150 KM.

14.

Le lacrime mi scesero da sole.
Sapevo di essere stata adottata,ma non me l'aveva mai detto in quel modo.
"Ehi,che succede?" mi chiese Matthew,che fino a quel momento era stato in silenzio.
"Niente niente" mentii io
"Qualcosa sarà pur successo,le persone non piangono senza un motivo"
Esatto,le persone non piangomo senza un motivo,e io non avevo nessun motivo per farlo.
Finalmente mi ero liberata di quell'arpia che fin da piccola chiamavo mamma senza sapere il vero significato di quella parola,dovrei essere felice ora.
Mi asciugai le lacrime "É morto il cane di zia Genny" dissi quell'assurda bugia,per non metterlo al corrente della mia alquanto schifosa vita da orfanella.
"Ohw piccola mi dispiace" disse lui facendomi un sorriso di conforto e,stringendomi a lui, sussurrai un piccolo "Grazie"
"Torniamo a casa?" domandó guardandomi.
"Sì,ho una fame da lupi!" risposi ridacchiando.
Mi prese per mano e c'incamminammo verso casa sua.
Mi arrivó un messaggio quando ci trovammo sulla spaziosa veranda di casa,lo aprii e lessi il suo contenuto.
Papà: "Ehi tesoro,mi dispiace per quello che ha detto la mamma.
Sto provando a convincera di tenerti ancora.
Ma non ne vuole più sapere niente di te,mi dispiace!
Ci stiamo recando al comune per firmare le carte che dichiarano che non sei più sotto la nostra tutela.
Quest'operazione richiede un po' di tempo,dai due ai sei giorni.
Ti faremo sapere al più,presto.
Ti voglio tanto bene
Papà."
Gli occhi mi pizzicarono e le lacrime minacciavano di uscire nuovamente da essi.
Papà..era l'unico che si era comportato da vero papà con me.
Lui mi voleva bene..nonostante la stronza di mia madre che gli impediva di comportarsi da tale.
Se sapevo che mi trattasse così, avrei rifutato di diventare sua "figlia".
Ma,a quanto pare, a lei serviva qualcuno che le facessa da sguattera e qualcuno su cui potesse sfogare la sua rabbia.
Non era un caso se da quando abitavo sotto il suo stesso tetto avevo le braccia colme di lividi e i polsi pieni di tagli.
Ma ero determinata a lasciarmi tutto alle spalle.
Adesso cominciava un nuovo capitolo della mia vita.
Non so dove,non so come.
Ma sta cominciando.