Uno dopo l'altro

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*prima della storia volevo chiedervi di dare un'occhiata "all'angolo dello scrittore" alla fine del capitolo,ci terrei veramente molto se lo leggeste:)*

Quando mi svegliai impiegai un paio di minuti a capire in che stanza mi trovassi e cosa indossassi.
La maglia di Jarred mi si era alzata fin sotto il petto durante la notte e le coperte erano a terra.
Feci per abbassare la maglia ma mi senti afferrare  il polso,così mi girai verso l'altro lato del letto e vidi Jarred che mi guardava con un sorrisetto complice
"Lasciala così lo spettacolo è gradevole"mi disse tenendomi ancora il polso,mi senti arrossire e abbassai lo sguardo sul suo petto soffermandomi sul tatuaggio sul braccio,istintivamente lo sfiorai tracciando il contorno della lanterna
"Mi piace"dissi
"Bene" rispose secco lui
Ritrassi il braccio ma continuai a guardarlo
"Perché te lo sei fatto?"chiesi per la centesima volta
"Mi piaceva"rispose come le altre volte
"Anche a me"dissi cercando dì trattenere una risata.
Alzai lo sguardo su di lui e lo vidi guardarmi con un sorriso quasi sincero
"Che c'è?"dissi ridendo
"Sei di buon umore oggi eh?"disse mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
"Stranamente si"risposi smettendo di ridere per godermi la sensazione della sua mano sul mio viso,lo sentì muovere ma non apri gli occhi,preferì sentire la sua mano che mi accarezzava la schiena.
Merda!! Mi stava accarezzando la schiena!?perché me lo stavo facendo fare?
Aprì gli occhi ed incrociai i suoi,erano di un colore caldo,trasmettevano serenità ed io istintivamente sorrisi
"Sai"dissi tornando a guardare il tatuaggio "la parte che preferisco di questo tatuaggio,oltre il tatuaggio in se per se,è il contrasto tra il nero e i colori che ci sono dentro"e passai il pollice sui colori della lanterna ma la ritrassi subito,prima che potessi poggiarla sul materasso Jarred mi afferrò il polso e si portò alla bocca la mia mano,iniziando a baciare il palmo.
Era un gesto fin troppo banale ma mi fece venire i brividi sulla schiena,iniziò a guardarmi ed io mi morsi il labbro diventando rossa e distolsi lo sguardo,Jarred fece un ringhio e mi salì sopra bloccandomi i polsi sopra la testa
"Cazzo Taylor me lo fai diventare subito duro"mi disse e prima che potessi dire qualcosa mi baciò.
Appena poté lo approfondi con la lingua,era calda e sapeva di menta,poi scese fino ad arrivare al collo ed iniziò a mordicchiarmelo ed io feci un mugolio e alzai i fianchi per andare verso Jarred lui mugolò qualcosa sul mio collo e con una mano mi prese una coscia e se la portò al fianco.
Iniziai ad ansimare sentendolo tra le mie gambe e non riuscì a trattenermi nel stringergli i capelli
"Porca puttana Tay"disse e premette i suoi fianchi suoi miei
"Oddio"ansimai e lui mi baciò.
Iniziò a scendere verso la mia pancia quando suonò il cellulare e lui scese dal letto con un gesto rapido e lo sentì ringhiare.
Guardò il display del telefono e rispose
"Che c'è?"
"No cazzo ti avevo detto l'altro"disse strofinandosi la mono sul viso
"Senti facciamo così visto che sei un incapace del cazzo lascia tutto in camera mia e poi ci penso io"
"Ok" disse e riattaccò,poi gettò il telefono sulla scrivania e sbuffò strofinandosi il mento con una leggera ombra di barba.
Mi alzai dal letto e gli andai incontro piano,non sapendo con certezza che fare
"Ei"gli dissi accarezzandogli la schiena e cercando di fare un sorriso che non trasparisse preoccupazione,non sapevo chi fosse al telefono e cosa si fossero detti ma sembrava importante e mi dispiaceva vederlo così stressato già di prima mattina.
Jarred mi guardò con occhi infuriati poi cercò di calmarsi e provò a fare un mezzo sorriso
"Tutto bene?"gli chiesi prendendolo per mano
"Cosa?...oh si sì tutto bene"rispose tirandomi a se e premendo la mia testa contro il suo petto
"Sicuro?sembravi abbastanza incazzato"gli dissi abbracciandolo a mia volta
"Si non preoccuparti,niente di grave"mi rispose poggiando il mento sulla mia testa ed io annuì.
Dopo pochi minuti il cellulare suonò nuovamente e questa volta riuscì a vedere chi era,Madoc.
Jarred si staccò da me quel poco che bastava per prendere il cellulare sul letto e continuò a tenermi stretta da un fianco
"Cazzo vuoi ancora?"chiese
Perciò prima era lui!?....
"No ti ho detto di lasciarlo lì è basta ora vattene e non rompere i coglioni" e riattaccò.
Continuai a guardarlo ma lui liquidò subito il discorso con un gesto della mano ed io annuì.

il mio errore sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora