I miei pensieri furono interrotti dall'altoparlante che annunciava l'arrivo del treno per Orlando.
Mi alzai di scatto e mi affacciai per vedere se il treno era arrivato.
Cinque minuti dopo l'imponente vettura blu mi sfrecció davanti gli occhi,così aspettai che si fermasse e poi timbrai il biglietto prima di salire a bordo.
Cercai tra la folla un posto per me.
E lo trovai difronte a un ragazzo che aveva gli occhi incollati al suo cellulare.
"Emh,scusa..é occupato?" chiesi indicando il posto libero.
Lui alzó lo sguardo accigliato e scosse la testa.
"Okay" sussurrai e mi sedetti difronte allo strano ragazzo.
Posai il mio zaino ai piedi del sedile e poggiai il gomito sul finestrino che dava come paesaggio l'ormai deserta stazione.
Non molto tempo dopo il treno partì.
Decisi di ascoltare un po' di musica,ma mentre mi chinai per prendere le cuffiette dallo zaino, il ragazzo difronte a me ruppe il silenzio chidendomi "Anche tu per Orlando eh?"
Alzai lo sguardo un po' imbarazzata.
Per me era molto difficile parlare con le persone che non conoscevo.
Non é che ero asociale,mi spaventava il loro giudizio.
Temevo di non andare bene a nessuno.
"Si" dissi accennando un sorriso un po' sforzato.
"Come mai?"
Coma mai non ti fai i cazzi tuoi?
Avrei davvero voluto rispondergli così,ma non lo feci per una questione d'educazione.
"Vado a trovare un mio amico"
sorrisi alla parola amico.
Perché Matthew non era affatto un mio amico.
Era un qualcosa di più.
"Tu invece?" azzardai sedendomi più comedamente sulla poltroncina.
"Torno dalla mia famiglia,sai sono stato via per ben 7 mesi a causa del lavoro"
"Capisco" dissi annuendo.
Mi sorrise apertamente e guardó verso il finestrino.
La città scorreva veloce sotto i miei occhi verdi.
"Belle scarpe"
"Mh?" chiesi riportando lo sguardo sul ragazzo.
"Ho detto che hai delle belle scarpe" disse indicandole.
"Ah..grazie" sorrosi imbarazzata.
Avevo delle semplicissime superga nere,non capivo cosa ci fosse di così tanto "speciale".
Scrutai attentamente il ragazzo.
Non sapevo neanche il suo nome,così azzardai e dissi con la voce un po' tremante,ma decisa "Aria" tesi la mano verso il ragazzo "Dylan" sorrise stringendomi la mano con dolcezza.
Le mie guance presero un colore acceso.
"Mi piace" dissi sfoderando il mio sorriso migliore.
"Anche il tuo mi piace molto" rispose ricambiando il sorriso.
Il treno correva veloce verso la sua meta,ad ogni stazione sentivo Matthew sempre più vicino.
Ad un tratto la corsa fu interrotta bruscamente facendomi cadere a terra.
Una voce metallica risuonó in tutti i vagoni "A causa di un mal funzionamento del treno ci siamo dovuti fermare.
Riprenderemo il viaggio tra meno di 4 ore.
Ci scusiamo per il disagio."
Il messaggio si chiuse con in fischio stridulo del microfono.
Mi alzai e subito pensai all'orrenda figuraccia appena fatta.
Dylan mi tese la mano e,con voce preoccupata,mi chiese "Tutto bene?"
"Credo di si" risposi afferrando la sua mano e sistemandomi di nuovo difronte al biondino.
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150 KM.
RomanceUn amore scoperto kilometro dopo kilometro, stazione dopo stazione che porterà questi due ragazzi a rotrovarsi difronte a molti ostacoli. L'unica cosa che concede loro il privilegio di "andare avanti" é il fatto che dopo tutte le loro peripezie, sia...