ℬ𝓁ℴℴ𝒹𝓎 ℛℴ𝓈ℯ🥀

481 54 72
                                        

❝𝐍𝐨𝐭 𝐞𝐯𝐞𝐫𝐲 𝐛𝐥𝐨𝐨𝐦 𝐦𝐞𝐚𝐧𝐬 𝐩𝐞𝐚𝐜𝐞

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

❝𝐍𝐨𝐭 𝐞𝐯𝐞𝐫𝐲 𝐛𝐥𝐨𝐨𝐦 𝐦𝐞𝐚𝐧𝐬 𝐩𝐞𝐚𝐜𝐞.
𝐬𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐥𝐨𝐰𝐞𝐫𝐬 𝐠𝐫𝐨𝐰 𝐨𝐧𝐥𝐲 𝐟𝐨𝐫 𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞❞
-ℬ𝓁ℴℴ𝒹𝓎 ℛℴ𝓈ℯ


‼️ Assicuratevi di aver letto prima il capitolo 29,
Buona lettura 🥀

Le rose sono tra i fiori più belli che esistano. Il loro profumo dolce e avvolgente, i petali vellutati e perfetti, tutto in loro sembra creato per incantare chiunque le guardi. Sono simboli di amore, passione, purezza.

Ma la rosa non è solo bellezza. Dietro quella perfezione fragile, si nasconde un’arma silenziosa, un avvertimento nascosto tra i suoi rami: le spine. Le spine della rosa non sono lì per decorazione, ma per proteggere.

Sono taglienti, affilate, e fanno male. Chi si avvicina troppo rischia di farsi ferire, anche senza volerlo. Quelle piccole punte sono l’anima oscura del fiore, un prezzo da pagare per chi vuole possederla.

Le spine sono il dolore della rosa, la sua difesa, la sua vendetta contro chi non sa rispettarla. Perché la bellezza, spesso, nasconde ferite profonde, e chi vuole cogliere il fiore deve essere pronto a sentire il sangue scorrere.

La bellezza delle rose inganna chiunque. Guardi quei petali morbidi, e pensi che non possano farti del male.

Dietro quel fascino c’è una trappola fatta di spine affilate, pronte a trafiggere chi osa avvicinarsi troppo. È un inganno dolce, una promessa traditrice di dolcezza che nasconde la realtà del dolore.

Io sono come una rosa.

All’apparenza, posso sembrare bella, calma, perfetta. Ma dentro di me c’è un’intenzione nascosta, una voglia di vendetta che pulsa forte. Le mie spine sono le armi con cui proteggo me stessa e porto avanti la mia guerra silenziosa.

Per questo mi chiamano Bloody Rose. Perché, come una rosa intrisa di sangue, non mi fermo davanti a niente. Ogni ferita che infliggo è un messaggio chiaro: non sono qui solo per giocare, sono qui per vincere.

È difficile distruggere una rosa, prima c'è bisogno di strappargli tutti i petali, uno ad uno.
Questo è ciò che sto facendo, la mia vincita sarà lenta e sanguigna.

Un telefono squilla improvviso, spezzando il silenzio della stanza.
Rispondo.
"Signora, qual è la prossima mossa?"

Sorrido appena, mentre il mio sguardo si perde tra le ombre.

"Sai, stavo riflettendo su una cosa. Le rose sono bellissime, ma le loro spine sono il vero potere. Non è chi fiorisce che domina, ma chi sa difendersi con forza. Ora è il momento di far sentire quelle spine. Attua il piano Kyler. Non deludermi."

«Detto fatto,» risponde la voce, senza esitazione. «Le sue spine sono già pronte a colpire.»

Resto in silenzio per un momento, assaporando quelle parole. Le spine. Le mie. 
«Le rose non chiedono permesso per ferire. Non avvertono prima di pungere. Lo fanno, e basta. È la loro natura. Come la mia.»

«C’è un’altra cosa, signora,» aggiunge lui. «Ci sarà una gita. Quattro giorni in montagna. Studenti, insegnanti, nessun adulto che conti davvero.»

Le mie dita accarezzano il bordo della scrivania, leggere, fredde. 
«Perfetto. Un campo fertile per far fiorire il caos. Pianifica qualcosa. Qualcosa che lasci un segno… come una spina che si spezza sotto pelle. Invisibile, ma impossibile da ignorare.»

«Sarà fatto.»

Le rose, quando vogliono, non hanno bisogno di gridare per essere notate. Basta che sanguini chi le tocca.

Beneath The Scars Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora