CAPITOLO 15

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*le persone cambiano,proprio come le stagioni*
CIT.

BENJI

La testa mi faceva male,mi sentivo stanco,confuso. Provai ad alzarmi dal letto ma il mio equilibrio era instabile,così mi rimisi seduto.
Guardai Sophia che dormiva dolcemente,coperta solo dal lenzuolo bianco,era così bella,così innocente.
La mia mente mi riportó alla sera precedente,alla discoteca,ai bicchierini alcolici,alla musica a tutto volume,al fumo,al sesso tra noi due.
Non potevo credere che tutto ciò era accaduto veramente.Mi stesi affianco a lei,abbracciandola delicatamente. Chiusi gli occhi cullato dal suono del suo respiro,quando sentii vibrare il telefono.
"i miei complimenti Benjamin".
Spalancai gli occhi a quel messaggio,ancora?
"I miei complimenti per cosa?"le scrissi.
"Per esser venuto al Frozen con una ragazza ed essertela baciata"
Il mio cuore perse un battito,c'era anche lei ieri sera? Ma...io non l'avevo vista,come era possibile?
"Problemi?"
"Si,e anche molti. Lei deve stare lontana da te,perchè tu sei mio"
"Io non sono tuo,lo vuoi capire si o no che sei stata una cosa alla svelta"
"Però mi hai pur sempre toccata"
Maledissi il giorno in cui avevo messo piede al Frozen.
"Quanto vuoi per levarti dal cazzo?" Ero davvero disposto a pagarla.
"Voglio te"
"Ti piacerebbe"
"Tesoro stai scherzando con il fuoco"
"E tu stai rompendo le scatole ad un ragazzo che vuole passare la sua adolescenza con la ragazza che ama"
Non scrisse più. Gettai il telefono sul comodino sbuffando.
*che ore sono?*disse la ragazza affianco a me con la voce e lo sguardo assonnato.
*le sei* risposi accarezzandole una guancia.
La mora sbadiglió e si alzó dal letto.
*dove vai?*le chiesi.
*in camera mia. Se i miei ci beccano siamo morti*.
Fece per aprire la porta quando l'attirai verso di me.
*ti amo*le sussurrai in un orecchio.
*ti amo anche io*.
Preparai lo zaino e i vestiti. Ero felice,ma irrequieto. Cazzo voleva Laura?
Mi diressi verso il bagno,dove trovai il padre di Sophia.
*buongiorno Benjamin*esclamó sorridente.
*giorno*risposi.
Entrai in bagno,mi chiusi dentro e mi guardai allo specchio. Avevo gli occhi gonfi e un po arrossati,lo sguardo assonnato e i capelli scompigliati,ma nonostante ciò, Sophia mi riteneva meraviglioso di prima mattina. Sorrisi a quel pensiero e aprii il rubinetto,facendo scorrere acqua fredda.
Mi preparai con calma,infilandomi una maglia a maniche corte bordeaux con sopra una felpa nera,i jeans neri strappati e le blazer grigie. Mi spazzolai il ciuffo e mi spruzzai un po di profumo. Ero pronto ad affrontare un altro giorno in quella scuola,in quella classe.

