150 KM.

19.

Il viaggio riprese con il solito imbarazzo.
I minuti sembravano essersi trasformati in anni,sembrava che fossimo in quella macchina da secoli.
Ormai quei finestrini tappati stavano pian piano diventando soffocanti,così decisi di aprirli..anche se faceva abbastanza freddo.
Dylan era concentrato sulla strada.
La sua mascella serrata metteva in risalto i suoi bellissimi lineamenti e i suoi occhi brillavano ogni volta che il sole li sfiorava.
Sembrava una divinità in tutta la sua semplice eleganza.
Non vedevo l'ora di scendere da quell'auto.
"Obligo o verità?" chiese lui rompendo il ghiaccio mentre mi guardava con un sorrisetto divertito.
Non faceva mica sul serio?
Me l'aveva chiesto davvero?
Stiamo scherzando vero?
Pensai mentre portavo lo sguardo su quello splendore di ragazzo.
"Mmmh,verità!" risposi stando al suo gioco.
"Provi qualcosa per me?" domandó.
"Ma che razza di domande fai?" risposi indignata.
"Hai deciso di giocare giusto? Allora adesso giochi" disse lui ridendo per la mia reazione.
"Ti odio" sbuffai
"Lo sappiamo tutti e due che non é vero che mi odi"
"Si okay! Provo qualcosa per te! Soddisfatto?"
"Sì,molto" disse mordendosi un labbro mentre continuava a guardarmi.
"Invece di guardare me,guarda la strada" lo rimproverai in modo scherzoso.
"Tu sei molto più interessante di una banale strada"
"Si certo certo..ma se poi becchi qualcosa e facciamo un incidente...sono ancora più interessante delle tua stessa vita?"
"Sì" rispose dando un occhiata alla strada.
"Ohw.." sussurrai sentendo le guance avvamparmi.
"Piccolo pomodoro" affermó damdomi un pizzicotto sulle guance,ormai bollenti.
"Smettila" risposi mettendo il fino broncio che provocó una sonora risata di Dylan.
Era come una musica quel suono,era la mia musica prefetita quella.
"Adesso tocca a te" risposi con aria di sfida.
"Scelgo anche io verità"
Ci pensai sù qualche secondo prima di domandare "Cos'é significato per te quel bacio?"
Lui mi guardó dritta negli occhi e disse "Tutto".