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Dylan suonó il campanello mentre mi guardava e cercava di rassicurarmi.
"Tranquilla,andrà tutto bene"
"Okay" risposi con la voce tremante.
La porta si aprì facendomi sobbalzare,davanti a noi si paró una donna sulla cinquantina con due enormi occhi blu e morbidi capelli biondi che le ricadevano dolcemente sulle spalle.
Indossava un maglioncino color panna e una gonna nera che le arrivava fino al ginocchi,alla semplice gonna aveva abbinato in paio di tacchi neri a punta.
Le si illuminarono gli occhi alla vista di suo figlio che subito dopo abbracció calorosamente.
"Ohw Dylan" disse mentre lo stringeva a se.
Quando sciolsero l'abbraccio i due abissi blu si spostarono su di me.
"Salve signora" dissi io in tono amichevole,le poche volte che l'avevo vista mi trattava sempre come una figlia.
"Aria!" esclamó gioiosamente mentre mi abbracciava.
"Cosa ci fai qui?" domandó curiosa.
"Emh.." sussurrai in imbarazzo.
"Io ed Aria dobbiamo parlarvi,a tutti" rispose Dylan al posto mio.
"Va bene ragazzi accomodatevi" disse Silvia,la madre.
Entrammo in casa e ci sedemmo sul divano,in quel preciso istante sentii dei passi provenire dalle scale..una manciata di secondi dopo vidi Matthew comparire sulla scalinata.
"Aria?" chiese subito.
"Perché sei qui?" domandó mentre si affrettava a scendere gli ultimi scalini.
"Dobbiamo parlarvi,siediti" rispose tranquillo Dylan.

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