a casa di Renee

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Mi risvegliati nel letto,che Renee mi cedeva quando andavo a dormire da lei.
Indossavo il pigiama con gli unicorni che amavo,era morbido e colorato,combinazione fantastica per me.
Finito di contemplare la maestosità del pigiama,mi chiesi,come ci fossi finita dentro; considerando il fatto che la sera prima avevo i miei jeans neri e una maglietta bianca,che non ricordo di aver tolto per indossare il pigiama.
Mi segnai mentalmente di domandare alla mia amica spiegazioni.
Mi voltai verso il suo letto e lo trovai vuoto,immaginai che fosse già sveglia,perciò, mi misi la mia tuta grigia preferita,ovviamente perché si presentava esageratamente borbida e coccolosa e scesi al piano di sotto.
"Giorno dormigliona" mi accolse Renee, finendo di mangiare i suoi muffin al cioccolato e sorseggiando una tazza di caffè.
Mi accomodai al lato opposto del bancone dove era seduta lei e diedi un'occhiata veloce all'orologio che segnava le nove.
Be diciamo che in quel momento  ero  tutto tranne che dormigliona,andiamo chi non rimane fino alle nove o anche più a dormire nel weekend?!
Ovviamente la mia migliore amica,pensai tra me e me.
"Giorno"risposi mugugnando,cosa che facevo ogni mattina,non avendo le forze per rispondere.
Renee mi porse una tazza di caffè fumante che trovai affascinante e attraente.
L'avvolsi tra le mie mani e ne sorseggiai una parte.
Mi accorsi che la mia amica mi stava guardando con un sorriso ebete misto a malizia.
"Che c'è?" le chiesi curiosa
" no niente tranquilla"mi rispose lei tornando ai suoi muffin
"Che cos'è successo?"le chiesi
Lei mi guardò e fece per aprir bocca,quando suonarono il campanello e lei si alzò di scatto dalla sedia e si precipitò alla porta.
Feci un altro sorso dalla tazza di caffè e cercai di ricordare qualcosa che mi era sfuggito, ma invano.
Presi un morso dal muffin della mia amica e sorseggiai il caffè,riprovai nel ricordare niente di strano,con scarsi risultati.
Concluso il tentativo di ricordare qualcosa,mi accorsi che dalla porta di casa della mia amica,arrivavano solo moltissimi bisbigli,cosi decisi di alzarmi e andare a controllare.
Trovai alla porta Jarred,indossava il pantalone di una tuta grigia che dava l'impressione che stesse per cadere da un momento all'altro, una maglietta bianca aderente,una felpa nera,delle adidas binche e nere e un cappellino nero.
Aveva in volto, un'espressione strana,diversa dal solito oserei dire,sincera.
Stava parlando con la mia migliore amica, quando,mi vide e si interruppe bruscamente.
Renee si girò verso di me e schiattò in una risata isterica.
"Ei Tay, perché non torni alla tua tazza di caffè?!"mi disse Renee, spingendomi in cucina,io mi divincolai e tornai nell'atrio,dove,ci stava attendendo Jarred.
Lui entrò e mi sorrise,"dai retta alla tua amica T,torna dalla tua tazza di caffè!"me lo disse con voce così cantilenante e insopportabile
che ero nentata di prenderlo a pugni,cosa che non sarebbe mai accaduta,considerando il fatto che lui era il doppio di me.
Li guardai torva"perché?! Che stavate dicendo?!"chiesi curiosa.
Non fecero in tempo a rispondere,che si presentò Cameron"Renee, ho pensato che se per la fest..."si bloccò appena mi vide
"Ei Tay, come va?"mi chiese, nervoso.
Gli scrutai uno dopo l'atro, sperando che uno di loro sputasse il rospo,ma naturalmente niente.
Renee lanciò uno sguardo a Jarred e lui annui.
Non capì a cosa annuì fino a quando non mi ritrovai sulle sue spalle.
Iniziai ad urlare e a colpirlo violentemente sulla schiena,lui iniziò a salire le scale ridendo per la mia reazione.
Entrammo in bagno,dopo avermi poggiato sulla tavoletta del water,chiuse la porta.
"Ma che cazzo di problemi hai?"li chiesi urlandogli contro,il bagno si riempì di una fragorosa risata,proveniente da lui,"calma T"
Mi disse,io lo guardai furiosa"dio,ti odio,non ti sopporto più, sei arrogante,impertinente,insopportabile e stressante"
