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"Non sono niente di speciale" ammisi sciogliendo il nostro abbraccio.
"Si invece..lo sei per me" disse Dylan prendendomi la mano e portandosela sul petto.
Il cuore mi accellerò e gli occhi mi diventarono lucidi.
"Come puoi dire questo.."
"Posso perché lo sento" disse lui stringendomi la mano.
"Quando sono con te sento di non avere bisogno di altro,perché mi basta un tuo sorriso,un tuo sguardo..un tuo bacio" continuó portando una mano sulla mia guancia ormai bollente.
"Non so che dire.." dissi  in lacrime.
"Non piangere ti prego" sorrise lui asciugandomi una lacrima con il pollice.
"Non voglio farti piangere..voglio renderti sempre felice..ti prego non tornare in quel postaccio,vieni via con me,compreremo  una casa ovunque tu voglia..così saremo solo io e te."
"Dylan per quanto possa essere bello,non posso.
Non voglio recarti altro disturbo..quell'orfanotrofio é il mio luogo,e per quanto possa essere orribile..devo tornare li.
Scusa"
non aggiungendo altro scesi dalla macchina e cominciai a camminare a testa bassa lungo la corsia d'emergenza.
Accesi l'ennesima sigaretta e cominciai a fumare mentre i pensieri vagavano nella mia mente senza sosta.

Cosa diamine stava succedendo? Il ragazzo più bello e dolce del pianeta mi aveva appena offerto di scappare via con lui..e io? IO AVEVO DECISO DI ANDARE IN UN FOTTUTO ORFANOTROFIO. 

Per quanto orribile possa sembrare..era meglio per tutti e due. Con una ragazzina come me fra i piedi Dylan  non avrebbe potuto fare quello che voleva..e io dovevo mettere in chiaro i miei sentimenti nei suoi confronti.

dovevo auto-convincermi che quella era la migliore soluzione.

Anche se a dir la verità più ci pensavo e più mi convincevo di fare un'enorme errore.

Dopotutto io lo amavo..ma quest amore quanto sarebbe potuto durare? 

Eravamo solo degli adolescenti in balia di una tempesta ormonale..dovevo tornare con i piedi per terra.


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