28. Megatron

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minacci di rovinarmi,
sto qui a motivarti
-Kid yugi

Lilith's pov

Lilith's pov

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8 anni fa...

Non sento nulla, come ogni volta.
Non riesco a sentire nulla.
Non importa cosa io faccia, non sento nulla, non riesco a sentirmi viva.
Non importa se il taglio è talmente profondo che il sangue non smette di fuoriuscire.

Non importa quanto silenzio mi avvolga, quanto stia sola.
Nella mia testa ci sarà sempre rumore, i ricordi vivono nella mia mente senza lasciare silenzio.

A volte mi chiedo se sono viva.
Non so che ore siano, dove io realmente mi trovi, magari sono dentro un enorme sogno infinito dal quale non mi risveglierò mai.

Stringo le gambe al mio petto, come se questo potrebbe proteggermi da ciò che sta per succedere, ma ormai è tutto già scritto.

Affondo la lama del temperino sulla pelle del mio braccio, sento il freddo dell'acciaio che apre un varco nel silenzio dentro di me.
Ciò che provo è nullo, nonostante io cerchi di andare ancora più in profondità pur di sentire qualcosa che si senta davvero.

Non è dolore quello che provo, ma un rumore assordante, un caos senza fine.
Nella mia testa c'è un vortice di pensieri spezzati, urla soffocate e ricordi confusi,
un incessante disordine che non si placa mai, come una tempesta invisibile.

Il sangue scivola lento, disegnando linee rosse sulla mia pelle pallida.
Lo guardo scorrere, completamente ipnotizzata da quel colore vivo che sembra l'unica cosa reale ma che comunque non sento.

Eppure, nonostante tutto, il caos nella mia testa non si ferma mai.
Un caos che mi avvolge, mi soffoca, ma che non riesco a lasciar andare.

Sono qui, ma la mia mente corre altrove.
Sono qui, ma dentro di me è sempre un casino.
La vera domanda è dove sono?
Ho anch'io un posto nella mia realtà?

"È vero tutto questo?"
Ho bisogno di una risposta, perche non riesco a trovarla? perché è tutto così irreale?

"È vero?"
Ripeto cercando una risposta al dubbio che mi divora dentro.
Cerco una verità sempre più lontana, forse una verità inesistente, forse non saprò mai se tutto questo ha un senso.

La lama mi cade dalle mani causando un rumore a terra seguito dalle gocce di sangue che colavano ovunque sul mio dal mio braccio, il taglio più profondo e più lungo comunque non provo alcun dolore che mi faccia sentire meno morta.

Non sento la porta aprirsi, ma improvvisamente mi ritrovo mio fratello Vladimir di fronte, le mie mani nelle sue, stava parlando ma le sue parole non venivano registrate nella mia mante.

"È vero tutto questo? lo vedi anche tu?"
Spero di ottenere una risposta, almeno sta volta, ma essa non arriva.

"Lilith?!" Finalmente la voce di Vladimir mi raggiunge, lo guardo negli occhi, essi sono spalancati e pieni di preoccupazione "Cosa hai appena fatto?"

Beneath The Scars Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora