CAPITOLO 20

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"Cause we don't have the time to be sorry,so baby be the life of the party"
Shawn Mendes-life of the party

BENJI

Quella telefonata,quella stupida telefonata mi aveva rovinato totalmente la giornata. Avevo intenzione di bloccarla su whatsapp,ma il ricordo delle sue parole mi mise i brividi.
"prova a bloccarmi e ti farò passare le pene dell'inferno".
Come era possibile che io,Benjamin Mascolo,avessi paura di una ragazza?
"Ben?"mi chiamó Sophia.
"Si?"mi girai di scatto,sperando che non avesse sentito nulla di quella conversazione.
"È tutto ok?"chiese poi.
"Si perché?"chiesi mordendomi il labbro inferiore.
"Perchè ti ho visto agitato in camera mia,camminavi avanti e indietro ripetutamente"
"Oh,ehm...no niente piccola non preoccuparti. Vado da Fede a fare i compiti"le lasciai un veloce bacio sulla guancia e andai al piano di sotto.
Non sapevo se stavo facendo bene a tenerle tutto nascosto,ma c'era un qualcosa dentro di me che mi diceva di farlo.
Presi lo zaino e uscii di casa.
"Benji?"sentii dire.
"si?"
"se c'è qualcosa che non va me lo devi dire. Se vogliamo affrontare questo mondo insieme c'è bisogno che ci dobbiamo dire tutto e aiutarci"disse Sophia sopra le scale.
Erano le mie parole,le stava usando contro di me.
Abbozzai un sorriso,forse il più falso che avessi mai fatto con lei,dopo di che uscii.
Camminavo per le strade di Modena con lo zaino in spalle e la musica nel telefono. Non c'era bisogno che mi ricordassi le parole,perchè venivano spontanee. Ogni tanto tirava un vento caldo che scompigliava i miei capelli. Il sole splendeva alto nel cielo,era settembre,ma sembrava agosto.A volte la vita è strana,ti mette davanti a certi ostacoli e tu devi decidere se superarli o restare li fermo ad osservarli.
Arrivai davanti ad un condominio composto da tre piani, il suo appartamento era all'ultimo piano,ovvero al terzo. Il portone era aperto,così mi intrufolai dentro,salii le scale fino ad arrivare davanti alla sua porta. Suonai il campanello e mi aprii un signore,molto probabilmente suo padre.
"Salve"dissi mostrando un sorrisetto.
"Ciao,tu devi essere Benji"disse l'uomo sorridendo a sua volta.
"Gia"
"Fede mi ha parlato molto di te,vieni"mi fece entrare in casa. Mi guardai intorno,notando una casa molto umile e bella. Nella sala c'era un divano bianco con cuscini beige,poggiato sopra un tappeto nero,un tavolo di legno con le apposite sedie,una tv non molto grande,dei quadri,e delle mensole.
"Non mi sono nemmeno presentato,io sono Mirko,il papà di Fede"mi disse porgendomi la mano.
"Benjamin"sorrisi.
"Fede è in camera sua"
"Oh grazie".
Mi diressi in camera sua,bussando alla sua porta.
"È aperta"disse una voce maschile.
"Ben sei tu"affermó il moro vedendomi sbucare dalla porta per entrare in quella piccola stanzetta.
"Ehi Fede. Ho conosciuto tuo padre,è davvero forte"esclamai lanciando lo zaino per terra per poi buttarmi sul letto sbuffando.
"Uno:hai ragione,mio padre è davvero forte,due:perchè stai sbuffando?"disse Fede girandosi verso di me.
"Altro casino"affermai.
Stavolta quello che stava sbuffando era Federico.
"Avanti,parla"si sedette sulla sedia rivolto verso di me,pronto ad ascoltarmi.
"Mi ha chiamato Laura"
"Oh"
"Abbiamo avuto una litigata molto accesa e mi ha anche minacciato"
"Cosa?"quasi urló.
"Cosa cazzi ti urli?"chiesi mettendomi seduto sul letto.
"Scusa è che non riesco a capire cosa voglia lei da te"
"Ma che cazzo ne so"
"Benjamin"disse in tono rimproveratorio.
"Che vuoi?"
"Hai fatto qualcosa quando eri in orfanotrofio?".
Lui sapeva che ero stato in orfanotrofio,lui ormai sapeva tutto su di me.
"Beh,una volta sono andato al Frozen con dei miei amici e li c'era Laura e..."
"BENJAMIN MASCOLO CRAWFORD,COSA CAZZO TI ERA SALTATO IN MENTE?"
"La smetti di urlare?" Urlai io.
"No,non la smetto".
"È stata una cosa alla svelta,avevamo usato la protezione giuro"alzai le mani in segno di difesa.
"Vorrei anche vedere"si alzó dal letto e andó verso la finestra.
"Sophia sa qualcosa?"mi chiese poi sospirando.
"No e non deve sapere nulla"
"Sai vero che si arrabbierà molto?"
"Si"sospirai.
"Fede ho bisogno di te,ho bisogno di aiuto"quasi lo implorai.
"Ti dovrei sputare in un occhio ma sono troppo buono quindi...".
Scattai giu dal letto andando verso di lui abbracciandolo,non permettendogli nemmeno di fargli finire la frase.
"Sei fantastico"gli dissi.
"Modestamente"si passó una mano fra i cappelli.
"Se la Sophia verrà a conoscenza di ciò mi ammazzerà di sicuro"
"E la miseria". Ci mettemmo a ridere per quell'esclamazione,felice di aver trovato un nuovo amico,o meglio,migliore amico.
"Chi ti piace a scuola?"chiesi d'un tratto.
"Nessuno"guardó da un altra parte,arrossendo un pó.
"Senti Rossi,la darai a bere a qualcun altro,a me no di sicuro"
"Che palle che fai venire Benji".
Sorrisi.
"Dai dimmi chi è la fortunata a cui vai dietro"
"Nicole"
"Eh grazie,al mondo esistono migliaia di Nicole"mi misi a giocare con una pallina rossa.
"Nicole Ferrari"
"La...migliore amica della Sofi?"chiesi.
"Gia"
"E da quanto?"
"Uhm...un annetto circa"
"Ma tu la conosci?c'è,ci hai mai parlato?"
"No. La vedo in corridoio e mamma mia se è bella"
"Beh,visto che io la conosco ed è la migliore amica della mia ragazza forse..."feci un sorrisetto malizioso.
"Ma va"si scostó dalla sedia,andando verso la porta.
"Perchè?"mi misi a ridere.
"Ma perchè io non sono il figo di turno"
"E allora?manco io lo sono"feci spallucce.
"Ma si che lo sei,sei conosciuto da tutte le ragazze della scuola,io no"
"Perchè ho fatto a botte con Andrea,ecco perchè mi conoscono"
"Ma va a cagare,non vedi che quando sei in corridoio sbavano ai tuoi piedi?"
"Si ma per me possono pure sbavare ai miei piedi come dici tu che mi importerà sempre e solo della Sophia"
"Fatto sta che a me non caga nessuno,a te ti cagano tutte"
"Si vabbe,stasera vieni a casa mia che forse ci sarà anche Nicole"
"Ma sol che scherzi"
"Amico,sono serissimo"
"Oh Gesù".
Scendemmo dalle scale dandoci spintoni.
"Ragazzi io vado a fare un giro"affermó suo padre.
"Va bene"esclamammo.
"Ciao ragazzi"
"Ciao"rispondemmo sorridendo.
Ci sedemmo sul divano e guardammo la tv.
"Fede?"
"Si?"
"Ho paura di quello che possa succedere in futuro"
"Non capisco"
"Se non risolvo questa faccenda,  posso dire ciao ciao a Sophia"
Rossi mi guardó,ma non disse nulla.
"Se io la perdo,per me è la fine,ma seriamente la fine"
"Cosa faresti se tu un indomani la perderesti?"
"Non so,credo che mi consumerei fino a morire"
"Si vede che la ami"
"Si vede che è la mia salvezza"dissi sorridendo.

SOPHIA

Benji sembrava strano dopo quella telefonata,non mi azzardai a chiedergli con chi stesse parlando,in effetti, da qualche giorno era strano. Presi il telefono e chiamai Nicole.
*dimmi*rispose lei.
*dove sei?*chiesi scendendo le scale.
*a casa perchè?*
*arrivo*. Spensi il telefono e mi precipitai fuori di casa,diretta verso la sua via.
Il tempo era stupendo,era caldo ma non troppo,il vento soffiava,scompigliandomi i capelli,mi misi gli auricolari nelle orecchie e feci partire Life of the party di Shawn Mendes. Era da circa un mese che mi ero fissata con lui.
Per strada si sentivano schiamazzi di bimbi,abbaiare di cani e gruppetti di ragazzi e ragazze che ridevano.
Tutto sembrava perfetto,fuori il panorama sembrava magnifico,c'era solo una cosa imperfetta,la situazione tra me,Benji e il mondo esterno. La nostra relazione mi dava l'impressione che non fosse accettata dal mondo.
Dopo poco arrivai a casa di Nicole.
"Entra"esclamó lei.
"Nichi?"la chiamai.
"Oh?"rispose uscendo dalla cucina con una fetta di pane ricoperta con la nutella fra le mani.
"Ti devo parlare di Benjamin"
"Avete litigato?"
"No no,è solo che in questi giorni è strano"dissi andandomi a sedere sul divano di pelle nera in sala.
"Forse è strano per via della scuola o per lo stress della vostra relazione"
"Mhh"mugugnai.
"E te con Filippo?"chiesi cercando di distogliere il pensiero dallo strano comportamento di Benji.
"L'ho lasciato"
"Come mai?"chiesi stupita.
"Distanza"rispose lei alzandosi dal divano.
"Ah beh,ci credo. Te vivi qui a Modena e lui in Sardegna,fa te"
"Si ma stavamo bene insieme"sorrise.
"Si"ricambiai il sorriso.
"Ma Ben ora dov'è?"
"Da Fede"risposi.
"Quello moro,occhi azzurri,alto,bello,capelli all'insù?"
"Ehm...si"
"Lui si che è bello"disse accendendo la tv.
"Parlaci"
"Massè".
Cambió canale ripetutamente,fino ad arrivare al canale 67.
"Uh guarda,c'è il tuo boy"disse alzando il volume.
"Ma non è il mio boy"risi.
"Va beh".
Sentii la tasca destra dei jeans vibrare.
Era un messaggio da Benji.
*TI AMO*
*TI AMO ANCHE IO*scrissi al moro.
*dimmi che non mi lascerai mai,qualsiasi cosa accada*continuó poi.
*Benji non ti lascerò mai. Ma che succede?è successo qualcosa?* scrissi.
*no,volevo solo scrivertelo*
*ok*
*ok*.
Chiusi Whatsapp,dubbiosa.
"beh?"chiese Nicole.
"Niente"risposi.
Sospirai,ma che aveva quel ragazzo?

in questo capitolo ho messo come personaggio anche il papà del nostro caro Fede. Sono felice che abbia ricominciato a sorridere,Fede si merita tutto il bene e il successo di questo mondo,ovviamente anche Benji si merita tutto ciò.

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora