Capitolo 40

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Passarono altre tre settimane,tre settimane che passai senza rivolgere la parola a Jarred o meglio,lui che evitava di guardarmi.
Faceva male tutto quello che stava succedendo,pensare che quello che c'era stato tra di noi era finito mi faceva piegare dal dolore.
Dall'ultima volta che avevamo parlato non avevo più toccato cibo,non facevo altro che andare avanti ad acqua e gelato,mia madre e mio padre erano ormai sull'orlo della disperazione,così come i miei fratelli,mia sorella,Renee e Cameron,non sapendo più come farmi mangiare a forza qualcosa.

"Tay mi stai ascoltando?"chiese ad un tratto Renee scuotendo la mano davanti il mio viso
"Si si"balbettai scuotendo leggermente la testa e corrugando la fronte mentre giocherellavo con la pasta che avevo davanti
"Smettila"disse ad un tratto lei
"A fare cosa?"chiedi evitando il suo sguardo
"Devi smettere di pensare a Jarred"disse senza molti giri di parole
"Non stavo pensando a lui"mentì e,quando lui fece il suo ingresso in mensa,la mia bugia fu subito scoperta.
Non riuscivo a non guardarlo,era bello,è sempre stato bello..

Seguì i suoi movimenti fino a quando non andò a sedersi al suo solito tavolo con Madoc,dopodiché dallo zaino cacciò una specie di merendina energetica che Madoc subito gli tolse dalle mani e gettò a terra,Jarred lo guardò male e ne riprese un'altra,aprendola ed addentandola.

Cameron riattirò la mia attenzione scuotendomi leggermente
"Vacci a parlare"propose con un mezzo sorriso
"E cosa dovrei dirgli?"sussurrai "mi ha detto che non vuole più avere niente a che fare con me"
"Lo vai a salutare"propose Renee
"E poi?"chiesi "rimango lì ferma a fissarlo?"le feci notare "no grazie..ho già fatto abbastanza figure di merda con lui".

Per il resto del pranzo rimasi a giocherellare con la pasta nel piatto mentre Renee e Cameron tentavano di farmi partecipare alla loro conversazione che risultava sempre meno interessante rispetto al mio pasto ormai raffreddatosi.

Quando finalmente loro due finirono di parlare,gettammo gli avanzi nell'immondizia e ci avviammo verso l'uscita che per mia sfortuna era vicino al tavolo di Jarred.
Normalmente aspettavamo fino a quando Jarred e Madoc non se ne andavano ma quel giorno Cameron aveva un esame,perciò saremmo dovuti uscire prima.
Quando passai affianco a lui il suo profumo mi fece quasi fermare,mi mancava morire,ma lui non mi voleva e la cosa mi feriva da morire..avrei voluto poter fare qualcosa ma non sarebbe servito a nulla,così presi un bel respiro e feci muovere nuovamente il mio corpo ed uscì da quel posto.
Quando chiusi le porte dietro di me dell'aria fresca mi riempì i polmoni..ero stata in apnea per tutto il tempo e neanche me ne ero accorta..
"Taylor è tutto ok?"chiese Cameron prendendo per mano la mia amica
"Oh..si si è tutto ok..."dissi un po' titubante
"Vi dispiace se non vi accompagno?"chiesi in un sospiro "vorrei passare prima all'armadietto per prendere un paio di cose"tentai di spiegare,Cameron e Renee si guardarono per un po' e dopodiché annuirono e Renee disse che ci saremmo poi viste dopo la lezione.

Così mi avviai verso l'armadietto per poter prendere un paio di libri che mi sarebbero serviti poi per la lezione di criminologia.

Dopo aver fatto lo scambio tra i libri mi avviai verso l'aula che si sarebbe poi riempita a breve,presi posto al centro dell'aula e cacciai il computer e il libro,dopodiché mi sistemai meglio e sopportai la lunga agonia che mi avrebbe poi ucciso una volta suonata la campanella.

