"È pomeriggio." dissi per metà affermazione e per metà domanda.
"Sì, nel nostro mondo il tempo scorre più velocemente rispetto al vostro." affermò Iris.
Rimasi a contemplare quel paesaggio e fu solo dopo che mi resi conto che Iris si stesse dirigendo verso il centro della città. Mi affrettai a raggiungerla e, quando mi affiancai a lei, non mi degnò nemmeno di uno sguardo.
"Gli abitanti di questo luogo sono come te, persone apparentemente normali, ma che hanno dei poteri straordinari. Ogni potere appartiene ad una categoria differente, ce ne sono moltissime." mi spiegò continuando a guardare davanti a sé.
Avrei voluto che aggiungesse qualcosa in più al proposito di questa dimensione, di questa città.
In fondo le mie origini erano queste e volevo conoscere di più su me stessa.Non capii se Iris fosse distratta o infastidita dalla mia presenza, ma nel dubbio decisi di non dire nulla.
"Non ti ricordi proprio nulla di Wirrods?" chiese la ragazza dopo svariati minuti di silenzio.
"Fino ad ora non avevo mai visto questo posto e qualche giorno fa ancora non pensavo che la magia esistesse." risposi.
"Sul serio?" domandò scettica.
"Certo, ma perché insisti tanto? Dovrei ricordare qualcosa?"
"Magari ti saresti potuta ricordare di me." affermò e la guardai confusa "Ma in fondo eri troppo piccola e mi hai visto solo poche volte, sarebbe alquanto improbabile." chiarì.
Mi schiarii la voce e poi cambiai discorso.
"Dove si trovano gli abitanti di questo luogo?"
Mi resi conto del fatto che un inquietante silenzio fosse caduto sulla città. Non si udiva nessun chiacchericcio, nessuna risata, nessun canto di un uccellino o un minimo rumore. Solamente il suono continuo e irregolare della cascata e del vento che scuoteva le fronde degli alberi.
"A quest'ora gli animali si rintanano ed ogni essere magico torna nella propria casa al sicuro. Gli edifici si trovano dietro il palazzo reale, dove stiamo andando ora. È pericoloso girovagare da soli durante quest'orario della giornata."
"Ma è pomeriggio, il sole è ancora alto ed è...bellissimo." affermai estasiata.
"Non farti incantare, ci sono pericoli perfino più grandi di noi, pericoli che minacciano tutta la nostra dimensione."
Quella risposta mi mise in agitazione, cosa poteva esserci di così terribile da far sbarrare le porte delle proprie case agli abitanti di Wirrods così presto?
Non aggiunsi altro, ma cominciai a domandarmi il motivo per il quale io ed Iris ci aggirassimo ancora lungo le strade deserte della città.
"Siamo arrivate." la voce di Iris mi scosse dai pensieri.
Alzai lo sguardo e vidi due immense porte sigillare l'entrata del palazzo che poco prima avevo visto brillare alla luce del tramonto. Erano decorate da forme astratte, tra cui dei complessi fiori con dei riccioli in rilievo. Le porte apparivano antiche, ma il loro colore risultava essere ancora scintillante ed elegante.
Vidi Iris aprire l'entrata attraverso un ciondolo inserito nel bracciale che indossava. Riuscii a vederne la forma: era un piccolo dischetto tondo su cui era stata incisa una 'W'. Notai che la appoggiò su un solco accanto alla serratura e d'improvviso le porte si spalancarono.
Iris entrò in fretta senza dirmi nulla, mentre io, come al solito, esitavo. Deglutii e la seguii, addentrandomi nel castello, anch'esso silenzioso. Sembrava quasi che a Wirrods non vi fossero abitanti, sembrava una città fantasma.
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The Amulet
Fantasy[ COMPLETA ] Il tempo sembrava essersi fermato da quando i suoi genitori erano deceduti prematuramente, lasciandola in balia di famiglie adottive che non desideravano una bambina di otto anni. Compiendo diciott'anni spera che il periodo buio dell'ad...