Trascorsi una ventina di miniti tornai in macchina dove c'era ancora Dylan in balia dei suoi pensieri.
Nessuno di noi due osava parlare..l'imbarazzo e la tenzione si fecero sempre più forti tra di noi.
Il ragazzo provó a riaccendere la macchina più e più volte..senza alcun risultato.
"Cosa cazzo ha questa macchina?" urló lui battendo i pugni sul volante.
Guardavo la scena impietrita,sapevo che quello sfogo non era affatto per la sua macchina..era per molto altro.
Decisi di calmarlo "Ehi Ehi..é tutto okay. Torveremo un posto in cui stare per la notte e domani mattina troveremo una soluzione,va bene?" dissi guardandolo dolcemente mentre gli accarezzavo la spalla.
Lui smise di urlare e si voltó verso me..aveva lo sguardo dolorante.
"Va bene" rispose lui con la voce roca e un lieve sorriso.
Scendemmo dalla macchina e ci portammo dietro tutto quello che ci sarebbe potuto servire nella nostra piccola ricerca di un motel.
La sera si stava trasformando in notte e tutto intorno a noi diveniva nero.
Le macchine sfrecciavano sicure sulla strada mentre io e Dylan camminavamo a passo lento nel buoi e nel freddo.
Dopo qualche kilometro Dylan si voltó verso di me e disse "Tutto bene?"
"Sì..abbastanza" risposi facendo uscire dalla mia bocca delle nuvolette causate del freddo.
Lui senza dir nulla si avvicunó a me e mi strinse in un caloroso abbraccio.
"Grazie" sussurrai nel suo orecchio.. "Dylan!" esclamai sciogliendo il nostro abbraccio "Cosa?" chiese lui spalancando gli occhi
"Guada la giù..c'é un motel!" dissi saltellando per la gioia.
"Ah menomale" rispose ridendo mentre correva verso il motel.
Arrivati davanti la diroccata struttura ci entrammo dentro e un po' esitanti chiedemmo ad un anziana signora della reception due stanze singole, ella ci guardó attraveso i suoi occhiali fini e ci porse le chiavi delle nostre stanze.
Fortunatamente si trovavano sullo stesso corridoio.
Arrivati davanti alle nostre porte ci salutammo con un piccolo bacio sulla guancia ed entrammo nei rispettivi alloggi.
Aprii la porta di legno e la stanza mi accolse con piccolo cigolio..chiusi la porta alle mie spalle con un calcio e mi avviai verso il letto.
Quel posto faceva abbastanza schifo.
Le tende erano di un bianco spento,la luce era soffusa,le pareti erano coperte da una carta da parati rosa perlato e attaccato alla finestra vi era un letto singolo con le coperte che odoravano di naftalina e un comodino bucherellato a causa delle termiti.
Non era un granché..ma cosa mi potevo aspettare da un motel che si trovava sul ciglio di una strada trafficata?
Entrai nel piccolo bagno della stanza.
Era ancor peggio della camara da letto..le piastrelle bianche regnavano in quel piccolo bagno fino ad accecarti ed a malavoglia scoprii che non vi era una doccia,quindi mi diedi una veloce rinfrescata al viso e dopo aver indossato un paio di pantaloncini neri e la felpa di Dylan mi intrufolai sotto le coperte e provai a dormire.
Passarono minuti,ore..ma niente i miei occhi non volevano saperne di chiudersi.
Quel posto era così dannatamente inquietante.
Improvvisamente lo stomaco cominció a brontolarmi..e come potevo biasimarlo? Non avevo mangiato tutto il giorno! Così mi ricordai di essermi portata delle merendine al cioccolato,che divorai con gusto.
Dopo aver degustato le mie "prelibatezze" tornai nel letto e finalmente mi addormentai.
Ma il sonno non mi duró per molto..perché poche ore dopo mi risvegliai a causa di un terribile incubo.
Mi accorsi che stavo piangendo..così provai a calmarmi ma non c'era niente da fare.
Continuavo a ripetermi che quello era solo un sogno..ma le cose non miglioravano lo stesso.
Così mi alzai dal letto e uscii dalla stanza.
Andai davanti la porta di Dylan e feci per bussare..ma subito mi fermai: non volevo svegliarlo.
I singhiozzi si fecero più rumorosi mentre mi riavviavo verso la mia stanza..fin quando il rumore scattante di una serratura mi fece voltare.
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150 KM.
RomanceUn amore scoperto kilometro dopo kilometro, stazione dopo stazione che porterà questi due ragazzi a rotrovarsi difronte a molti ostacoli. L'unica cosa che concede loro il privilegio di "andare avanti" é il fatto che dopo tutte le loro peripezie, sia...