Lui mi guardò con un sorriso malizioso che gli cresceva in volto
"Non sembrava che la pensassi così ieri sera"mi disse.
Rimasi senza parole,di cosa diavolo stava parlando,"che cos'è successo ieri sera scusa?!"gli chiesi,lui mi guardò e mi disse"be da come ti eri addormentata sulle mie gambe,come ti fossi stretta a me quando ti ho portata al letto e come hai cercato di farmi straiare accanto a te,non pensavo mi odiassi".
Lo fissaì inalibita,COSA DIAVOLO AVEVO FATTO?!?!
no impossibile....un momento,ecco cos'era quella sensazione di caldo che avevo provato,e quando mi ero sentita cullare
MERDA!!
"Io...non...io c'e,non"cercai delle parole che potessero aiutarmi nel giustificare le mie reazioni,non trovandole appogiai i gomiti sulle ginocchia e mi misi le mani in faccia.
"Tranquilla T,lo so che stavi dormendo,ed evidentemente mi stavi sognando nudo,ma non ti preoccupare"mi disse.
Non gli risposi e iniziai a balbettare qualcosa simile a un"io non so,non so come sia successo"ma lo dissi a voce troppo bassa e stridula,che sembrava più un pianto che delle scuse.
Lui si accovacciò davanti a me e mi prese il volto fra le mani,
"Ei tranquilla non è successo niente di grave"mi costrinze a guardarlo e mi immersi immediatamente nei suoi occhi così profondi,diventavano di una tonalità così scura,simile all'oceano,quando era preoccupato.
"Wow,cosa succederà quando ti porterò al letto?!ti metterai in un angoletto a disperati ?!"mi chiese,con il suo solito finto sorriso.
Per un momento pensai seriamente che uno come lui potesse essere dolce,
mi ero sbagliata,
scossi leggermente il capo,sperando che intuisse che volevo scrollarmi le sue mani dal viso,lui strinse un pò di più, senza farmi male e invase ancora di più il mio spazio personale,mi stava fissando intensamente,fin troppo intensamente
"Che c'è?"gli chiesi,lui sorrise,uno dei suoi rari sorrisi veri,prese uno specchietto e me lo pose davanti dicendo"sembri un panda"
io mi guardai e quasi urlai,avevo ancora il trucco della sera precedente che si era sparso intorno agli occhi
per finire con il sbafarsi del tutto appena,due secondi prima,mi ero messa le mani sul volto.
Lui scoppiò a ridere e non sembrava neanche intento nello smettere,io sorrisi per poi aggiungermi anch'io e ridere
"Dai non sono così male da panda"gli dissi tirandogli uno schiaffo sul braccio
lui mi rispose ancora ridendo"secondo me saresti meglio da pandacorno"e ritornò a ridere
lo seguì e non riuscì a smettere.Solo dopo poco mi accorsi che lui conosceva i pandacorni,ok aveva guadagnato un paio di punti a suo favore
ma solo un paio.
Fummo interrotti da una voce femminile,Renee
"Tutto bene li dentro?"ci chiese con voce divertita"si tutto bene"le risposi
"Meglio così, Jarred potete scendere adesso"disse lei
"Ok arriviamo"fu la sua risposta.In effetti Jarred mi aveva portato in bagno per allontanarmi dalla conversazione tra Renee e Cameron,argomento su cui avrei indagato.
Uscimmo dal bagno con un sorriso ebete dipinto in volto e ragiungemmo Cam e Renee, che si erano accomodati in salotto.
Il ragazzo della mia amica era intento a giocare alla Play a Call of Duty,lo vidi parecchio preso dal gioco.
Cam invitò Jarred ad unirsi a lui alla Play Tation porgendogli il telecomando.
Renee sembrava soddisfatta della conversazione che aveva avuto con il suo ragazzo un paio di minuti prima.
"Allora ragazzi,vi va di rimanere a pranzo?"chiese Renee a Jarred e a Cameron.
Entrambi risposero con un cenno della testa e un verso di consenso.

Passammo l'intera mattinata a parlare io e Renee, cercando di coinvolgere Cam e Jarred che,presi dal gioco,ci rispondevano sempre con un si.
Si fece 12:00 e Renee fece per alzarsi e andare i cucina,quando le dissi"tranquilla ci penso io al pranzo"e le feci cenno di accomodarsi,lei mi sorrise e si sistemò vicino al suo ragazzo.
Mi alzai e mi avviai verso la cucina,quando Jarred mi disse"aspetta ti aiuto a cucinare"e mi raggiunse.

il mio errore sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora