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Non so per quanto,o da quanto le nostre mani si erano unite.
Ma con quel semplice contatto sentii un calore invadermi lo stomaco.
Così ritrassi la mano portandola verso l'altra come se qualcosa mi avesse scottato i polpastrelli.
A quel rapido gesto gli occhi di Dylan cercarono subito i miei.
"C'é qualcosa che non va?" chiese in tono tranquillo
"No,é tutto okay"
"Sicura?"
"Sì,davvero" risposi portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Quando il ragazzo stette per aprire bocca,la voce del conducente l'interruppe dando l'ennesimo annuncio "Siete pregati di recarvi nei vostri scompartimenti perché tra meno di 20 minuti si riprenderà la corsa"
Alzai lo sguardo sorridendo.
"Ah finalmente" dissi sollevata.
"Già.." sospiró il biondino con aria malinconica
"Ehi..che ti prende? Non vuoi tornare dalla tua famiglia?"
"Bhe io..si ecco,solo che..non-"
"Siete pregati di recarvi nei vostri scompartimenti perché tra meno di 15 minuti si riprenderà la corsa"
Dylan fu nuovamente interrotto.
"Dicevi?" dissi cercando il suo sguardo
"Niente,niente" rispise sorridendo.
Il sorriso più finto che io abbia mai visto,giuro..sapevo che qualcosa non andava a genio a quel ragazzo,ma non volevo insistere,così mi limitai ad annuire silenziosamente.

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