solo in quel momento i miei occhi si incrociano con quelli di Gabriel.
Lui sembra stupito quanto me, perché finisce di attraversare il restante pezzo di tragitto che ci separa velocemente e si mette al mio fianco.
«Dai, dimmi la verità, hai sbirciato alla porta» afferma senza riuscire a trattenere un sorriso.
«Date menos importancia» ribatto, dandogli un colpetto sul petto.
La verità è che il mio cuore sta battendo all'impazzata.

𝓤nwritten [𝘝𝘺𝘣𝘦𝘴]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora