Celeste's pov
Era mattina e ci svegliammo ancora abbracciati nel letto di Michael.
'È successo davvero?' pensai.
Si. Lo amavo e questo era il modo migliore per farglielo capire.
Erano le 07.30 circa e ci svegliammo per andare a scuola.
Michael si mise i boxer ed andò in bagno. Mentre lui era via presi il reggiseno e lo slip,per poi mettermi dei jeans e un maglioncino bianco.
Lui tornò già vestito,con una maglietta nera,una felpa azzura e dei jeans azzurri.
"Stavi meglio senza,piccola." sorrise in modo malizioso.
"Dai,smettila Michael" risi.
Scendemmo giù e Jonni ci fece trovare la colazione sul tavolo della cucina: un cornetto al cioccolato e un caffè.
Mangiammo e ci mettemmo le scarpe, poi scappammo a scuola.
Entrammo mano nella mano e tutti ci guardavano come se fossimo stati dei mostri. Cos'avevano da guardare? Si,io e Michael eravamo fidanzati. Cosa c'è di male?
Arrivò il momento di andare in classe.
"Ci vediamo in corridoio, ciao bimba."
"Ciao piccolo"
Mi baciò a stampo,poi andai in classe mia. I professori mi rimproverarono per non aver fatto i compiti. Forse Michael mi distraeva dallo studio,ma avrei ripreso la routine scolastica di una volta.
Sopportai tutte le urla dei prof nelle prime 3 ore poi uscì e vidi Michael.
"Com'è andata?"
"I prof hanno solo urlato perché non avevo fatto i compiti."
"Che rompi coglioni." rise.
"E a te com'è andata?"
"Come al solito"
Suonò la campanella.
"Piccolo, ora vado. Ti amo"
Mi baciò a stampo e tornai in classe a seguire le pallose lezioni di fisica e chimica. Odiavo quelle matiere, infatti mi chiedo perché io abbia scelto lo scientifico come liceo.
Comunque, ci ritrovammo al cancello e io e Michael andammo all'ospedale a trovare Sharon.
Ci incamminammo e mano nella mano,parlavamo del più e del meno.
Ogni volta che si toccava un argomento triste guardavo l'anello che mi regalò. Mi ricordava di quanto il nostro amore era forte e di come sarebbe durato nel tempo,infinitamente. Quell'anello mi regalava tanta gioia.
Arrivammo all'ospedale e passammo due ore con Sharon che ricordava quasi tutto.
Ero al settimo cielo.
Parlammo molto,poi la fame si fece sentire,così andammo in una piccola pizzeria lì di fronte. Finito di magiare andammo sulla spiaggia a vedere le onde del mare scagliarsi contro gli scogli. Mi misi fra le gambe di Michael come l'ultima volta e ci baciammo per tanto tempo.
Amavo i suoi baci. Dopo un'ora passata a osservare il mare ci alzammo e andammo a casa.