7.

56 7 0
                                    

Tornai a sedermi al mio posto.
Il sole era ormai sorto e brillava silenzioso nel cielo limpido.
Mi accasciai stanca sulla poltroncina del treno,senza degnare di uno sguardo Dylan,che non osava più parlare.
Il suo drastico cambiamento d'umore mi fece salire l'ansia a fior di pelle.
Tortutavo costantemente le maniche del mio giacchetto mentre avevo lo sguardo fisso sul paesaggio immobile.
Sentivo Dylan sempre più agitato.
"Ehi" dissi portando una mano sul suo ginocchio e i miei occhi fissi ai suoi.
"C'é qualcosa che non va?" chiesi con la voce più dolce che riuscissi a trovare.
Lui portó il suo sguardo prima sulla mia mano e successivamente su di me.
"No,va tutto bene" sforzó l'ennesimo sorriso falso.
Feci finta di crederci,ma in cuor mio..sapevo che qualcosa era successa.
Il treno riprese il suo viaggio.
Tra meno di 50 minuti sarei arrivata alla stazione di Orlando.
I raggi del sole filtravano attraverso le finestre del treno,e di tanto in tanto sfioravano la pelle candida del ragazzo di fronte a me,rendendolo ancora più affascinante.
Da quel momento in poi i nostri sguardi erano fissi sul bellissimo paesaggio collinare,ma delle volte,lo sorpresi a guardarmi..e quando succedeva,le mie guance prendevano un colore rosso acceso..
Adoravo quella strana sensazione.

150 KM.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora