Gli ospiti che hanno fatto praticamente irruzione in casa mia è la famiglia di Luke al completo: Liz, Andrew i loro figli Ben e Jack con le rispettive morose.
Appena mi hanno visto Liz si è quasi messa a piangere, anzi, ha pianto sul serio. Mi ha abbracciata e stritolata fino a farmi mancare il fiato. Nemmeno il tempo di mettere piede in casa che mi aveva già fatto trecento domande sulla gravidanza.
Ricordo che quando abbiamo dato la notizia per telefono la reazione era stata la stessa: lacrime e mille domande.
Seduti sul divano sorseggiamo un caffé, mentre io bevo del succo all'arancia. Da quando sono incinta mi vengono delle voglie assurde di succo a qualsiasi gusto, però in particolare o ACE o arancia.
Liz ha ancora gli occhi lucidi mentre mi sorride mostrando i suoi bellissimi denti bianchi, Jack non fa altro che fissare la mia pancia e dall'esperssione che ha penso che si stia chiedendo come faccio a sostenere una palla del genere piccola come sono.
Sembro ancora più piccola con questa pancia.''E così è un maschio.'' è Liz a parlare.
''Esatto sì.'' sorrido e sorseggio dal mio bicchiere.
''Avete già pensato al nome?'' domanda Ben.
''No, non ancora. Luke è stato molto impegnato e io non ho avuto modo di pensarci.''
''Sei stata male vero.'' Il tono che usa non è accusatorio, anzi, è molto comprensivo. Dopo tre figli sono sicura che sappia più che bene come si affronta una gravidanza. ''Pensa che la mia prima gravidanza l'ho passata a letto, la seconda stavo benissimo mentre quella di Luke è stata un inferno. E non ti dico a partorirlo. Due ore per fargli uscire la testa. Quel testone.''
Scoppio a ridere quasi sputando il succo sul tavolino davanti a noi che separa i due divani. Accanto a me ho le morose dei ragazzi mentre davanti ho la famiglia Hemmings quasi al completo.
''Luke?''
''Dovrebbe tornare a momenti. I ragazzi sono andati in Nuova Zelanda per un festival.'' spiego. Quasi vorrei sfogarmi sulla sua serata di ieri sera.
Non voglio essere la ragazza incinta con gli ormoni sballati che pretende che il proprio non possa fare nulla. Lui si può divertire con i suoi amici quanto vuole, sempre nel limite, ma ci sta che si faccia una serata senza pesieri. La cosa che mi ha dato più fastidio è che non l'ho sentito per tutto il tempo che è stato via, mi ha mandato un messaggio e una foto ieri sera, lo chiamo e l'unica volta che riesco a sentire la sua voce... è ubriaco!La porta d'entrata si apre e la sua voce raggiunge il salotto annunciando che è tornato. Gli occhi di Liz si illuminano. Io mi alzo e lo raggiungo all'entrata, incrocio le braccia al petto, alzo un sopracciglio e con il pensiero lo blocco lì.
Mi fissa quasi impaurito. ''Abbiamo ospiti. Parliamo dopo.'' Giro i tacchi e ritorno dagli altri seguito da lui che viene accolto con molto più entusiasmo di me.Mentre la mamma di Luke si mette ai fornelli al posto mio parlano di come è andato il tour ma soprattuto di come ci siamo ritrovati.
Raccontiamo brevemente di come ci siamo incontrati e di come ho deciso di abbandonare tutto per seguire Luke nel suo viaggio.
So di aver fatto un passo molto lungo e con la gravidanza ancora più lungo della mia gamba, ma ripeto: non potevo permettermi di perderlo ancora una volta.
L'ho amato dal primo istante e non ho mai smesso di amarlo.Il pranzo è pronto e veniamo serviti da mamma, quasi nonna Hemmings.
Per la prima volta in quattro mesi di gravidanza mangio con piacere senza nessuna nausea, e soprattutto ho sorpreso tutti compreso Luke che mi sta guardando ad occhi spalancati.
''Che c'è?''
''Fame?'' domanda ridendo.
''Devo mangiare per due, non rompere'' rispondo prendendo un'altra forchettata di spaghetti al pomodoro e olive. Amo questo sugo, ne mangerei un altro piatto... e così faccio. Oggi la fame è davvero tanta e purtroppo il senso di colpa va a farsi una passeggiata. La fame è la fame, alla linea ci penserò dopo. Tanto ora ho già la pancia quindi.