SOPHIA

La mia mente non faceva altro che portarmi alla sera precedente,avevamo osato,avevamo deciso di divertirci un po troppo,avevamo deciso di fare cose che non avremo mai dovuto fare. Il suono di whatsapp mi riportó alla realtà.
-ciao Sofi,non vengo oggi a scuola,non sto bene,mi gira la testa e ho la nausea. Come è andata con Ben? Hahahah,vi siete divertiti eh? Chiamami quando puoi!-
Era seria? Non risposi subito al messaggio.
*Sophia non riesco ad accompagnarvi a scuola*disse mia madre scendendo frettolosamente le scale.
*quindi dovremo andare a piedi?*chiesi.
*già,buona scuola piccolina*mi diede un bacio e si avviò verso la porta.
*Benji,dobbiamo andare a piedi*urlai per farmi sentire da lui.
*perché?*disse di rimando.
*mamma è scappata al lavoro,quindi sbrigati o arriveremo tardi*.
Benjamin scese le scale,era bellissimo,come sempre d'altronde; prese lo zaino e se lo mise in spalle.
*andiamo?*disse aprendo la porta.
*andiamo*risposi sorridendo.
Camminammo silenziosamente,distanti l'uno dall'altra.
*sai ieri è stato bello*disse ad un tratto il moro.
*gia*risposi imbarazzata.
*ma...tu e Andrea*
*cosa?*chiesi incuriosita.
*avete mai fatto qualcosa?*
*BEN*urlai fredda.
*che c'è? Volevo solo chiedere,calmati*alzó le mani in segno di difesa.
*no,non abbiamo mai fatto niente*risposi abbassando lo sguardo.
*ah. Quindi tu...*
*Benji ti prego finisci le frasi*
*quindi sei ancora vergine*disse poi passandosi una mano fra i capelli.
*già*
*wow*esclamò.
*quindi io...*
*Benjamin*lo ripresi.
*si scusa. Quindi io sono stato il primo a toccarti?*disse con un sorriso.
*direi di si*
*wow*
*si ma non ti montare la testa*risi.
Il ragazzo mi abbracció,mi mancavano i suoi abbracci. Da quando era cominciata la scuola non avevamo avuto un attimo per noi due.
*tu sei mia e solo io posso toccarti capito?*mi sussurró in un orecchio,facendomi venire i brividi.
*capito*lo baciai,le sue labbra,dio le sue labbra.
La sua esistenza mi mandava a fanculo il cervello.
Camminammo mano nella mano fino ad arrivare davanti al cancello della scuola.
*bene,ci dobbiamo separare*disse con un sospiro.
*cinque ore e tutto finirà*risposi.
*gia*mi guardó un ultima volta prima di andare dai suoi amici.
Mi guardai intorno,cercando invece i miei.
*Sofi*urló una voce.
*Mari*dissi di rimando.
Camminai verso di lei,passando di fronte a lui,a quel ragazzo che tanto amavo,Andrea e alla sua compagnia.
*ehi Crawford*disse Andrea con una voce maliziosa.
Mi fermai e lo guardai.
*si?*chiesi.
*ti manco eh?*disse leccandosi le labbra,squadrandomi poi dalla testa ai piedi.
*mi manchi come l'aria inquinata*sorrisi,fiera della risposta data.
Nell'aria si sollevó un "OHHH".
*nervosetta eh stamattina?*ma da quando in qua era diventato stronzo?se solo un mese fa chiedeva il mio perdono.
*si sono nervosa e sai il perchè?*
*ehm no*disse avvicinandosi.
Potei sentire gli occhi di tutti i presenti puntati su noi due.
*perché ho visto la tua faccia da schiaffi*risposi dura.
Silenzio.
I pochi studenti che c'erano si zittirono,altri mormoravano qualcosa su noi due e su quello che stava succedendo,ma poco me ne fregava,se tutto quello che dicevo serviva a far sentire una merda Andrea l'avrei fatto cento volte.
*da dove abbiamo tirato fuori questo caratterino eh bimba?*mi accarezzó una guancia.
*non chiamarmi bimba*risposi scandendo bene le parole.
In quel momento lo stavo odiando.
*eh va bene,non è giornata,ho capito*si allontanó da me sospirando assieme a qui cani dei suoi amici.
Lo fissai,nella mia mente lo stavo uccidendo. Se avessi fatto davvero una cosa del genere sarei finita di sicuro in galera con l'ergastolo.
Mi avvicinai verso i miei amici.
*Sofi tutto ok?*mi chiese Enrico.
*si grazie*risposi portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Le gambe mi tremavano per l'adrenalina avuta poco prima.
Da dove diavolo avevo tirato fuori quel coraggio? Forse ero stanca di dover perdonare tutto a tutti.
Mi girai e vidi Benjamin che mi osservava incredulo. Ora eravamo in due ad odiare Andrea Osito.

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora