Capitolo 24

80 11 0
                                    

Dopo aver passato quasi tutta la notte a correre nel bosco, fuggendo dalla Lega Nera, alla fine giungemmo in uno strano luogo. Avevo seguito il demone, sempre che fosse stato davvero un demone, al momento ero piuttosto confusa. Ero così stanca che non feci caso all'aspetto del rifugio e neanche al luogo in cui si trovasse. Ricordo solo che una volta entrati, mi sdraiai su dell'erba secca accanto alla porta, addormentandomi subito. Non sapevo se fossero presenti dei letti in cui dormire e al momento non m'importava, avevo solo bisogno di riposarmi.

Quando finii il sonno, aprii gli occhi ed intravidi qualcuno camminare accanto a me.

"Buon pomeriggio."

Mi sedetti e dopo essermi stropicciata leggermente gli occhi, ebbi una vista più limpida. Mi trovavo in un caldo sacco a pelo, in una stanza piuttosto piccola. Ovviamente era il demone a parlarmi ed ora si trovava davanti a me, immagino in attesa di una risposta.

"Agatha?" mi chiamò.

"Quanto ho dormito?" domandai.

"Sono le cinque del pomeriggio." rispose ridacchiando.

"Cosa c'è da ridere?" chiedo scontrosa.

Ancora non accettavo il fatto che lui fosse Rich e non ne ero affatto convinta.

Mi alzai in piedi.

"Agatha, smettila di fare così, lo sai bene chi sono e-" lo interruppi.

"No, io non so più chi sei e per la verità ora non so nemmeno chi sia io. Spiegami tutto in modo più chiaro e poi deciderò se crederti." affermai, non ottenendo una sua reazione stupita.

Sembrava che già si aspettasse questa richiesta da me e questo non mi infastidiva, anzi. Almeno sapeva cosa dire e non avremmo perso tempo in sciocchezze.

"È semplice: non sono umano. Io e i miei genitori ci siamo trasferiti nel mondo privo di magia per cercare di condurre una vita normale. Poi ho conosciuto te e mi sono fatto degli amici, ma comunque spesso ci capitava di visitare il nostro mondo di origine. Quando tre anni fa i miei sono morti, mi sono schierato dalla parte della Lega Nera, non sapevo cosa fare e del resto facevo parte della stessa specie di persone. Così ho continuato a vivere nel mondo privo di magia, finché non ho deciso di tornare nella mia vecchia casa, da te. Ma ho cambiato sembianze, altrimenti mi avresti riconosciuto in questo mondo e non volevo confenderti più di quanto già tu fossi-" lo interruppi.

"Aspetta...e come facevi a sapere che mi avresti incontrato anche in questo mondo?" domandai confusa.

"Tutti conoscevano la famosa Agatha Moore, ma io avevo avuto la fortuna di incontrarti e quando è stato il momento tu eri così vicina a me che non avresti mai sospettato nulla."

"Aspetta, che intendi?"

"La leggenda parla di te, tutti sanno chi sei, ma non conoscono il tuo aspetto, né fanno parte delle tue cerchie. Io sì, avevo un vantaggio rispetto agli altri e così sono riuscito a riavvicinarmi a te. Ma io ti amavo ed anche ora provo gli stessi sentimenti. Volevo solo che non conoscessi l'altro lato di me."

"Quindi mi hai mentito per tutto il tempo?" realizzai delusa.

"No, io mento con gli altri. Sei l'unica che mi conosce veramente. Agatha , io ti amo e non ti farei mai del male, è per questo motivo che ti sto proteggendo."

Io provavo amore per Rich, era come un fratello per me, un familiare. Ma era molto di più, per me era un amico ed ora il nostro rapporto si era addirittura evoluto. Eppure quel mostro non poteva pronunciare quelle parole.

"Ma se mi hai rapita e minacciata! E poi non ricordi di far parte della Lega Nera? Ora ci hai ripensato?" chiesi retoricamente con un tono di voce più alto.

The AmuletDove le storie prendono vita. Scoprilo ora