Passammo il resto del viaggio in silenzio,tra occhiatine furtive e sorrisi nervosi.
Fin quando il treno si fermó,era arrivato alla stazione di Orlando.
Speravo che quel momento non arrivasse mai.
Non volevo dirgli addio,non adesso.
A malincuore presi lo zaino e mi alzai stiracchiandomi le gambe intorpidite dal lungo viaggio.
"Bhe..eccoci qui" dissi con la voce tremante mentre saltavo giù dal treno e aspettavo che Dylan facesse lo stesso.
"E si..eccoci qui" mi fece eco il ragazzo mentre s'infilava una mano in tasca e con l'altra reggeva fortemente il suo borsone e la sua tanto amata chitarra.
Annuii in silenzio portando lo sguardo verso il basso.
"Bene..ora,bhe si dovremmo salutarci"
"Si.." disse nervosamente.
"Senti..si puó sapere che diamine ti é preso prima?" chiesi quasi infastidita.
"Prima?" domandó lui facendo finta di non capire.
"Si! Prima,tutt'ad un tratto sei diventati così pensieroso"
Lui teneva lo sguardo fisso su di me mentre io chiedevo delle spiegazioni agitando confusa le mani in aria.
Posó il suo borsone a terra e appoggió la chitarra su di esso e cominció ad avvicinarsi a me lentamente,sembrava come se non prestasse più attenzione alle mie parole.
Quando fù arrivato a pochi centimetri da me,smisi di parlare e lo guardai in faccia.
"Bhe?" chiesi sfacciatamente alzando lievemente il sopracciglio destro.
Lui posó la mano morbida e calda sulla mia guancia e con il pollice cominció ad accarezzarmi le labbra in modo affettuoso.
Aveva un sorriso sincero sta volta.
I nostri sguardi erano come collegati da un filo invisibile,ma indistruttibile.
Ingoiai il groppo in gola con molta fatica e cominciai a mordermi l'interno della guancia in modo nervoso.
"Lo vuoi davvero sapere?" disse con voce calda.
"Si"
"Speravo che quel viaggio non finisse mai. Stare con te mi ha fatto solo che bene.
E non volevo finisse tutto.
Fin dal primo istante ho pensato che in te ci fosse qualcosa di davvero speciale e,alla fine,questo mio pensiero si é rivelato vero.." i suoi occhi si facere lucidi e il respiro gli diventó irregolare.
Il petto di Dylan si alzava e si abbassava rapidamente.
Sentii il suo cuore accellerare,e lo stesso fece il mio.
Una tempesta di emozioni mi invase dalla testa ai piedi.
Le ginocchia cominciarono a cedermi e la mia mente non era più lucida,non sapevo cosa dire per rompere quell'imbarazzante silenzio.
Ero davvero molto nervosa.
Cosa avrei fatto adesso?
Lo avrei lasciato andare così?
Perché mi stava dicendo quelle cose così dolcì?
Perch-...
I miei pensieri furono interrotti quando sentii le sue morbide e carnose labbra posarsi sulle mie.
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150 KM.
RomanceUn amore scoperto kilometro dopo kilometro, stazione dopo stazione che porterà questi due ragazzi a rotrovarsi difronte a molti ostacoli. L'unica cosa che concede loro il privilegio di "andare avanti" é il fatto che dopo tutte le loro peripezie, sia...