Capitolo 10

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Era arrivato il primo giorno di "lavoro". Era finalmente martedì. Così dopo scuola,mangiai,mi riposai un po, studiai e poi mi feci accompagnare da mio padre dall'amico di zia: il signor Morris.
Lui abita a dieci minuti di macchina da casa mia,in una zona ricca dove ci sono ville costose con giardino e roba varia.

Scendo di macchina e busso alla porta. Mi apre la cameriera (come immaginavo).
"Piacere,Eleanor"
"Samantha" mi stringe la mano.
"Sorridi sempre e fai complimenti su come si è vestita la signora Morris. Ieri si è comprata un vestito nuovo e ora vuole sapere se sta bene. Ovviamente anche se sta male devi dire che l'abito le sta una meraviglia. Così ti prenderà in simpatia"
Mi sussurra la cameriera.

Il rumore di tacchi interrompe la nostra conversazione e ci voltiamo per vedere sulle scale la signora Morris. "Salve" accenno un sorriso.
"Ciao cara. Come ti sembra questo abito? È nuovo. Stasera ho una cena di lavoro con mio marito"

"Sta benissimo signora Morris. Questo colore le dona davvero molto" le dico con un grande sorriso.

"Concordo con la ragazzina" prosegue Samantha.

"Grazie. Siete molto gentili. Ah Eleanor, c'è un pezzo di torta del compleanno di mio marito. Puoi fare uno spuntino con i miei figli più tardi"

"Grazie molte" sorrido.
Samantha mi porta nella stanza della piccola Carly. È una bimba molto allegra e solare. Appena mi ha visto,mi ha subito invitato a giocare con lei e questo mi ha fatto molto piacere perché mi ha fatto capire che le sto simpatica. Abbiamo giocato con le barbie e poi abbiamo fatto una merendina.

"Tuo fratello quando arriva? Tua mamma ha detto che dobbiamo fare merenda con lui" chiedo mentre andiamo in cucina.

"Non lo so. Non sta mai a casa. Non ci ha voluto nemmeno dire dove si è affittato la casetta." Si rattristisce Carly.

"Ah quindi è grande"
"Sisi"

Ci sediamo a tavola quando sentiamo aprire la porta con le chiavi.
"Sono a casa" urla la persona.

Prendo una forchettina e imbocco Carly facendo l'aereoplanino con il cibo per farla divertire.
I bambini si divertono sempre quando si fa questo giochino con il cibo e poi è anche un buon metodo per farli mangiare.
"sei la tata migliore del mondo" dice lei abbracciandomi forte.

Non pensavo si fosse già affezionata a me. In fondo ci conosciamo da poco tempo.
"Ciao" tossisce qualcuno dietro di noi.
"Ciao,piacere Elea-"
"Che cazzo ci fai qui" risponde lui
"Luke non dire brutte parole che lo dico alla mamma" lo riprende Carly.

Non posso ancora crederci. Lui è il fratello di Carly. Lui è il figlio dell'amica di zia. Non può essere. Mi perseguita.

"Che ci fai qui?" Mi chiede lui rimanendo immobile davanti alla porta della cucina.
"Faccio compagnia a tua sorella. Mi assunto tuo padre" rispondo schiarendomi la voce continuando ad imboccare Carly.
"Immaginavo" dice quasi disgustato.
"Se mi schifi così tanto basta dirlo. Non ho scelto io di venire a casa tua okkei? Non sapevo nemmeno che tu abitassi qui. Quindi evita di fare queste facce schifate e smetti di guardarmi dall'alto al basso chiaro?"
Rispondo alzandomi in piedi andando verso di Luke.

"Non litigate per favore" ci supplica Carly.
"Io non ti guardo dall'alto al basso. Odio il fatto che sei tu che fai da baby sitter a mia sorella,odio averti tra i piedi,odio il fatto che in qualsiasi luogo io vada tu ci sei,odio avere amici in comune con te,odio frequentare la tua stessa scuola e odio il fatto che ora sarò costretto a vederti anche nel mio tempo libero"
Urla lui.

Rimango per qualche secondo in silenzio. Gli occhi si fanno sempre più gonfi di lacrime. Non pensavo mi odiasse così tanto. E non so nemmeno il motivo. Che gli ho fatto?

"Scusate" dico singhiozzando uscendo di corsa dalla cucina e andando in bagno.

Non voglio più lavorare qui,non dopo quanto è appena successo. Non posso incontrarlo ogni volta che vengo e stare nella sua stessa casa se lui non mi vuole.

Chiamo Josh.
"Hey" dico singhiozzando.
"Che succede Ellie?" Nel sentire la sua voce mi inizio a calmare.
"Vienimi a prendere ti prego"
"Dove sei?" Sento un rumore di sottofondo.
Gli dò la via e lui mi risponde che viene il più presto che può.

Mi sciacquo il viso ed esco dal bagno. C'è silenzio in questa enorme casa. Chiudo lentamente la porta del bagno e passo per il corridoio per poi andare nella cameretta di Carly.

"Tesoro non mi sento tanto bene. Vado a casa. Ci vediamo" le dò un bacino sulla fronte e vado verso la cucina per informare Samantha.
"Torno a casa. Non sto tanto bene. Dillo tu ai signori Morris,ciao"

"Ci vediamo venerdì" mi saluta.
No non ci vedremo. Perché non tornerò in questa casa.

Vado verso la porta di casa passando per la sala da pranzo. Li vedo Luke steso sul divano mentre guarda una partita di football.
Non lo saluterò. Non dopo le cose che mi ha detto. Attraverso la sala e me ne vado uscendo di casa.

Josh è arrivato per fortuna. Entro nella sua macchina facendomi avvolgere dal calore dell'aria calda.
"Che è successo Ellie?" Mi accarezza il viso.
"Niente. Non ti preoccupare"
"Come fai a conoscere Luke? Che ti ha fatto?" Mi chiede.
"Non lo conosco. È solo un ragazzo viziato. Stavo facendo la baby sitter alla sorella. Non ti preoccupare comunque. Grazie che mi sei venuto a prendere" gli do un bacio sulla guancia.

"Sai che per te farei di tutto" sorrise.
Annuisco e lui parte.
"Vuoi mangiare qualcosa?" Mi chiede
"No tranquillo vado a casa mia"
Lui annuisce.
"Che stavi facendo prima di venirmi a prendere?" Chiedo curiosa
"Stavo con Melissa. Stavo a casa sua" arrossisce.
"Scusami se ti ho disturbato" dico abbassando lo sguardo.
"Sai che se ti succedesse qualcosa verrei fino in capo al mondo"
Sorrido e mi sembra quasi di essere veramente felice. Grazie a lui mi sta passando la tristezza.

Mi arriva un messaggio sconosciuto. Ancora. Sblocco il telefono e lo leggo.

Da sconosciuto:
Grazie per avermi rovinato la giornata. Ti odio.

"Chi è?" Mi chiede Josh vedendo la mia faccia diventare arrabbiata.
"Una mia amica. Non ti preoccupare"
Ah si certo amica proprio. Melissa è l'opposto dell'amicizia per me. È l'odio in persona.

Arriviamo sotto casa mia e scendo dalla macchina.
"A domani"
"Ciao Ellie"

Entro in casa e ovviamente non c'è ancora nessuno. Eppure sono le 8 di sera.
Prendo il telefono per chiamare i miei.
"Tesoro stiamo a cena con zio e zia. Torniamo tra un paio d'ore"

Grazie per avermi avvisato.

"Va bene" chiudo la chiamata e vado in cucina per preparami un panino.
Lo mangio mentre guardo il primo film di Hunger Games. Amo questo film,non vedo l'ora di andare al cinema a vedere l'ultimo film.

Appena sento il rumore delle chiavi,spengo la luce e il computer e chiudo gli occhi sperando di addormentarmi il prima possibile per non sentirmi le urla dei miei che mi sgridano poiché la sera non devo fare tardi senò la mattina non mi sveglio mai in tempo.

I ragazzi del vialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora