Capitlo 38

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Volevo dirvi che il capitolo l'ho scritto sulle note di 4 canzoni,ve le metto in ordine così se volete le potete ascoltare:
1-Julien Doré - Sublime & Silence
2-Passenger - Let Her Go
3-The Fray - How to save a life
4-Alan Walker - Alone

Continuarono a passare giorni su giorni,da quel lunedì a scuola non riuscì più a guardarmi ali specchio,ero riuscito a farlo,ero riuscito a distruggere il suo cuore,ad allontanarla da me,l'unica cosa che temevo ero riuscito a farla.
Mi sentivo una merda..
Per tutto il tempo non facevo che chiamarla,provavo a scriverle,provai persino ad andare fuori dalla sua classe,ogni giorno,ogni singolo giorno ma Renee mi diceva di starle lontana,che non voleva parlare con me e,quando da quel lunedì riuscì ad incrociare il mio sguardo con il suo,vidi quello che mi finì a distruggere,quegli occhi,quei due stupendi occhi,erano vuoti,vedevo solo il dolore che ero stato io a provocarle
"Ti prego Renee dille di darmi solo due minuti"provai a supplicarla nuovamente ma non mi diede retta così feci l'unica cosa che mi venne in mente di fare,urlare
"Taylor"urlai "Taylor ti prego ascoltami"
Non si voltò,continuò per la sua strada,la strada che la portava via da me,che probabilmente non si sarebbe mai più incontrata con la mia,ma come biasimarla..mi facevo schifo da solo,neanch'io avrei mai voluto più parlare con me se fosse stato possibile...

Il resto della settimana non andai a scuola,vedere i suoi occhi arrossati ogni singolo giorno per le lacrime che io le stavo facendo cadere sul suo stupendo volto era troppo,non riuscivo a vederla in quello stato e forse lei sarebbe stata meglio senza vedere me.
Passai le intere giornate a bere qualsiasi tipo di alcolico che mi capitava davanti,non avevo più toccato cibo ma non ne sentivo la necessità,avevo solo bisogno di sentire il bruciore dell'alcohol,avevo bisogno di provare qualcosa che mi avrebbe tolto dalla mente il mio angelo,lo stesso angelo che era riuscito a salvarmi e lo stesso al quale io,senza alcuna pietà,ho tagliato le ali e spezzato il cuore..

Ogni giorno Madoc veniva a casa mia dopo scuola e provava tirarmi su di morale come meglio riusciva ma ero sempre lì,stravaccato sul divano di pelle bianca,con una bottiglia mezza vuota in mano e tutte quelle vuote sparse introno a me
"Cazzo Jackson devi reagire"disse ad un tratto Madoc,prendendomi un po' alla sprovvista "smettila almeno di bere"disse abbassando leggermente il tono di voce non appena vide lo sguardo truce che gli rivolsi portandomi la bottiglia alle labbra e prendendone un altro sorso"non ho bisogno di te che mi dici cosa fare"sputai
"Sei un cogione"disse lui accendendosi una sigaretta "ormai hai più alcol nelle vene che sangue"
"Vaffanculo"dissi appoggiandomi allo schienale della poltrona e chiudendo gli occhi sperando che quel terribile mal di testa sparisse.

Passai un'altra settimana nelle stesse condizioni,cosa cambiò? Dovetti andare a scuola la mattina..
Il sistema me lo obbligava,e anche Madoc con le sue minacce,ma mi piaceva pensare che andassi a scuola per colpa del sistema..

"Cosa hai fatto ieri?"chiese il mio amico mentre pagavamo il pranzo
"Ho bevuto"risposi freddo
"E cosa hai intenzione di fare oggi?"chiese mentre ci avviammo al nostro tavolo
"Stavo pensando di andare al Loop"
"Davvero?"chiese un po' sorpreso
"No ho intenzione di tornare a casa e bere tutto quello che mi rimane da bere per poi uscire,andare al negozio di liquori e comprare altro alcol da bere appena torno a casa"dissi facendo un mezzo sorriso sghembo
"Ti conviene comprare prima l'alcol e poi bere"ironizzò lui è poi continuò a dire qualcosa che non ascoltai più non appena vidi lei,il mio angelo,Taylor
Era ancora più bella di come la ricordassi,rivederla fu come riprendere una prima boccata d'aria dopo settimane.
Sorrideva,la piccola stava sorridendo,non era quel sorriso che mi riempiva il cuore ma mi era bastato per farmi illuminare gli occhi e per farmi fare un sorriso stupido
"Jarred che cazzo guardi?"chiese Madoc girandosi verso Taylor che stava parlando con Renee e Cameron mente stavano con i vassoi in mano
"Vacci a parlare"disse ad un tratto Madoc
"No"dissi di impulso sgranando gli occhi "non posso.." lanciai nuovamente uno sguardo a Taylor "lei non vuole"
"Come fai a saperlo?"chiese
"Sta di nuovo sorridendo..non voglio farla soffrire ancora"dissi rabbuiandomi
"Secondo me dovresti provare"propose lui facendo un  morso al panino
Tornai a guardare la mia piccoletta,i capelli che le ricadevano sulle spalle e qualche ciuffo che le copriva il viso,era bellissima,come sempre.

Per tutto il tempo non feci altro che far scorrere lo sguardo da lei al mio amico e viceversa,sarei potuto rimanere a fissarla per ore senza mai stancarmi
"Smettila o ti prenderà per pazzo"disse Madoc
"Zitto"lo ammonì tornando a guardare Taylor.
Non appena mi voltai verso di lei vidi che mi stava guardando,l'espressione indecifrabile,così tornai subito a guardare il mio amico "cazzo si è accorta che la stavo guardando"te lo avevo detto.
Aspettai qualche minuto e poi non riuscì più a resistere,mi voltai verso di lei e quando vidi che mi stava guardando qualcosa dentro di me si riaccese,come un barlume di speranza che crebbe a dismisura quando lei mi accennò un sorriso così lieve che feci fatica a vedere
"Mi ha sorriso"sussurrai più a me stesso che a qualcun altro
"Ti sarai sbagliato"disse il mio amico
"No..so quando sorride o meno e l'ho visto..quello era un sorriso"
"Beh allora puoi andarci a parlare"disse lui
"Lo avrà fatto per educazione"provai ad inventarmi qualcosa pur di non andarci a parlare
"Almeno contraccambia il sorriso"disse Madoc
Quando tornai a guardarla mi accorsi che stava facendo muovere su e giù la gamba,cosa che faceva solo quando era impaziente di qualcosa e per un momento mi passò per la mente che quello che stava aspettando ero io ma mi liberai immediatamente di quell'idea,tentando di non riempirmi la testa di cose non vere.

Quando dovemmo alzarci provai in tutti i modi da rimanere un altro po' ma entrambi avevamo lezione di fisica e non potevamo permetterci di saltarla,così buttammo quello che avanzò nei vassoi e ci avviammo fuori al cortile in modo che Madoc potesse fumare la sua sigaretta.

Quando finì rientrammo nell'edificio e ci avviammo verso l'aula quando vidi la sua chioma bionda che svolazzava nell'aria,proprio come faceva quando mi veniva in contro saltellando per l'eccitazione,per un momento pensai che stesse venendo verso di me ma non appena la vidi scomparire nella sua aula il sorriso che mi si era creato scomparve..dovevo smetterla di pensare che sarebbe tornata dame,mi aveva fatto quel "sorriso"solo per compassione,vedendomi in quello stato anch'io avrei provato pietà per me..mi sarei dovuto convincere che non sarebbe mai più tornato come prima..

ALLORAAA
Spero che il capitolo vi piaccia..;)
Già sto lavorando al prossimo,non so quando potrò aggiornare ma sappiate che lo sto scrivendo hahaha
Buon weekend <3

il mio errore sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora