13.

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Per ore gironzolammo nel piccolo parco a pochi isolati da casa di Matthew.
Parlammo del più e del meno,di cosa fosse accaduto in quei due mesi che non c'eravamo visti,della scuola e di tutto il resto.
Peró,più parlavamo,più mi sembrava di parlare con il mio migliore amico anzi che con il mio ragazzo.
"Odio la mia professoressa di matemeatica" ammise lui
"Non sa neanche lei cosa deve spiegarci!" rise ancora più forte cominciando ad imitarla.
Risi di gusto quando fece una vocetta stridula che doveva assomigliare a quella della sua odiosa professoressa di matematica.
Improvvisamente il telefono mi squilló,era mia madre.
"Mamma" dissi interrompendo Matthew
"Ma come ti é saltato in mente?"
Non risposi.
"Andartene lasciando solo un fottuto biglietto?" continuó lei sempre più arrabiata.
"É ora che la smetti con queste tue assurde fughe! Non é a prima volta che fai una cosa del genere,io e tuo padre siamo stufi di questa storia. Se proprio non vuoi stare con noi,allora vattene!" urlò lei furiosa.
"Mi dispiace.." dissi con un fil di voce.
"Ti dispiace? TI DISPIACE? te ne vai senza preavviso e tutto quello che sai dire é un fottuto MI DISPIACE? Sai che ti dico? Puoi anche andartene..ormai hai 16 anni e fortunatamente ti abbiamo solo adottata." Riagganció la chiamata senza aggiungere altro.
Un dolore mi laceró dall'interno,gli occhi erano ormai stracolmi di lacrime.
Sentivo lo sguardo di Matthew su di me.
"Vaffanculo!" urlai lanciando il telefono nella borsa.
Mia madre era solita a trattarmi da schifo...ma mai fino a questo punto.
Che ne sarebbe stato di me adesso? Dovrei sarei andata ora?


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