Dopo pranzo mi scende un abbioco pesante, salutiamo tutta la famiglia Hemmings e chiediamo loro di passare ogni volta che ne hanno voglia, tanto per un bel po' saremo a casa.
Mi stendo sul divano accarezzandomi il pancione.''Mangiato?'' ridacchia.
''Taci, vorrei vedere te.'' sorrido.
''Hai dolori?'' si siede accando a me alzadomi la maglietta rivelando la mia pelle rosea.
''Ogni tanto, Samantha mi faceva sempre dei massaggi.''
Lui annuisce accarezzandomi con la mano calda tutta la superfice tonda. Quelle carezze mi rilassano e come un colpo di magia tutto il nervoso che avevo nei suoi confronti è sparito.
(N/A: scusate se interrompo la storia ma..... io sto sentendo profumo di borotalco e vorrei mangiarmi l'aria *__* allo stesso tempo sto soffocando. Devo chiedere a mia mamma che sta combinando. Scusate :D ritorno alla storia ahah *Scimmietta*)
''Riesci a stare sveglia ancora un pochino?'' mi domanda. Sarebbe una domanda banale se solo non avesse quel ghigno sulle labbra.
''Che hai in mente Hemmings?''
''Voglio farti rilassare.''
''E come?'' rido mentre mi prende per mano e mi guida su per le scale verso la nostra camera da letto.
''Hai presente il consiglio del 'Dottorfigostyles'?'' alza gli occhi al cielo quando pronuncia il suo nome e io rido per come l'ha chiamato.
''Luke...'' non ci posso credere che voglia porvarci sul serio.
''Giuro che il bambino non ne risentirà, sai di certo non possiamo fare tutte quelle acrob-''
''Ok ok ok, basta che la finisci qua.'' dico con le guance a fuoco.
''Ancora ti imbarazzi con me? Amore ti ho messo incinta.''
''Guarda non me ne ero accorta.''
Con calma mi fa stendere sul letto, mi sfila la tuta nuova, subito dopo mi toglie la maglietta e rimane ad ammirarmi in tutte le mie forme, e quando dico tutte... intendo tutte.
''Lo sai che sei.... tremendamente bella.'' gli trema la voce e gli occhi gli si fanno lucidi.
Si spoglia pure lui e mi raggiunge sul letto.
I baci sono prondi così come le sue spinte. Mi mancava.
Mi mancavo questi momenti con lui, questa privacy tutta nostra.
I gemiti che lascio sfuggire dalle mie labbra questa volte non vengono bloccati dalle sue labbra sulle mie per non farci sentire, mi lascia fare, mi lascia liberare da tutto il bisogno che sentivo in corpo.Ogni suo movimento è delicato dentro di me, lasciandomi provare brividi lungo tutta la schiena, nel ventre, alla base del collo. Ho brividi ovunque.
Raggiungiamo l'apice insieme.
Luke si siete sulle braccia per non pesarmi troppo e per non schiacciare il pancione. Il suo fiatone viene interrotto da dei piccoli singhiozzi.''Luke?'' gli prendo il viso tra le mie mani e lo guardo negli occhi. Ha gli occhi lucidi ma non tristi. Capisco che sono lacrime di gioia. ''Amore...''
''Ti amo così tanto Bianca.'' deposita le labbra sulle mie in bacio delicato, quasi non lo sento.
''E perché stai... piangendo?''
''Perché mi fai provare talmente tante emozioni che non so gestirle.''
Appoggia le testa sul cuscino accanto al mio orecchio mantenendosi ancora sulle braccia.''Ti amo tanto anche io Luke'' lo rassicuro con delle carezze sulla schiena.
Rimaniamo in silenzio qualche minuto.
''Sposami.'' sussurra.
Il mio cuore inizia a battere all'impazzata, la bocca diventa secca e il sangue inizia a scorrere velocemnte.
''C-Cosa?'' sussurro a mia volta.
Lui si solleva di più tornando a guardarmi.
''Sposami''
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Blue Eyes 2 ~Luke Hemmings
FanfictionBianca Queen è ormai cresciuta e a distanza di anni dall'ultima volta che ha visto il suo primo vero amore, sotto la doccia, mentre si rilassa dopo una giornata intensa nel negozio di musica, si ritrova a ripercorrere i ricordi di quei meravigliosi...