"Non so quanto sia una buona idea." ammisi.
"Non ti costa nulla." fece spallucce.
Esitai ancora un po', poi decisi di darle ascolto.
"Non risponde." affermai, dopo aver udito la voce della segreteria.
"Se vuoi lo chiamo io tra dieci minuti, altrimenti capirà che siamo insieme e non risponderà nemmeno a me." propose Catherine.
"Ma non tu non hai il suo numero di telefono." riflettei confusa.
Catherine fece spallucce, poi improvvisamente afferrò il mio cellulare ed io cercai di fermarla. Iniziammo a scannarci e a rincorrerci per la stanza, ma prima che facessi in tempo ad impossessarmi del telefono, la mia amica riuscì a mandarsi il numero di Rich.
"Catherine!" la rimproverai.
"Che c'è? Era necessario!" esclamò mentre ancora rideva.
"Non era necessario per nulla!" insistetti.
"Sì invece, devo trovarti qualcuno con cui stare!" ridacchiò.
"Non ho bisogno di nessuno." borbottai prima di sedermi sul letto.
"Tu non hai mai bisogno di nessuno secondo la tua concezione." alzò gli occhi al cielo sorridendo.
"Perché è così." affermai convinta.
Catherine ripeté le mie parole ed io la guardai in tralice.
"Sono Agatha Moore e non ho bisogno di nessuno, sono una dura, non provo sentimenti, odio le persone bla bla bla." mi imitò per prendermi in giro.
"Quella non sono io." mi lamentai.
"Oh sì che lo sei. E dovresti smetterla di tenerti tutto dentro per una buona volta." sospirò tornando seria "Cos'ha che non va Rich?"
"Nulla." affermai.
"Allora perché non vuoi stare con lui?" insistette.
"Lo conosco da ieri, Catherine." le feci notare e lei alzò gli occhi al cielo.
Diciamo che la mia amica aveva fretta di vedermi insieme a qualcuno. Ma non sarebbe accaduto tanto presto.
"Ora lo chiamo. Non fare la scimmia urlante o ti prenderà per pazza." decisi di non ribattere.
Stranamente questa volta Rich rispose e Catherine mise la viva voce.
"Chi è?"
"Ciao Richard, sono Catherine, l'amica carina di Agatha." le diedi una leggera gomitata "Perché non le rispondi?"
Perché la mia amica era sempre così diretta con le persone?
"Per nessuna ragione importante." si fece serio ed entrambe ci lanciammo un'occhiata confusa.
"Perché sei arrabbiato con lei?" chiese Catherine tentando di continuare la conversazione.
"Non sono arrabbiato con lei. Catherine, la chiamerò dopo, le devo dire una cosa importante ed ancora non me la sento. È per questo che non le ho risposto. Ora devo andare, ciao." attaccò.
Entrambe rimanemmo in silenzio per qualche secondo. Non capivamo cosa fosse appena accaduto.
"Lascialo stare, ha detto che mi chiamerà dopo. E poi meno male che non doveva capire che fossimo insieme...era chiaro che io fossi accanto a te." commentai contrariata.
"Non è questo il punto. Hai sentito o no quel che ha detto?" domandò retorica "Sta nascondendo qualcosa."
"Non nasconde nulla, magari vuole dirmi che non vuole più avere a che fare con me e non sa come fare. Non fa niente, non mi interessa." affermai nonostante ci fossi rimasta male.
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The Amulet
Fantasy[ COMPLETA ] Il tempo sembrava essersi fermato da quando i suoi genitori erano deceduti prematuramente, lasciandola in balia di famiglie adottive che non desideravano una bambina di otto anni. Compiendo diciott'anni spera che il periodo buio dell'ad...