Capitolo 38

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"So che ti stavi già sentendo con Josh da un bel po'. L'ho scoperto ormai. Inutile negarlo"
Continuo alzando il tono di voce.

"Eleanor..." Abbassa lo sguardo.
"Lo ammetti allora?"
"No,cioè si. Josh si sentiva solo, non lo calcolavi minimamente. Litigavate sempre e questa storia lo frustrava tantissimo. Ma non voleva lasciarti perché sei anche la sua migliore amica. Così quando tu andavi dalla bambina a fare la babysitter qualche volta ci vedevamo...."

"Ah quindi ora sarebbe anche colpa mia. Ma bene. Complimenti." La fulmino con gli occhi e inizio a lacrimare.

"Quello che ti ho raccontato prima però è vero. Io e Josh passavamo solo del tempo insieme,non abbiamo mai fatto niente,te lo assicuro. Lui stava con te e io mi stavo sentendo con Luke. Così mi ha fatto andare alla festa per vederlo e beh...il resto lo sai"

"MEGAN MI FAI SCHIFO. stai lontano da me tu e il tuo scopamico chiaro?" Urlo.

"EH BEH? CHE STA SUCCEDENDO QUI. DENTRO,IN PRESIDENZA,NON VOGLIO SENTIR VOLARE UNA MOSCA" sbraita il nostro preside dopo aver aperto la porta del suo ufficio sentendo le urla.

Raccontiamo tutta la storia,ognuno la sua versione e,dopo varie litigate,decide di sospendere per due giorni i ragazzi. A me e Megan consiglia di sederci a un bar per parlare e non rovinare la nostra amicizia.

Ma è serio? Davvero pensa che dopo quello che mi ha fatto la perdono?

Tutti Torniamo in classe senza parlarci quando,ovviamente,più puntuale di un orologio svizzero,arriva la mia amata madre con la madre di Josh.

Io e lui Scendiamo nell'atrio.
"Ragazzi,ma insomma,siete una coppia fantastica. Perché buttare all'aria tanti anni di amicizia? Siete bellissimi insieme. Vi completate a vicenda. Non dovete litigare. Dai ora fate pace" subito interviene mia madre.

"Mamma ti prego non ti immischiare,non abbiamo bisogno di terapia di coppia" sbotto io.

A questo punto interviene Josh. "Signora,io ho chiesto Scusa. Ho fatto il possibile ma sua figlia non ne vuole sapere niente. Non so più che fare" fa la faccia da cucciolo bastonato.

"Oh ma che bravo mio figlio. Come suo padre. Un gentiluomo" questa ovviamente è la madre di Josh.

"Ma che stai dicendo? Sei diventato pazzo? Sei un bugiardo Josh,mi fai schifo" detto questo me ne torno in classe nella speranza di non vedere mai più il suo viso da bimbo ferito.

"Ti perdonerà,tranquillo" sento dire da mia madre mentre salgo le scale per tornare in classe.

Appena suona la campanella dell'ultima ora scappo via senza salutare nessuno. Con i miei unici veri amici ho litigato,Luke è in un'altra classe,le barbie lo stesso e Gabriella oggi non l'ho proprio vista. Metto le cuffiette facendo partire la canzone di Justin Bieber "Love Yourself" che sta diventando una droga per me in questo periodo.

"Pranzo sulla vetta? Me lo avevi promesso" vedo Luke avvicinarsi a me e mi tolgo una cuffietta per sentirlo.
"Non me la sento,scusa. Vado a casa da Carly" rispondo mentre sto per rimettermi la cuffietta quando lui mi blocca.
"La andiamo a prendere insieme all'uscita di scuola alle quattro,dai. Ti prego" sembra quasi supplicarmi.

Decido di accontentarlo anche se non ho per niente voglia di stare in compagnia,non dopo aver litigato con le persone più importanti della mia vita.

Arriviamo davanti al grattacielo dove Luke era solito rintanarsi 'per pensare' come mi aveva detto. "Dovremmo andare a comprare almeno una pizza,non penso che lo stucco e le mattonelle abbiano un buon sapore" cerco di fare la simpatica ma proprio non riesco ad essere allegra.

