Quando tornammo a casa erano le 2:15h non avrei voluto svegliare i miei genitori perciò,scesi dalla macchina e presi le chiavi che avevo nella borsa, mi avviai verso il portico,Jarred mi raggiunse e mi mise un braccio sulle spalle, lo guardai e sbuffai.
Aprì la porta e,nonostante volessi chiudergliela in faccia gli dissi"vuoi....vuoi entrare?"evitai di guardarlo negli occhi,avrei preferito non annegare in quei due oceani
"Certo"rispose,aprì del tutto la porta e lo feci entrare, varcò la soglia e rimase davanti a me a guardarmi"grazie"e mi superò, io chiusi la porta e mi tolsi la giacca.
Jarred fece lo stesso e,mentre io poggiavo la borsa, lui osservò casa,sembrava incuriosito, affascinato, sorrisi alla sua espressione"Jarred è solo una casa"dissi e mi raccolsi i capelli in una coda scompigliata, lui sorrise e mi rispose"lo so ma è accogliente"mi guardai un pò intorno, era del tutto sottosopra, avevamo tutte el scarpe all'ingresso, felpe e giacche in giro per il salotto e le posate sporche nel lavandino in attesa di essere pulite.
Andai in cucina e aprì il frigo,diedi un'occhiata veloce all'interno e poi guardai Jarred"che ti va?"chiesi
"Qualsiasi cosa"rispose e si appoggiò al bancone, tornai a guardare dentro e notai un pezzo di torta, perfetto, io avevo voglia di torta e anche a lui sarebbe andata bene, la cacciai e la poggiai davanti a lui.
Dopo aver preso due forchette,mi seddetti davanti a lui e gli porsi una posata, Jarred la prese e iniziò a mangiare, dopo un paio di forchettate, lo guardai,si era calmato, mi aveva davvero messo in suggezione al falò.
Lo guardai troppo al lungo, e lui se ne accorse, sorrise maliziosamente e disse"lo so che sono bello e che non riesci a trattenerti ma se mi guardi così mi fai pensare cose poco caste"
Non dissi nulla,lo guardai e poi abbassai gli occhi sulla torta"tutto ok T?"chiese lui,annuì e continuai a guardare la torta.
Jarred sospirò, poggiò la forchetta e disse"Taylor posso farti una domanda?"perfetto, se un ragazzo inizia così, non segue niente di buono"si"risposi
"Hai niente da raccontarmi della tua infanzia?"
"Il solito..."risposi,ok la domanda era sospetta e,sinceramente, avrei tanto da raccontare ma non lo farò con lui
"Cioè?"chiese prendendo un pezzo di torta
"Ma si può sapere perché fai così tante domande?"chiesi irritata,isomma non ho intenzione di dire cose di cui non vorrei proprio ricordare nulla ad uno perfetto sconosciuto, insomma si lo conosco ma neanche io non so niente di lui
"Per conoscerti..."disse con totale calma, lo guardai negli occhi,sarò io troppo sospettosa ma c'è qualcosa che non mi quadra
"Perché? Insomma tu in una ragazza non guardi mica queste cose, io non conosco nulla di te e tu non conosci niente di me,potremmo continuare così no?!"dissi cercando di mantenere la calma
"Si ma con te è diverso,fai la scontrosa ma appena ti sto vicino ti agiti, poi hai un carattere più duro delle altre"disse sorridendo
"Io non mi agito quando mi stai vicino"dissi
Jarred rise e disse"credimi ti agiti"sorrise,lo guardai sembrava parecchio convinto di quello che stava dicendo, mi si avvicinò e disse sussurrando"che ti avevo detto! Ti agiti"ok aveva ragione, il battito mi aumentava e avevo il respiro corto ma era una reazione naturale,cercai di dire qualcosa di sensato"io...non"va bene sarei dovuta rimanere in silenzio,avrei fatto più bella figura,si avvicinò ancora di più e poi mi mise qualcosa sull'intera faccia, mi allontanai con gli occhi chiusi, mi aveva praticamente spalmato la torta sul viso, cercai di pulirmi gli occhi e lo guardai, cercò di trattenersi ma non ci riuscì e iniziò a ridere,lo guardai male e dissi"sul serio? Ti sembra divertente?"
Cercai di pulirmi e lui disse ridendo"sei dolce così", mi alzai e andai verso i tovaglioli e feci per prenderne uno ma Jarred mi tirò dai fianchi e mi fece girare.
Voltandomi lo trovai a pochi centimetri dal mio viso, mi guardava con quei due occhi azzurri,non disse nulla,si avvicinò e mi leccò il naso,Jarred riprese a ridere e io feci qualcosa simile ad un lamento e mi lavai.
Mesi nel lavandino il piatto e le due forchette e andai in salotto,dove si era sistemato Jarred,mi sedetti sulla poltrona singola, presi una coperta, mi ci rannicchiai e iniziai a leggere, dopo un paio di minuti Jarred si schiarì la voce e disse"vogliamo vederci un film?"
"No"risposi
"Ma si può sapere che ti ho fatto?!"chiese"insomma ho evitato che quello stronzo di Halec potesse farti del male, come minimo potresti dirmi perché ti comporti così"disse,in realtà benissimo non lo sapevo neanche io perché mi stavo comportando così, probabilmente il fatto di stare da sola con lui, non mi rassicurava"Jarred te l'ho già detto,ti ringrazio per aver fermato Halec, contento?"dissi guardandolo
"No cazzo Taylor, è da quando siamo arrivati a casa tua che non parli, se c'è qualcosa me lo devi dire"urlò
"Jarred non urlare"dissi chiudendo il libro
"No Taylor"urlò"tu ora mi dici che cazzo ti e preso"
"Jarred"ripetei più calma, ogni volta che urlava non sapevo cosa fare
Mi si avvicinò di botto e mi disse"Taylor tu forse non l'hai capito che mi devi dire cosa ti è preso"a qual punto sbottai"Jarred smettila di urlare,non ho niente contro di te"dissi a voce alta
"E allora perché stai zitta senza dire niente?"chiese
"Non lo so ok?!non saprei che dirti"risposi
"Parlami della tua infanzia"disse
"Jarred perché chiedi con così tanta insistenza della mia infanzia?"chiesi
"Perché voglio sapere"disse guardandomi negli occhi,il respiro mi si bloccò,non volevo parlare di quello che mi era successo ma da come mi parlava sembrava avesse capito qualcosa"tranquilla"disse mettendomi una ciocca dietro l'orecchio
"Non posso"dissi abbassando lo sguardo, lui mi fece alzare la testa,in modo da poterlo guardare negli occhi e disse"T tranquilla parla pure"sussurrò
"Io...."trassi un profondo respiro e proseguì"stavo con mia sorella, avevo 10 anni e lei 15, aveva portato a casa il suo ragazzo, più grande, aveva 18 anni, stavano inseme da un paio di mesi, così lei decise di farlo venire"dissi,Jarred mi guardò e disse"vai avanti"
"Stavo in camera mia quando sentì urlare mia sorella, all'inizio pensai fosse perché stavano giocando poi quando la senti pregare il suo ragazzo di non fargli del male, mi alzai dal letto e andai a vedere cosa stesse succedendo"mi bloccai,mi bruciavano gli occhi,mi mancava il respiro,ricordare quel giorno non era affatto facile"la porta della sua stanza era socchiusa, così diedi un'occhiata all'interno e vidi il suo ragazzo sopra di lei,che le bloccava i polsi, mia sorella aveva la camicia aperta e quando mi vide,lui se ne accorse, cercai di rifugiarmi nella mia camera ma lui mi prese e mi sbatte al muro"iniziarono a scendere le lacrime, più ne parlavo e più mi sentivo vulnerabile ma non riuscivo a fermarmi,ad ogni parola seguiva una lacrima, ma mi sentivo più libera come se mi venisse tolto dalle spalle un pezzo alla volta del grande peso che vi mantenevo,perciò proseguì"cercai di urlare ma non riuscivo a fare nulla,mi aveva bolccato i polsi,si avvicinò e mi sussurrò inizierò da te, del resto sei una puttana come tua sorella,iniziò ad accarezzarmi ovunque sentivo le sue mani su tutto il mio corpo cercò di baciarmi ma prima che ci riuscisse mi sorella lo colpì con una mazza che aveva mio padre sotto al letto...."iniziai a singhiozzare, era difficile parlarne,dopo quell'accaduto
Il rapporto tra me e mia sorella era cambiato,i primi tempi le ero continuamente appiccicata, successivamente ero riuscita a disstaccarmi fisicamente ma,per quanto riguardava il legame che si era instaurato,lei sapeva tutto della mia vita e io sapevo tutto della sua,non facevamo altro che confidarci tutto quello che ci accadeva.
Mi coprì il volto con le mani,mi vergognavo da morire, non volevo che mi vedesse in quel modo e sopratutto non volevo che mi vedesse così vulnerabile, Jarred ma prese i polsi e mi fece mettere in piedi, accompagnai i suoi gesti e quando mi alzai lui mi abbracciò.
Rimanemmo attaccati fino a quando non mi calmai, per tutto il tempo non disse nulla, continuava ad accarezzarmi la schiena, i capelli e mi cullava.
Quando finì mi staccai quel poco che bastava per asciugarmi le lacrime, Jarred mi tenne un braccio sulla schiena e con la mano libera mi asciugò una lacrima,continuò a non dire niente,mi prese per i fianchi e mi fece sedere accanto a lui sul divano, mi mise un braccio sulle spalle e mi fece appoggiare a lui, mi cullò fino a quando non disse"come ti senti?"
Tirai su col naso e dissi"stanca"risposi, lui si alzò e disse"vado a prenderti un pò di tè"
Prima che andasse in cucina gli dissi"Jarred meglio il latte"mi vergognai un pò a dirlo ma era una cosa che mi piaceva fare,ero abituata a prendere,quando mi sentivo giù di morale, e ,prima di andare al letto,una tazza di latte caldo
Lui sorrise,un sorriso stupendo, era comprensivo, dolce e chiese"bollente?"
Io annui e disse"torno subito".
Mentre aspettavo Jarred iniziai a guardare fuori dalla finestra, era buio e non si vedeva niente,sembrava un deserto,alcuni tratti di strada erano illuminati dalla lieve luce dei lampioni,si intravedevano le luci accese di alcune case, era sempre uguale quel quartiere, le solite persone, le solite cose,mai nulla che potesse sconvolgere la quotidianità delle persone.
STAI LEGGENDO
il mio errore sei tu
RomanceTaylor,all'apparenza brava ragazza e studentessa modello. Jarred,il solito bad boy;una sfilza di pretendenti, una ragazza diversa ogni sera,corse spericolate con la sua macchina. All'apparenza non hanno niente in comune,due vite completamente divers...