Capitolo 27

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"Cosa centra Valerie?" Chiedo sorpresa.

"Non sono cose che ti riguardano" risponde brusca mia madre.

"È il mio ragazzo! Voglio sapere cosa sta succedendo" urlo.

"Josh non sa niente. E finché non sa niente lui,non posso dire niente a te"

"Vi prego. Non dirò niente" li supplico con un filo di voce.

"Valerie da circa un anno sta combattendo contro un tumore. Noi la accompagnamo periodicamente all'ospedale"

Ecco perché spesso mio padre stava con lei.

"È quasi guarita grazie alla chemioterapia,ma secondo me e secondo tua madre,Valerie dovrebbe informare Josh di questa malattia. Ha il dritto di saperlo"

"Lo penso anche io" rispondo ma dopo questa scoperta sono rimasta molto male perché Valerie è sempre allegra e sorridente e sapere che è stata e sta male mi fa stare ancora peggio.

"Eleanor ci fidiamo di te. Tieni la bocca chiusa"

"Certo"
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Bussano alla porta e io rapidamente indosso un maglione e mi lego i capelli. Mi ero completamente dimenticata che oggi mi sarei dovuta vedere con Luke.

"Din don din don"
"Un attimoooo" urlo ma so che non mi sentono e così mi precipito verso la porta.

"Ho portato qualcosa per diminuire la tensione" dice lui entrando in casa e andando diretto verso camera mia.

"Oh ciao Eleanor. Tutto bene? Posso? Ho portato qualcosa dove posso appoggiarla?" Cerco di imitare la sua voce per fargli capire che è stato scostumato a precipitarsi in camera mia senza nemmeno salutare.

"Okkei hai ragione. Aspetta" ritorna verso la porta e la chiude. Io resto con uno sguardo interrogativo. Cosa sta facendo?

"Din don" apro la porta.
"Ciao Eleanor. Posso? Ho portato qualcosa da mangiare. Dove posso appoggiarla?" Ride lui.

"Quanto sei cretino Luke" Sbotto ma poi faccio un piccolo sorriso.

"Ecco ora si" afferma lui.
"Cosa?"
"Sei più bella quando sorridi, e mi dispiace di essere stato io la causa per cui hai perso questo bel sorriso. Davvero" si avvicina a me accarezzandomi la guancia.

Improvvisamente un turbine di meteoriti,farfalle,rane,rospi e calabroni si scatena nel mio stomaco e io sono costretta ad allontanarmi dalla sua presa.

Entriamo in camera mia e lui si siede sulla sedia e io sul letto e iniziamo a scrivere i discorsi.

"Okkei ora pausa. Ho fame" afferma Luke buttandosi sul letto.

"Anche io. Che hai portato?"
"Muffin al cioccolato fatti per te da Samantha" spiega lui aprendo lo scatole dei dolcini.

"Oh amo quella donna" affermo prendendo un muffin.
"Eh si"

Guardo l'ora e vedo che sono le 18.30.
"Oh merda. La cena a casa tua!" mi alzo dal letto e inizio a cacciare scarpe,vestiti,trucchi e piastra dall'armadio sotto lo sguardo sorpreso di Luke.

"Potresti uscire per favore? Mi devo vestire" lui sbuffa ed esce dalla camera.

Indosso velocemente un vestito a mezze maniche rosso stretto in vita da una fascia nera e dei tacchi neri.
Apro la porta per farlo entrare ma non c'è.

"Luke dove st- ah ciao. Ehm...sono quasi pronta... Luke vieni"

Lui si alza dal divano e mi segue.

"Perché ti metti a parlare con i miei genitori?" Lo rimprovero mentre mi metto l'eye liner.

"Stavo conoscendo i miei suoceri. Non posso?" Mi fa l'occhiolino.

"I tuoi cosa? Fatti meno canne Luke" faccio una risata finta.

"Perché? Magari prima o poi sarà così" mi prende per la vita girandomi verso di lui e facendo toccare le nostre fronti.
Un nuovo tsunami si scatena nel mio corpo e le gambe iniziano a tremare. Fa troppo caldo in questa stanza.

"Non accadrà mai stanne certo" rispondo cercando di riprendermi dal rincoglionimento totale.
Poi gli coloro il naso di nero con l'eye liner.
"Aw che cucciolo carino che sei" affermo ridendo.

"Sei una bastarda" ride tenendomi con una mano mentre con l'altra prende il rossetto rosso dal letto e mi sporca il viso.

"E tu uno stronzo" rido mentre cerco di colorargli le ciglia con il mascara.

"E io ti odio" dice lui legando le nostre mani insieme dandomi poi un leggero bacino sul naso.

"E anche io" sospiro sorridendo per poi chiudere gli occhi sotto al suo tocco.

"Visto? Presto saranno miei suoceri" mi fa l'occhiolino staccandosi dal mio corpo ridendo.

Stronzo. Lo ha fatto apposta.

"Vieni qui che ti pulisco" dice lui prendendo una salvietta dalla trousse e avvicinandosi a me.

Io gliela tolgo dalle mani. "Faccio da sola" andando poi diretta in bagno sbattendo la porta.

Quanto lo odio.

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•Spazio autrice•
Haloaaaa
Sono molto curiosa di sapere i nomi di tutti voi lettori che mi seguite in questa storia.
~Grazie a chi mi risponde,baci a tutti e al prossimo
aggiornamento

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