Quando mi svegliai, mi accorsi di trovarmi ancora nella struttura che ospitava la Lega Nera: ero ancora lì, dove avevo perso i sensi poco prima. Ma quanto tempo era trascorso?
Ancora non riuscivo ad essere al meglio, ma decisi di alzarmi e quando lo feci, notai qualcosa di assolutamente strano. Tutte le persone erano in ginocchio e in un silenzio da far diventare sordi chi si trovasse lì, feci un mezzo giro fino a trovare alle mie spalle una donna, la donna che prima mi aveva colpito.
Nessuno parlava, il silenzio era interrotto dal rumore dei miei passi piccoli.
"Ciao Agatha." disse la donna.
Feci un passo indietro. Indossava un abito leggero, sul colore bianco e azzurro.
"Chi sei? Che cosa vuoi?"
"Io sono la regina di questo mondo e non mi piace affatto che qualcuno disobbedisca al mio potere."
"Ma di che stai parlando?"
"Hai capito bene." affermò, fissandomi.
Mi girai indietro e vidi ancora tutte quelle persone immobili.
"Cosa stanno facendo?" domandai guardando la donna.
"Stanno dimostrando di essermi fedeli, dopo tutti questi anni hanno finalmente compreso."
"Io...non capisco di cosa tu stia parlando." dissi confusa.
"Sai, anni fa io ero la regina di tutto il mondo magico," cominciò, iniziando a camminarmi intorno e sbattendo rumorosamente i tacchi sul pavimento "ma tutte queste persone, questi traditori, si sono coalizzati per spodestarmi e così hanno fatto. Ma non gli bastava: mi hanno imprigionato per anni in quell'amuleto e nel tempo sono cambiate tante cose. In questo modo sono nate le varie leggende, ma nessuno sapeva la verità, finché non mi avete liberata." concluse ed io rimasi sbalordita.
"Come hai fatto a sopravvivere per tutto questo tempo? Non dovresti essere...morta?"
"Oh già, è questo il bello. L'amuleto mi ha permesso di sopravvivere nonostante non potessi nutrirmi e quindi eccomi qua, pronta ad avere la mia vendetta sui discendenti di quei traditori. Sono tutti figli di persone che volevo morte, ma che il tempo mi ha privato di farlo con le mie mani."
"C-come ti chiami?" domandai e cominciò a ridere.
"Seriamente? Hai capito bene la situazione?" continuò ridendo, ma io non battei ciglio "Va bene, io sono Karen e sono tua nonna." mi tolse le parole di bocca.
Non potevo crederci. Le diedi le spalle e abbassai il capo, sospirando.
"Tua madre e tuo padre, anche loro sono stati dei traditori. Come può una figlia fare questo alla persona che le ha donato la vita?" chiese retoricamente e lanciai uno sguardo a Gillian la quale ricambiò.
"Io...perché ti hanno imprigionato?" le domandai, dandole le spalle per poi guardarla "Non può non esserci un motivo."
Ciò che fece, fu di sorridermi con aria di sfida per poi sorpassarmi e dirigersi verso quelle persone.
"D'ora in poi tornerà tutto come prima, altrimenti sarà guerra." fissò tutti quanti e poi si voltò a guardarmi.
Prima che potessi dire qualcosa, si sentirono dei passi avvicinarsi a noi: Gillian si era alzata e stava correndo verso di me. Avevo paura che la donna davanti a me potesse farle del male, nonostante fosse molto legata alla sua 'famiglia'. Ma a quanto pareva non provavano buoni sentimenti l'una nei confronti dell'altra.
"Gillian!" quasi sussurrai.
Mi strinse tra le mie braccia sussurrandomi di non fidarmi di lei e che fosse la persona più cattiva che potesse esistere.
"Per nessun motivo, non ti fidare mai." ribadì prima che qualcuno ci separasse.
"Gillian, come osi dissubbidirmi ancora?"
"Karen, smettila di far finta di essere buona, sappiamo tutti ciò che hai fatto!" esclamò quella "La tua era una dittatura, non sei per nulla innocente e non lo sarai mai. Ti sei meritata tutto questo e meriteresti ancora di peggio, ma stai tranquilla che tutto ti ritornerà indietro presto e pagherai per tutto ciò che hai fatto!" disse con rabbia.
"Bene, allora magari cominciamo da te." rispose, colpendola con una sfera di fuoco e facendola cadere lontano da noi, priva di sensi.
"Cosa hai fatto!" gridai mentre cercavo di raggiungere quella donna.
Non avevo ricordi di Gillian, ma mi fidavo.
D'istinto ero riuscita a capire che le dovevo molto e qualcosa mi diceva che a lei tenevo moltissimo.Vidi i miei amici, mia sorella e Rich alzarsi in piedi allarmati.
"Oh no tu non andrai da nessuna parte, né oggi né mai."
Ad un tratto Karen liberò dei tentacoli di fuoco che sbucarono da una parete, intrappolando me e le persone che mi erano accanto.
Cercammo di liberarci, ma invano.
"Ed ora è arrivato il momento di ristabilire l'ordine." mi sussurrò mentre la guardavo in modo spregevole.
Come poteva essere una mia parente?
Ci diede le spalle e si voltò verso coloro che erano ancora inginocchiati.
"C'è qualcun altro che desidera unirsi a loro? La prossima volta non sarò così ragionevole..." nessuno disse nulla, il silenzio puro di quel luogo.
I miei occhi si riempirono di lacrime.
Come ero arrivata a trovarmi in quella situazione, logoratrice dell'anima?Pensai che almeno gli adulti e i bambini che avevano abitato a Wirrods fossero al sicuro nella foresta.
"Bene, allora è giunto il momento di ricostruire il mio palazzo. Si torna a Wirrods." annunciò Karen.
"Wirrods...è-è stata...distrutta." disse una voce, interrompendo i piani della donna malvagia che mi dava le spalle.
"Chi ha parlato?" domandò scaglionando ognuno con lo sguardo "Chi ha parlato?" ripetè, scandendo ogni parola con tono più alto.
Ad un tratto una ragazza si alzò in piedi, rispondendo un debole 'io'.
"Ripeti ciò che hai detto." le venne ordinato e lei rispose.
"E dimmi, come è accaduto?" chiese con aria minacciosa.
"C'è stata una battaglia contro la Lega Nera e noi, sì insomma ci siamo divisi in due fazioni e-e abbiamo lottato, ma-" venne interrotta da un gesto altezzoso da parte di Karen.
"Ho capito, ma ragazza, non essere così nervosa. Sei irritante." affermò prima che quella tornasse ad assumere la posizione precedente.
Ad un tratto, con un gesto delle mani di Karen, tutti si ritrovarono incatenati tra loro con e catene di fiamme. Ognuno si guardava attorno, cercando di capire cosa stesse accadendo.
"Popolo!" richiamò l'attenzione su di sé "È arrivato il momento di tornare a Wirrods" annunciò e prima di finire il discorso, si voltò verso di me "e ricostruirla." mi guardò negli occhi con un'aria di sfida a cui seppi tenere testa.
Se voleva la guerra, guerra avrebbe avuto.
Mentre Gillian ancora giaceva inerme sul pavimento della sala, le persone cominciarono ad incamminarsi lentamente verso l'uscita. Lo sguardo straziato di quei ragazzi...non esistevano più fazioni ormai: erano stati presi in giro fin da subito dai loro antenati.
Pensai che prima di noi, ci fossero state delle persone orribili ad abitare quel mondo.
Come poteva essere accaduta una cosa del genere? Quell'odio tra specie era stato tramandato nel tempo ed era stato conseguito da noi ingenui discendenti.Prima che tutti lasciassero la sala, Karen mi lanciò un'occhiata soddisfatta che mi fece innervosire e non poco.
"Spera che non ti troverò mai perché se lo farò non sarò così gentile!" gridai prima che battesse il portone alle sue spalle.
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The Amulet
Fantasy[ COMPLETA ] Il tempo sembrava essersi fermato da quando i suoi genitori erano deceduti prematuramente, lasciandola in balia di famiglie adottive che non desideravano una bambina di otto anni. Compiendo diciott'anni spera che il periodo buio dell'ad...