33. L'UOMO DI LATTA? NO, GRAZIE... NON LO VOGLIO

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Katie non poteva aspettare oltre; con il consenso dell'amica si diresse in gran fretta a casa.
Qualcosa la preoccupava, doveva muoversi.  Quando superò l'entrata, trovò il padre e la madre ad aspettarla.

«Dov'è James? Vi ha fatto qualcosa?»

«No... che doveva farci?» chiese la madre. I due genitori erano sospetti, si guardavano negli occhi con sguardo dispiaciuto, ai loro piedi c'era Fim e quello strano bambino con la coda da scimmietta che faceva cerchi sul terreno con il piede.

«Che mi state nascondendo?»

«L'hanno portato via!» scoppiò la madre in lacrime. «Ho cercato di fermarli, ma erano in tanti» continuò.

«È stato arrestato!» spiegò il padre.

«Come arrestato?»

«Per aver attaccato la sua protetta. Abbiamo dei testimoni al riguardo, state bene principessa?»

Dal nulla era spuntato un uomo in armatura medievale con barba folta, capelli neri e occhi scuri. Doveva avere almeno una trentina d'anni, forse anche di più.

Le ricordava stranamente la figura di Don Chisciotte. All'apparenza sembrava proprio un gentiluomo con la puzza sotto il naso. Leggermente goffo, ma quello forse dipendeva dall'armatura. Fece un leggero colpo di tosse, poi un inchino.

«Sono il generale Alberto Ghiundftztain, per servirla» Al pronunciare di quel cognome si sentì un tentativo di ripeterlo: era Elbert che si era dato a dei gargarismi pur di pronunciarlo. Attirando lo sguardo della figlia. Aveva un'espressione che andava dallo stupore al disprezzo più puro, a causa di quello strano tipo, ma il comportamento di suo padre, le sistemò il viso con un leggero sorriso.

«Sarò il suo protettore. La difenderò da draghi, magia e mostri che oseranno incrociare il suo cammino, mia giovane fanciulla...»

Di colpo sguainò la spada e iniziò a scuoterla combattendo con l'aria, forse volendo dimostrare le sue capacità. Katie, non riuscì a trattenersi, provò anche a contare fino a tre, ormai era talmente nervosa che nemmeno lei si riconosceva, con una rotazione diede un calcio alla mano dell'uomo in armatura, facendogli volare via la spada. Prima che quest'ultima potesse cadere a terra, l'afferrò in volo puntandola contro l'uomo.

«Non ho bisogno di qualcuno che mi protegga, voglio sapere dov'è finito James. Ora!»

«Capisco...» con un calcio l'uomo riprese la spada, girò su se stesso e si fermò mantenendo la lama a poca distanza dal collo di Katie, rimase immobile per un po', poi la rimise nel fodero.

«Ci sapete fare, ma non abbastanza. Con un mio addestramento farò di voi un soldato perfetto!»

«Un momento, nessuno può trattare mia figlia così» intervenne Elbert.

«Attendete uno, massimo due mesi, e sarà vostra figlia stessa a difendersi da sola».

«Io ho già chi mi difende. Voglio sapere dov'è, è un mio diritto!» Katie era quasi in lacrime, la luce del suo ciondolo era sempre più scura.

«Certo... il Re, nonché padre di James, ha ordinato che suo figlio venisse riportato nel regno di KuonGh, per potersi difendere dall'accusa di alto tradimento».

«Alto tradimento?»

«Ha cercato di uccidervi. Quindi ha rinnegato il suo compito e per questo è stato esiliato da voi. Questi sono gli ordini...»

«Ma lui, non mi farebbe mai del male è un incantesimo. Io stessa, so come spezzarlo!»

«Se è innocente, allora vi sarà riportato così come lo conoscete».

Principessa Vampira - La scuola degli orroriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora