Ester's POV
Sento ogni mio nervo tendersi man mano che il momento della mia sfida si avvicina.
Come ogni domenica, si tengono le gare di ballo e canto.
Rivolgo un'attenzione minima alle esibizioni dei miei compagni, troppo impegnata a fissare il vuoto e a mordicchiarmi le unghie.
So che Diego ha lasciato la scuola, facendo entrare al suo posto lo sfidante Mollenback.
Allo stesso tempo, Chiara e Luca hanno superato le loro sfide, mentre Ilan è a rischio sostituzione con un ragazzo di nome Jacopo Sol.Stamattina, quando ho incrociato il mio volto dallo specchio, per poco non mi prendevo un colpo.
Due profonde occhiaie solcano il viso, la pelle pallida e gli occhi stanchi.
La settimana passata è stata una delle più devastanti della mia vita, sia fisicamente ma specialmente a livello mentale.Ho passato sette giorni praticamente chiusa in sala a provare.
Voglio così tanto superare questa sfida che per una settimana intera ho trascurato me stessa e le persone in casetta. Una in particolare.Non so spiegare quello che è accaduto, ma è come se tra me e Vybes si fosse alzato un muro di indifferenza. La mattina ci salutiamo con un "buongiorno" rapido e un sorriso freddo.
Mi manca la nostra complicità, i momenti insieme e tutto quello che fino alla scorsa settimana condividevamo.La stanchezza che mi portavo in casetta una volta tornata dai numerosi allenamenti ha fatto sì che ci allontanassimo ancora di più. E probabilmente l'ho spinto tra le braccia di Francesca.
Trascorrono tutto il tempo che hanno a disposizione insieme. E il mio cuore si accartoccia un po' ogni volta che vedo il sorriso spensierato sul volto di Vybes quando è con lei.Un milione di dubbi e domande sono apparsi nella mia mente.
Le paranoie mi continuano a mangiare lo stomaco e a togliere la concentrazione che dovrei portare in sala in giorni critici come quelli appena passati.Le mie compagne di stanza hanno notato il mio umore sotto terra e il mio malessere, tanto che una sera ci siamo sedute sui rispettivi letti con una tazza di the al mirtillo e mi hanno lasciata sfogare.
Era da un po' che non parlavo così liberamente con qualcuno. Ho raccontato a Chiara e Teodora della mia paura di uscire, di non dimostrare di potercela fare e di deludere i miei genitori.
Anche il discorso "Gabriel" è apparso più volte, e accanto al suo nome c'era sempre quello di Francesca.«Non è colpa tua se vi siete allontanati, Esty. Non devi colpevolizzarti e neanche iniziare a pensare che sia finita del tutto. In ogni rapporto ci sono momenti di up e down, ma sta tutto nel riuscire a superare quelli in cui sembra di non trovare soluzione» mi aveva detto Chiara, prendendomi il volto tra le mani e stringendomi poi in un abbraccio.
E ci ho sperato fino a stamattina, che entrasse dalla porta di camera mia e mi augurasse anche solo un lieve "buona fortuna". Ho aspettato invano, perché non si è presentato.
Quindi, riassumendo, sto di schifo e tra meno di 5 minuti dovrò affrontare una sfida che deciderà la mia sorte dentro ad Amici.
E, puntualmente, Maria De Filippi chiama il mio nome.Il cuore ricomincia a battere all'impazzata, mentre recupero le mie cose e sento la conduttrice presentare il giudice della sfida, ovvero Francesca Bernabini.
Prendo un respiro profondo, prima di alzarmi.
Non è il momento di impanicarsi.Prima di raggiungere il centro dello studio, volto impercettibilmente il volto verso Vybes.
Solo ora, il ragazzo mi rivolge un sorriso che non cela un lieve nervosismo.
«Buona fortuna» mima con le labbra, prima di mandarmi un bacio volante.
Dentro di me esplode una scintilla di rabbia, tutto il contrario che quel gesto avrebbe dovuto suscitare.
Mi trattengo prima di mandarlo direttamente a quel paese e scendo dalle scalinate.La mia sfidante si chiama Francesca. Che simpatica coincidenza.
Mi saluta con un gesto del capo, nonostante tutta la sua figura emani l'esatto opposto di sportività e sana competizione.«Allora, iniziamo con Ester. Balli "Unholy"» esordisce la giudice.
Un sorriso tranquillo si posa sul suo volto.Tutto okay, Ester, l'hai provata un milione di volte.
Andrà bene. Non dimenticherai nessun passo. Non cadrai. Non risulterai piatta.
Mi ripeto nervosamente.La canzone si diffonde in tutto lo studio e immediatamente il pubblico inizia a canticchiare.
Già solo quel gesto mi aiuta a tranquillizzarmi e a rimuovere parzialmente i pensieri dalla mia testa.
Ballo fino alla fine cercando di tenere a mente i consigli di Deborah e dei professionisti.
Riesco persino a far svanire la rabbia che sentivo fino a pochi minuti fa nei confronti del mio presunto ragazzo.Alla fine, torno a sedermi sulla sediolina rossa in attesa di vedere la coreografia della mia sfidante.
In settimana ho visto i video dei ragazzi che si sarebbero potuti scontrare contro di me, e ricordo di aver specificatamente aver fatto i complimenti a questa Francesca per il movimento e le linee.Entrambe attendiamo l'esito della sfida a centro palco.
Francesca Bernabini prende parola. «Siete entrambe due ballerine molto preparate ed entrambe trasmettete tutta la passione che vi provoca la danza. Di Francesca ho apprezzato il movimento e la grinta costante che hai mantenuto per tutto il pezzo, ma la grazia di Ester mi è entrata dentro nonostante fosse un pezzo diverso dal suo stile di comfort»
Il cuore non accenna a rallentare il battito.«Quindi per me Ester vince la sfida».
Ester.
Vince.
La.
Sfida.Un sospiro di sollievo esce dalle mie labbra. Il pubblico esulta per me e il mio cuore accelera ancora di più, per la felicità questa volta.
La mia professoressa mi sorride, fiera, e i miei compagni seduti applaudiscono forte.
«Gracias a dios» sussurro, senza rendermi conto di avere il microfono acceso.Maria ridacchia, mentre mi invita a riprendermi la mia felpa.
Deborah me la porge e, nel farlo, mi manda un bacino. Questa volta lo afferro e me lo porto verso il cuore con un gesto della mano.Quando mi siedo, tutti i ragazzi attorno a me mi sorridono. Da lontano, Chiara e Teodora continuano ad applaudire.
«Ester» mi chiamano da sinistra. Vybes.Mi giro, sentendomi rigida all'improvviso.
«Sei stata bravissima» sussurra, mentre la concentrazione di tutte le persone in studio viene catturata da Maria.
Un sorriso freddo e tirato compare sul mio volto. «Grazie»
«Dico sul serio. E mi manchi»
Trattengo il respiro. «Gabriel, no aquí»
Il ragazzo annuisce. «Ne parliamo a casa, allora»Ma a casa non parliamo. Neanche il tempo di liberarmi dagli abbracci stretti di Cristiana e Alessia per raggiungere il ragazzo, che viene trascinato da Francesca in giardino a fumare.
Resto appoggiata alla parete della veranda, guardando i due con la coda dell'occhio. Lei gli sta facendo i complimenti per l'esibizione.«Vi siete lasciati?» chiede una voce sconosciuta alle mie spalle.
Nel voltarmi, riconosco la figura di Jacopo. Il ragazzo ancora non è ufficialmente nella scuola, ma Rudy Zerbi ha deciso di farlo restare in casetta con noi.Probabilmente vedendo la mia espressione confusa, mi porge la mano.
«Scusa l'indelicatezza. Io sono Jacopo, comunque»
Ricambio la stretta, con un piccolo sorriso sulle labbra. «Ester»Il ragazzo si mette nella mia stessa posizione.
«Comunque non ci siamo lasciati, in teoria» borbotto.
Jacopo mi lancia un'occhiolino «Se vi lasciate chiamami»
Scoppio a ridere, celando il disagio che ha iniziato ad invadermi.
«Sto scherzando, non ci provo con le ragazze impegnate»
«Sei arrivato hoy y neanche sei dentro, cálmate»Il moro annuisce, ancora divertito.
Riesco a sentire uno sguardo bruciarmi addosso. E non è quello di Jacopo.
«Tranquilla, non sei il mio tipo. Ma mi piace come balli, sei stata brava»
Imito un piccolo inchino. «Gracias, questo lo apprezzo»Nonostante Gabriel continui a guardare me e il nuovo arrivato, non accenna ad avvicinarsi.
Francesca ha appoggiato le gambe sulle sue, senza smettere di parlare.
Okay, forse Chiara e Teodora avevano ragione a dire che sono gelosa. E onestamente non trovo neanche giustificazioni.
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𝓤nwritten [𝘝𝘺𝘣𝘦𝘴]
FanfictionDalla Spagna all'Italia, Ester non ha mai smesso di fare ciò che amava: ballare. Quella passione che l'accompagnava da quando aveva tre anni e che non avrebbe mai potuto abbandonare. Ma il suo palcoscenico ha bisogno di diventare più grande, Ester...