Capitolo 36

11 1 0
                                    

Camminammo tutta la notte e una volta arrivati al rifugio di quei pochi abitanti, gli spiegammo ciò che era accaduto a proposito dell'amuleto e decidemmo che loro sarebbero rimasti nascosti lì finché il giorno successivo non fossimo tornati con buone notizie. In caso contrario avrebbero continuato a nascondersi per poi rifugiarsi nel mio mondo e salvare le proprie famiglie da Karen.

Quella notte non riuscii a dormire molto: temevo che non saremmo riusciti a sconfiggere mia nonna e che venisse instaurata una nuova dittatura che sarebbe durata per sempre. Inoltre ero preoccupata per Rich, lui era a Wirrods a subire l'ira di Karen e speravo solo che stesse bene.

La mattina seguente ripartimmo e in poco tempo riuscimmo ad arrivare alla nostra meta. Davanti a noi si stagliava solo il castello ricostruito in modo leggermente differente da com'era precedentemente. Non osavamo immaginare cosa stesse accadendo nella zona abitata.

"Ho paura." affermò Estella e tutti la fissammo "Se non ce la facessimo? Vi immaginate cosa succederebbe?" abbassai lo sguardo.

Io immaginavo benissimo cosa sarebbe potuto accadere.

"Noi resteremo sempre uniti, qualunque cosa succeda." dissi prima di abbracciare i miei amici e mia sorella per poi passare a Gillian.

"Andiamo." disse Iris e cominciammo a scendere dalla collinetta.

Ricordavo ancora quando qualche giorno prima ero giunta in questo mondo tramite un portale. E pensare che ero già arrivata alla fine di quel viaggio e aver scoperto di tutto e di più mi lasciavano un senso di amarezza.

Una volta arrivati preso la parte abitata, notammo tutti i cittadini lavorare per ricostruire le case ed una statua commemorativa alla 'regina'. Erano tutti incatenati in modo da non poter scappare o usare i loro poteri.

Ad un tratto vidi Rich passarmi davanti, nessuno si era accorto della nostra presenza.

"Rich." quasi sussurrai quando lo vidi.

Aveva i capelli in disordine, i vestiti rovinati ed aveva il viso sporco di terra. Lo strinsi a me, ignorando il suo stato fisico.

"Agatha, non posso credere che tu sia qui, stai bene? Ero così preoccupato per te, scappa, torna nel tuo mondo e dimenticati di tutto questo!." disse a bassa voce in modo agitato.

"No, io sono nata per uno scopo e adesso devo portare a termine la mia vera missione. Vi libereremo e sconfigggeremo Karen, saremo tutti quanti liberi e vivremo una vita felice." affermai prima di baciarlo come se fosse l'ultima volta e poi di voltarmi, per allontanarmi da lui.

"Agatha!" sentii la voce di Rich gridare il mio nome ed io non potei fare a meno di girarmi "Ti prego vai via." disse ma io lo ignorai.

Non avevo intenzione di ascoltare il mio fidanzato, dovevo affrontare il mio destino, qualunque esso fosse.

"Agatha mi dispiace per lui, ma ora dobbiamo proprio andare." disse William.

"Lo penso anch'io." affermai, ma prima che potessimo fare un passo, sentimmo la voce di Karen.

"Cittadini, ho un annuncio speciale da fare: chiunque sapesse e mi riferirà dove si trovano gli altri abitanti di Wirrods sarà premiato da me con l'immunità dalle carceri, perciò vi chiedo di parlare." disse mentre gli altri la ascoltavano.

Si trovava su di un basso piedistallo costruito accanto al palazzo in modo che tutti la potessero vedere e udire.

"Non parlerà nessuno, ne puoi stare certa!" gridai, attirando l'attenzione su di me.

"Agatha, hai portato la tua squadra di piccoli operai suicidi." ci derise mentre scendeva da quel piccolo palco "E dimmi, cosa avresti intenzione di fare? Desideri morire?" domandò con un sorrisetto sulle labbra.

The AmuletDove le storie prendono vita. Scoprilo ora