"Piccola smetti di essere triste e fidati di me. Ho già portato tutto sopra" questo ragazzo è pieno di sorprese.

Dopo essere saliti sul terrazzo,il vento inizia a scompigliarmi i capelli,fa un freddo ma non avrei mai chiesto di tornare a casa,la vista è mozzafiato e qui sopra,a tanti metri di altezza,mi sento anche io nel mio piccolo mondo.

"Ecco qui tutto" ero troppo intenta ad osservare il paesaggio da non essermi accorta della finta tavola apparecchiata da Luke su degli scatoloni e delle coperte poggiate per terra.

"Era tutto nello sgabuzzino" aggiunge vedendomi sorpresa "mettiti questa coperta addosso se hai freddo"

Lo ringrazio e iniziamo a mangiare: due panini,insalata,Coca-Cola e un panettone al cioccolato.

i primi 20 minuti passano in silenzio,troppo intenti a mangiare. Dopo si congedò per qualche minuto tornando con una chitarra.

"Che hai in mente?" Chiedo dubbiosa.
"Io...beh...suono la chitarra...quando sono triste vengo qui su e scrivo qualche pezzo. Mi rilassa. Sei l'unica che conosce questo lato sensibili di me" abbassa lo sguardo.

"Perché Hai paura di mostrarti per quello che sei realmente?" Gli chiedo avvicinandomi a lui.

"Perché sono sempre stato il cattivo della situazione,ho semplicemente scelto la strada più semplice,essere temuto dagli altri avendo le ragazze ai miei piedi. Non è stata una scelta saggia lo so. Faccio solo cazzate" tira su con il naso e subito capisco che sta per piangere.

"Suona qualcosa per me" lo incoraggio.
"Mh..Okkei" inizia a suonare e a cantare 'Nothing bLike us' di Justin bieber.

"There's nothing like us,
there's nothing like you and me
Together through the storm.
There's nothing like us, there's nothing like you and me
Together."

E mentre la cantava mi guardava così intensamente da crearmi un vuoto nello stomaco,un bruciore negli occhi e dei brividi sulla pelle. Era come se quella canzone l'avesse scritta lui per me,talmente la bravura e la passione con cui la cantava.

Finita la canzone lo applaudo urlando come se fossi una sua fan. "Sei stato bravissimo,davvero"

"Speravo ti piacesse" mi accarezza la guancia.
Mi avvicina a lui abbracciandomi e facendomi sentire piccola piccola nelle sue braccia.

"Grazie per avermi dato un'altra possibilità,piccola" mi da un bacio sulla fronte.

"La fiducia va meritata,e tu mi hai dato la possibilità di crederti e di fidarmi di te"
mi guarda
Lo guardo
Mi guarda
Lo guardo
Si avvicina
E ora?
Si avvicina ancora
Chiudo gli occhi
.
.
.
.
Mi bacia sulla guancia.

"Non è ancora il momento piccola,devo farti innamorare bene di me,non sei ancora pronta" fa un ghigno e si libera dall'abbraccio alzandosi.

"Ma...io...cos" mi ha lasciato senza parole
"Andiamo a prendere Carly che è tardi" mi sprona ad alzarmi da terra.

"Bastardo.E sappi che non mi piaci.Non sei il centro del mondo" cerco di nascondere il mio viso rosso pomodoro per l'imbarazzo.

"Pff,ma se avevi anche chiuso gli occhi." Continua ad avere quel ghigno sulle labbra.

"Avevo...un moscerino negli occhi" provo a giustificarmi.

Così si avvicina di nuovo a me prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a lui accarezzandomi dolcemente il viso.

"Anche ora hai un moscerino negli occhi?....Ammettilo a te stessa e basta piccola.Anche tu mi piaci tranquilla"

•Angolo Autrice•
Ciao gente. Scusate per l'enorme ritardo. Sono stata presa da compiti e interrogazioni. Mi scuso davvero davvero tanto. Spero comunque che il capitolo vi piaccia.
Un besos

I ragazzi del vialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora