Scesi fino al primo piano della casa e premetti il bottone che permetteva il collegamento con la soffitta. Osservai il ritrarsi automatico di quelle scale considerandolo quasi come una chiusura definitiva col mio passato. Ma in fondo sapevo bene che non sarebbe stato affatto così.
Osservai la stanza dei miei genitori, indecisa se rivolgermi a mia madre svegliandola. Ad un tratto udii proprio la sua voce provenire dalla stanza accanto alla mia, poi sentii Logan piagnucolare. Entrambi erano svegli, probabilmente per gli incubi di mio fratello.
Mi avvicinai lentamente alla porta della camera, poi abbassai la maniglia con delicatezza per non far rumore.Sarah era seduta di spalle rispetto a me sul letto accanto a Logan mentre tentava di consolarlo. Io rimasi per qualche istante ad osservare la scena, provando una sorta di malinconia. Avrei tanto desiderato tornare indietro nel tempo.
"Agatha, come stai?" chiese mia madre notando improvvisamente la mia presenza.
"Bene, per quanto possa esserlo realmente." mormorai "Brutto sogno?" domandai indicando mio fratello con lo sguardo.
"Già, si è svegliato piangendo. Paul è andato a preparare del latte caldo per calmarlo." affermò ed io annuii pensierosa.
"Posso sedermi anch'io accanto a lui?" domandai sentendomi improvvisamente estranea a quella situazione.
"Certo." mi concesse mia madre con un sorriso.
Mi posizionai dall'altra parte del letto rivolta verso Sarah, poi iniziai ad accarezzare mio fratello con un fare materno.
"Senti mamma, non è rimasto nient'altro dei miei genitori oltre quello scatolone?" chiesi improvvisamente dopo qualche secondo.
"Nel testamento i tuoi genitori scrissero di farti avere solamente quello scatolone, non so altro." rispose storcendo la bocca.
"Perché?" continuai a porle domande, nonostante la sua affermazione.
È insolito scrivere un testamento quando si è così giovani. A meno che i miei genitori non fossero a conoscenza del fatto che sarebbero morti a breve o che forse rischiassero di perdere la vita. Perciò la loro morte non era stata un incidente e di conseguenza nemmeno l'incendio che aveva ridotto la nostra casa in polvere.
"Tesoro, non lo so proprio." parlò dolcemente.
Non pensavo di apparire talmente tanto fragile ai suoi occhi.
"Non l'hai chiesto all'avvocato dei miei genitori?" decisi di insistere ma non le diedi il tempo di rispondere "Come si chiamava?" chiesi in ultimo.
"Mi sembra che il cognome fosse Lewis, Malcom Lewis." affermò aggrottando le sopracciglia.
"Ti dispiace se vado un po' in camera mia? Ho bisogno di...riflettere." le rivolsi uno sguardo eloquente.
"Tranquilla, qui ce la caviamo benissimo."
'Anche senza di te' aggiunsi io mentalmente.
Appena entrai nella mia stanza girai due volte la chiave nella porta, dovevo ancora riprendermi dall'accaduto e non volevo assolutamente essere disturbata.
Ripresi a contemplare la collana di mia madre, aveva un non so che di affascinante. Mi posizionai dinanzi allo specchio, avendo deciso di indossare quel gioiello proprio come mia madre. Era l'unico ricordo che mi era rimasto di lei ed in quel modo forse l'avrei sentita più vicina a me. Lo agganciai intorno al collo e lo nascosi sotto la maglietta, ma più che altro fu istintivo farlo: non volevo che qualcuno lo vedesse, lo consideravo un ricordo troppo personale. Sospirai pensando a quanto in fondo fosse stupido indossare quella collana.
Mi sdraiai sul letto, decidendo di scrivere alla mia migliore amica per raccontarle ciò che era accaduto.Catherine, forse ho una pista a proposito della morte dei miei genitori. Non hai idea di quello che io stia passando ora.
Sapevo che essendo le cinque di mattina stesse dormendo, ma ero disposta anche ad aspettare ore pur di parlare con qualcuno.
Dopo pochi minuti rimasi nel più completo silenzio, da sola con me e i miei pensieri. Un piano folle si stava insinuando nella mia mente e fu inutile cercare di scacciarlo. I miei sospetti sulla morte non accidentale dei miei genitori stavano prendendo forma e sembravano star divenendo sempre più reali. Dovevo incontrare quell'avvocato ed indagare di più su questa faccenda.
Decisi di cercare su internet le generalità dell'avvocato che aveva citato mia madre.
Scrissi tutto ciò che trovai utile sulle note del mio cellulare, ma tra le informazioni più importanti trovai l'indirizzo del suo luogo di lavoro e il numero fisso dello studio. Sperai di riuscire a contattarlo il giorno successivo.Rimasi ad osservare soprappensiero lo schermo del laptop per qualche secondo, come se ne fossi incantata, poi scossi la testa e lo chiusi. Mi alzai dalla sedia e decisi di infilarmi sotto le coperte, nonostante come sempre la stanchezza fisica non avesse il sopravvento sull'attività mentale. Cominciai a riflettere a proposito del testamento. Per assicurarmi che le mie teorie sulla morte non accidentale dei miei genitori non fossero puramente infondate, avrei dovuto scoprire la data della scrittura di questo. In tal modo se la data fosse stata troppo vicino alla loro morte, avrei avuto una maggiore conferma; se invece lo avessero scritto molti anni prima, allora c'era la possibilità della casualità del tragico avvenimento.
Continuai a pensare, mentre lentamente stavo scivolando in un sonno tormentato.
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The Amulet
Fantasy[ COMPLETA ] Il tempo sembrava essersi fermato da quando i suoi genitori erano deceduti prematuramente, lasciandola in balia di famiglie adottive che non desideravano una bambina di otto anni. Compiendo diciott'anni spera che il periodo buio dell'ad...