I minuti passavano fin troppo velocemente fino a quando non sentì quel rumore straziante,questa volta ci saremmo dovuti vedere,che lo volessimo o meno,questa volta saremmo stati costretti.
I ragazzi iniziarono a prendere posto riempiendo pian piano l'aula fino all'arrivo della professoressa che,come suo solito,sistemò la propria roba ed iniziò a spiegare.
Iniziai a far scorrere lo sguardo sulle persone davanti a me,poi passai a quelle sedute alla mia stessa fila e poi a quelle dietro,ma lui non si vedeva,continuai a dare un'occhiata qua e là,poi iniziai a fissare la porta nella vana speranza che da un momento all'altro si sarebbe aperta e avrebbe rivelato quei due occhi azzurri.
Il ticchettio insistere dell'orologio che avevo al polso era snervante,ad ogni secondo quella insopportabile lancetta si spostava,sottraendo sempre più spazio al tempo che avrei potuto passare guardando Jarred.
Il ticchettio continuò fino al suono della campana che segnò la fine dell'ora,la professoressa assegnò qualcosa che non sentì,essendo troppo impegnata catapultarmi fuori dall'aula.
Percorsi quasi correndo i corridoi che portavano all'aula dove Cameron stava tenendo l'esame,continuai a camminare fino a quando non vidi uscire dal bagno dei ragazzi Jarred,ero quasi decisa di provare nuovamente a parlarci,quando la porta si riaprì qualche istante dopo,facendo spazio alla figura di Clarisse intenta ad aggiustarsi i capelli,dopodiché si guardò un po' in giro e si avviò dal lato opposto rispetto a quello di Jarred.
Rimasi li ferma ad osservare la scena e a pensare a quanto fossi stata stupida a pensare che qualcosa sarebbe cambiato.
Mi dovetti fare forza e percorrere lo stesso corridoio che stava percorrendo Jarred,continuai a respirare e a ripetermi di stare calma,lo sorpassai quasi speranzosa di essere riuscita a passare inosservata quando,senti la sua voce chiamarmi,continuai a camminare quando Jarred mi chiamò nuovamente ed io continuai ad ignorarlo.

Jarred
Durante questi ultimi giorni,o perlomeno quelli durante i quali ero sobrio...brillo,Madoc mi fece riflettere sulla situazione nella quale mi ero cacciato,ero stato io a fare lo stronzo e,come minimo avrei dovuto provare ad avere almeno la possibilità di rimanere amici.
Quando vidi i suoi lunghi capelli biondi passarmi davanti pensai fosse il momento giusto per ritentare,così la chiamai ma lei non si girò,riprovai aumentando il passo,ma ottenni lo stesso risultato,così aumentai notevolmente il passo è la raggiunsi poco prima di perderla di vista
"Ei Taylor" dissi afferrandola per il braccio,quando si girò vidi nuovamente quello sguardo,lo stesso che mi aveva riservato per gran parte del tempo dopo la "chiacchierata" con Clarisse
"Tutto bene?"chiesi sperando che mi stessi sbagliando,sperando che non fosse realmente come pensavo,Taylor annui senza guardarmi
"Taylor guardami"dissi alzandole il mento "che hai?"chiesi sempre più preoccupato
"Niente"sussurrò quasi tra i singhiozzi
"Tay perché piangi?"domandai cercando di avvicinarla a me
"Niente..voglio stare da sola"disse allontanandomi e scappando via..

Dovevo capire cosa fosse successo,non volevo vederla piangere,tantomeno se non cercava conforto in me.

Mi voltai dall'altra parte e mi avviai verso la caffetteria per poter prender un'altra di quelle schifose barrette energetiche che mi costringevo a mangiare solo per far innervosire Madoc.
Quando svoltai l'angolo mi trovai davanti a Clarisse che parlava al telefono con qualcuno
"Si credo ci sia cascata la stupida"le sentì dire,così mi avvicinai per poter origliare meglio
"No"rispose ridendo "mi ha visto uscire dal bagno dei maschi poco dopo di lui"

Ma di chi cavolo staranno parlando?...

"No..Jarred..quello che ti ho fatto vedere"rispose in una risata e a quel punto capì,il comportamento di Taylor e il piano squallido di Clarisse..sarei dovuto riuscire a spiegare tutto a Taylor,o perlomeno provarci...

Lo so....
Sono un po' stronza ahaha
Avrei dovuto aggiornare ieri ma prima che stessi per aggiornare mi era venuto qualcos'altro da aggiungere al capitolo ma non ero riuscita a farlo ieri e perciò ho dovuto farlo ora per poter aggiornare adesso..
Non è granché come capitolo ma vabbè..
Notte ;)

il mio errore sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora