«Si, ma adesso?»
Ormai le ombre erano sparite, però i due erano ancora in quel bianco posto. In quella prigione che secondo il nonno di James, avrebbe nascosto Katie dalla strega Dafne, finché essa non si sarebbe allontanata.
Girarono in tondo, alla ricerca di una via d'uscita.
James spiegò alla ragazza tutto quello che gli aveva raccontato suo nonno:
Del suo piccolo cambiamento e del motivo. Toccavano le pareti e si chiedevano come poter uscire.
Dovevano rimanere lì per sempre?
«James, tuo nonno non ti aveva detto che l'incantesimo era quasi esaurito, perché siamo ancora qui allora?»
«Credo che Dafne, sia ancora qui...»
«In questa casa?» Katie si guardò intorno e si avvicinò verso di lui.
«Credo che tu debba andare?»
«Andare?»
«Ma non capisci? Se tu rimani qui, la mia famiglia sarà in pericolo ed io sto qui bloccata... senza poter far niente. Tu sei l'unico che può uscire!»
«Come, non ti piace restare qui da sola con me?»
«Ma falla finita!» disse colpendolo.
«Ahia!» Lui si avvicinò e i loro occhi s'incrociarono.
«Come faccio secondo te ad uscire?» chiese serio.
«So che tornerai a prendermi» si avvicinò lentamente. James si aspettava un bacio, ma sorridendo, prendendolo alla sprovvista Katie gli strappò il ciondolo. Quando James si risvegliò, si ritrovò di nuovo fuori casa, steso tra l'erba umida, circondato dagli alberi e un cielo stellato.
Si sedette per un breve istante portando la mano sulla fronte, e alzando il ginocchio che faceva d'appoggio. Il pensiero di Katie e come l'avesse raggirato nel sperare in un soave bacio lo fece sorridere e capire di esser davvero innamorato di quella ragazza così "tosta".
«Prima il dovere e poi il piacere» affermò. Si rimise in piedi per correre dalla famiglia. Erano ancora dove li aveva lasciati: Trovò George tutto stordito con una chiave in mano, mentre Katie ancora stesa, dormiva. Quando si avvicinò, notò con dispiacere che quei segni rossi sul suo corpo erano peggiorati, mentre il segno sul petto non era più a forma di cuore, ma di cerchio.
«Dove sei stato?» chiese George, mentre giocava con la piccola chiave.
«Da Elisabeth, tu invece?»
«Ho avuto il piacere di conoscere la strega...e anche una ragazza...»
«Ragazza? L'ha morso...» borbottò il padre.
«Cos'èra?»
«Con il suo morso mi ha guarito e ha detto di distruggere l'anfora. Questa chiave l'aveva Fim».
James guardò il suo amico dormire sulla pancia della ragazza. Quando fu più vicino, fu tentato di sistemare quei capelli castani, coprirle il viso.
«Hanno cambiato colore così all'improvviso. Cosa può significare, James tu lo sai?» La domanda così preoccupata di una madre per la sua bambina, rattristò ancora di più il ragazzo. Scuoté la testa ricordando che ormai Katie era al sicuro.
«Nulla di grave, con calma vi spiegherò tutto» affermò. Il gatto appena lo vide, saltò dalla pancia di Katie, e dopo un miagolio e una stiracchiata corse verso l'uscita, per poi voltarsi sull'uscio della porta verso James, facendo cenno di seguirlo.
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Principessa Vampira - La scuola degli orrori
FantasyNon sono una Vampira, e non lo sarò mai. Mi chiamano così perché sono ciò che i demoni temono. Il mio nome è Katie Elisabeth Loris Jennifer Ariston e sarò la portatrice della pace dei due mondi, almeno così dicono. ---- La vita di Katie sembra già...