Celeste's pov
Erano le 11 e decisi di aprire,anche se non sarebbe servito a nulla.
Mi asciugai le guance, piansi tutta la notte la mattina.
Presi una felpa e me la misi sulle spalle.
Aprì la porta. C'erano delle candele e un biglietto. "Segui le candele. Ti amo."
Ero molto curiosa, così seguí il percorso.
Mi scese qualche lacrima.
Arrivai in giardino e vidi una scritta enorme fatta con petali di rose.
"Ti amo piccola principessa"
Michael era in piedi lí vicino.
"Michael..."
"Bimba non dire nulla. Sono stato un coglione bastardo. Io ti amo e non ce la faccio a stare lontano da te."
"Ma se ti perdono come faccio a sapere che non andrai a puttane?"
"Non lo farò piccola. Io amo solo te. Ieri ero ubriaco ma non berrò più"
Le lacrime iniziarono a scendere.
"Tu non puoi capire cos'ho provato vedendo te e quella zoccola attaccati. Mi ha fatto malissimo. Mi hai distrutta."
"Piccola lo so e non sai quanto mi dispiace, però cerca di capire. Ero ubriaco e quella si è buttata addosso. Sono un coglione, ma perdonami ti prego. "
Cercò di abbracciarmi ma mi scostai.
Si mise minaccioso davanti me e mi bloccò le braccia tenendole con una mano sul muro.
"Ti prego ascolta. Sei stata la prima ragazza che ho amato e che amo alla follia tutt'ora. Le altre troie non le guardo proprio. Ieri quella zoccola di Genna si è buttata addosso e io non reagì per colpa dell'alcool. Perdonami ti prego."
"Michael, vorrei ma quell'immagine mi tormenta."
Improvvisamente mi baciò. Quanto mi mancavano le sue labbra dal dolce sapore. Lo amavo più di me stessa e avrei dato la vita. Nel momento in cui la sua lingua sfiorò la mia decisi di perdonarlo. Mi mancava troppo.
Ci staccammo e dissi:
"Va bene, ti perdono, ma devi andare da quella troia e dire che tu sei solo mio."
"Okay piccola. Vieni anche tu."
Chiamò Genna.
"Ciao Genna, sono Michael. Possiamo vederci alle 15 davanti la fontana?
Perfetto. Ciao."
Si mise seduto sulla panchina e io mi misi a cavalcioni su di lui mettendo le braccia intorno il suo collo e lui intorno la mia vita.
"I miei non ci sono e Zuleika e Fortunè sono dai miei zii. Siamo soli in casa." sorrise malizioso.
"È tardi. Andiamo a mangiare?"
"Okay " sorrise e mano nella mano andammo in cucina e mangiammo.