Adeline Evans, una ragazza con un passato difficile, ormai ha imparato a sopravvivere, mascherando le sue fragilità.
Tutto cio che le rimane è la mamma e suo fratello, Kai, insieme al loro gruppo di amici.
Tutti loro, sono legati da passati complic...
I giorni passano,passano,passano. E tu non torni qui. -Gazelle
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Adeline's pov
🌶️
"Puoi smettere di ignorarmi per un fottuto secondo?" Alzai la voce, cercando di sovrastare la musica che esplodeva nel locale.
Xavier si voltò appena, il solito sguardo distaccato. "Sei paranoica, Adeline." La sua voce era piatta. Come se non fosse da tutta la sera che evitava ogni mio tentativo di avvicinarmi.
Dopo quel bacio non riuscivo a togliermelo dalla testa. E lui? È semplicemente sparito il giorno dopo, senza dire nulla. E ora... scappa. Scappa ogni volta che mi vede.
"Io paranoica? Qual è il tuo problema?"
"Non ho nessun problema." Scrollò le spalle, come se non avesse appena ridotto il mio cervello in pezzi.
"Mi hai baciata, Xavier! E ora non mi rivolgi nemmeno la parola?"
Mi afferrò per il polso all’improvviso, trascinandomi via dalla folla e dirigendosi verso il fondo del locale. Aprì la porta di un bagno libero e mi spinse dentro, chiudendo dietro di noi.
"Quel bacio non valeva un cazzo. Non devi nemmeno nominarlo."
"Io non ti capisco!" Puntai il dito contro il suo petto, ma lui lo afferrò e mi spinse contro il muro, bloccandomi la mano sopra la testa, contro le piastrelle gelide.
"Cosa cazzo non capisci?" La sua voce era bassa, ma rabbiosa.
"I tuoi comportamenti!"
"Non devono interessarti."
"Mi spieghi perché un giorno sembri diverso? Come se ti importasse davvero qualcosa... e il giorno dopo fai finta che io non esisto?!"
"Non ho niente da spiegarti."
"Che cazzo significa che non hai niente da spiegare?! Mi hai baciata, Xavier! Non credi che sia qualcosa da chiarire?!"
"Credo che dovresti solo stare zitta."
"Non ci penso proprio! Per me non è stato niente! Non sono come te, che probabilmente hai baciato e scopato mezza scuo-"
Non finii di parlare.
La sua mano si chiuse forte sul mio fianco e le sue labbra si schiantarono sulle mie. Mi baciò. E io? Chiusi gli occhi. E ricambiai il bacio.
Le nostre bocche si cercarono, si aprirono, si unirono in un bacio lento, confuso, disperato. Le nostre lingue si incontrarono e sembrava che tutto il resto, tutto quel caos, fosse sparito.
La sua mano scivolò sotto la mia coscia, aiutandomi a sollevarmi. Le gambe si strinsero attorno alla sua vita, le mie braccia al collo. E continuai a baciarlo. Come se fosse l’unico modo per respirare.