Capitolo 21

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Presto mi accorsi che il buio della notte stesse calando sull'accampamento, ma io mi trovavo piuttosto distante da esso.

Volevo tornare il prima possibile: temevo che i pericoli che ultimamente incombevano su di me, come la Lega Nera, potessero ripresentarsi lungo il mio cammino. Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto, ma al momento ero troppo stanca per poter reagire a qualunque attacco. Fortunatamente presto arrivai all'accampamento nonostante fossi stremata.

Non mi sentivo affatto bene, avevo molto sonno e mi resi conto del fatto che non avrei resistito ancora a lungo se non mi fossi riposata, ero veramente a corto di energie. Cominciai a dirigermi verso la tenda che io ed Iris avremmo dovuto condividere.

"Hey Agatha, dove vai? Non vuoi mangiare con noi?" chiese una vocina squillante alle mie spalle.

Mi girai e mi accorsi del fatto che Estella mi stesse venendo in contro, comunque continuai a camminare. Non avevo intenzione di mangiare alcun pasto nonostante fossi affamata, sentii che cominciò a manifestarsi un leggero mal di testa. Poi d'un tratto un fischio riempì le mie orecchie.

"Agatha, mi hai sentita?" mi chiamò insistentemente.

Non mi fermai, il mal di testa e il fischio aumentavano ogni secondo di più ed era sempre più insopportabile resistere. Ad un certo punto sentii afferrarmi il braccio, Estella mi fermò ed io mi girai verso di lei.
Il fischio si interruppe improvvisamente, ma il mal di testa persisteva.

"Estella ho sonno." le dissi, sfilandomi il cappuccio dalla testa.

"Agatha devi mangiare, altrimenti resterai senza forze." cercò di convincermi "Hai avuto giorni difficili, dovresti veramente farlo."

Ad un tratto cominciò a girarmi la testa, la mia vista era sfocata e sentivo i muscoli appesantirsi. Il fischio ricominciò e fu così potente da rendermi impossibile udire ciò che era esterno a me.

"Non mi sento molto bene." affermai barcollando.

Poi caddi violentemente e priva di forze sul morbido prato. Eppure il colpo era stato molto doloroso.

"Agatha! Aiutatemi!" sentii gridare Estella prima di perdere i sensi.

***

Era accaduto tutto così in fretta, quella che prima era stanchezza, si era trasformata in un mal di testa insopportabile. Inoltre quello strano rumore mi aveva confusa ancora di più le idee, era tutto a opera della magia?
Sentii una voce chiamarmi.

"Agatha? Agatha? Sei sveglia?" riconobbi subito Iris.

Aprii leggermente gli occhi e riuscii a riconoscere quasi subito ciò che mi circondava.
Mi trovavo in una tenda e dalla potenza della luce potei supporre che fosse mattina.

"Iris." sussurrai faticosamente.

"Agatha, come stai?" domandò preoccupata come mai.

"Bene." sussurrai senza nemmeno pensare.

Cercai di sedermi, ma Iris mi spinse delicatamente verso il suolo.

"Resta sdraiata." mi intimò.

"Voglio alzarmi." dissi, cercando nuovamente di sedermi.

Ci riuscii, poiché Iris non tentò nuovamente di ostacolarmi, anzi mi aiutò.

"Dovresti riposarti." mi rimproverò.

Mi passai le mani sul volto, stropicciandomi gli occhi stanchi.

"Non hai nemmeno mangiato." continuò.

"Cosa...è successo?" chiesi confusa.

Non ricordavo nei minimi particolari ciò che fosse accaduto. Sapevo solo che mi fossi sentita molto stanca ed ero arrivata all'accampamento, poi avevo una lacuna.

"Estella ti aveva chiesto se tu volessi mangiare, ma hai rifiutato e ti sei giustificata dicendo di essere esausta. Poi sei svenuta, così ti abbiamo portata nella tenda e siamo state accanto a te tutta la notte. Fino ad ora." mi spiegò.

"Siamo?" chiesi in cerca di chiarimenti.

"Abbiamo fatto i turni io, Estella ed un altro ragazzo." affermò.

"Quale ragazzo?" continuai con le mie domande.

"Non ricordo il suo nome..." disse riflettendo.

Ad un certo punto vidi entrare Estella nella tenda. Si sedette accanto ad Iris.

"Agatha, vedo che stai meglio." constatò sorpresa di vedermi seduta.

"Come si chiamava il ragazzo che è stato qui durante la notte?" domandai subito.

"Devi riposarti, sdraiati. Comunque non lo so, non lo conosco." affermò lasciandomi piuttosto sorpresa.

Rivolsi il mio sguardo ad Iris.

"Ma nemmeno io lo conosco." si intromise Iris inquieta "Pensavo che tu sapessi chi fosse." affermò parlando ad Estella.

"Io invece pensavo che lo sapessi tu." rispose guardandola sorpresa.

"Ragazze a chi mi avete affidata stanotte?" chiesi impaurita "E se fosse un componente della Lega Nera?"

"Dopo lo cercheremo, sicuramente fa parte dell'accampamento. Ora riposati." mi intimò Iris.

"No, voglio alzarmi. Sto bene." affermai.

"Agatha sei svenuta! Non stai bene, almeno mangia qualcosa!" esclamò Estella, prendendosi eccessivamente cura di me "Dopo cercheremo quel ragazzo." mi rassicurò.

Accettai di mangiare ed Estella mi porse una strana pietanza cremosa sul colore grigio, in una ciotola che poco prima non avevo notato che avesse tra le mani.

"Cos'è?" chiesi disgustata.

"Agatha, bevila. Ti farà bene." affermò.

Presi la ciotola tra le mani e la avvicinai al volto. La fissai incerta. Dovevo berla? Di cosa si trattava? Spostai lo sguardo su Iris in attesa di una risposta.

"Forza, bevi." mi incoraggiò, privandomi della risposta che desideravo.

Decisi di berla tutta d'un fiato e così feci. Aveva un sapore amaro con un retrogusto aspro, era terribile. Mi asciugai il labbro superiore col dorso della mano destra e diedi la ciotola ad Estella.

"Che schifo." commentai, assumendo un'espressione che fece ridere le due.

Decisi di non chiedere nuovamente cosa fosse quella roba, avevo paura della risposta.
Mi alzai con un po' di fatica ed uscii velocemente dalla tenda. Vidi Iris ed Estella seguirmi.

"Che ora è?" domandai scrutando il sole verso l'orizzonte.

"È presto. Torna dentro a dormire, ti controlliamo noi." mi intimarono.

Decisi di fare ciò che mi dissero, del resto mi sentivo ancora terribilmente stanca. Iris ed Estella rimasero fuori dalla tenda. Mi sdraiai e, mettendo la testa su quella specie di cuscino, mi addormentai profondamente in pochi minuti.

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