Michael's pov
"Perché hai un pò di farina sulla guancia?" disse.
"Oh niente" e sorrisi pensando a quella pasticciona di Celeste.
"Comunque. Cosa hai da dirmi?" ritornai serio.
"Entra e ti dirò tutto."
Entrai e mi misi a sedere sul divano che aveva in salotto.
"La tua ragazza,Celeste, prima che ti conoscesse, faceva l'escort."
"Devo ammettere che hai molta fantasia."
"Davvero,è così. Secondo te perché a scuola aveva sempre le occhiaie?"
"Di certo non per quello. Sei solo una troia che cerca di separarci. Noi ci amiamo e nessuno ci separerà."
A quel punto lei si levò la maglietta e mi mostrò il suo seno.
"Vai a coprirti,puttana. Amo Celeste,come cazzo devo dirtelo?!"
Me ne andai. Sapevo che quel che aveva detto Miriam era falso ma qualcosa mi spingeva a crederci. Cosa dovevo fare? Chiedere o magari lasciar perdere?
Ero confuso e non sapevo che fare.
Tornai a casa e vidi che Celeste aveva appena infornato la crostata.
"Ciao Michael, ho appena messo in forno la crostata, tra poco potrai assaggiarla."
"Okay" cercai di sorridere.
"Qualcosa non va?"
"Devo chiederti una cosa..."
"Dimmi."
"Una ragazza mi ha detto che tu prima facevi la escort. È vero?"
"CHE COSA!?! Michael non dirmi che ci credi!"
"Beh a scuola venivi con le occhiaie e..."
"Davvero credi a stronzate del genere?!? Michael..."
Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime.
"Piccola, non piangere, ho solo chiesto, sapevo che era una cazzata."
"Mi credi capace davvero di andare su una strada a vendere il mio corpo?"
"No no picc..."
Scappò di sopra e andò in camera sua.
"Piccola non scappare! Scusami non volevo..."
Corsi di sopra e andai in camera.
"Non volevo,bimba. Ma sai che quando ti mettono un cosa in testa non riesci a non pensarci..."
Era nel suo letto.
Andai accanto a lei e le accarezzai la spalla.
"Mi credi davvero capace di ciò?" disse.
"No piccola."
La baciai.
Si alzò e andammo in cucina a spegnere il forno.
"Ecco,ora deve solo raffreddare, poi quando torneranno Jonni e il signor Penniman potrai mangiarla."
"Non vedo l'ora" sorrisi.