Adeline Evans, una ragazza con un passato difficile, ormai ha imparato a sopravvivere, mascherando le sue fragilità.
Tutto cio che le rimane è la mamma e suo fratello, Kai, insieme al loro gruppo di amici.
Tutti loro, sono legati da passati complic...
Ci vuole un secondo per odiare. Molto meno per desiderare. E un attimo per confondere i due, perche non c'è distanza più breve di quella tra disprezzo e brama -Lune
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Adeline's pov
Uscii dalla discoteca sentendo il mio cuore martellarmi in gola.
Odiavo quando Xavier si comportava così, anzi odio lui e basta. Ogni volta doveva risolvere tutto con la violenza, non mi importa ciò che aveva detto l'amico di Jason, qualsiasi cosa non giustificava Xavier per averlo picchiato. Continuava a mantenere la promessa anche se ormai era inutile, che senso ha mantenerla se è lui il primo a farmi male?
Io voglio andare avanti, ho bisogno di andare avanti perchè il passato mi sta distruggendo.
Perchè non me lo lascia fare? Perchè ogni volta che ci provo lui me lo impedisce anche solo con uno sguardo?
Non riuscivo a respirare dentro quei pensieri.
Più cercavo di allontanarmi da Xavier, più sembrava che la sua ombra mi seguisse ovunque. Ogni passo che provavo a fare in avanti mi portava indietro, era come se avessi una catena alle caviglie, e quella catena portava il suo nome da 9 anni. Non riuscirò mai a scappargli.
Non volevo restare chiusa in camera da sola.
Così, senza pensarci troppo, scesi verso la piscina dell'hotel. Sapevo che non era permesso a quell'ora, ma non mi importava.
Oddio, se il professor Monroe lo scoprirà sono morta.
Spinsi la porta e un atmosfera calda mi avvolse. L'acqua della piscina calma, rifletteva le luci come uno specchio. Dalla vetrata si vedeva la neve cadere nel buio.
Mi fermai di colpo quando capii che non ero sola.
Max era lì, seduto al bordo della piscina con le gambe in ammollo. Quando mi vide, scattò in piedi come se qualcuno lo avesse punto.
Come non detto.
Devo andare via ora. Non starò in una stanza con lui per più di 3 secondi, dopo l'accaduto avevo spostato il mio corso pur di stare più lontana possibile.
"Oh, scusa... vado via" mormorai, facendo subito un passo indietro.
Provai a girarmi, a uscire senza fare rumore, ma Max fu più veloce.
"No! Vado io, tranquilla, scusa non sapevo che tu venissi"
Salì di colpo dall'acqua, ancora con le gambe bagnate, e si allontanò da me con un movimento brusco, come se la mia sola presenza lo spaventasse.
Adesso ha paura di me? Dopo ciò che lui ha provato a fare a me?
O forse non aveva paura, non di me, ma di ciò che Xavier aveva fatto a lui. Paura che adesso si riversava anche su di me.