CAPITOLO 16

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*Come fai tu,che solamente sorridendo riesci ad uccidere quello che dentro mi sta uccidendo*
-mostro-

BENJI

La campanella suonó,segno che le lezioni dovevano cominciare. Nei corridoi si sentiva un mormorio pazzesco. Sapevo a ciò che era dovuto quel chiacchiericcio.
Tirai dritto,passando davanti ad un gruppetto di ragazze da cui sentii nominare il nome Sophia.
*ehi Ben,tutto ok?*disse Federico mettendomi una mano sulla spalla.
*si tutto ok*mentii. Non era nulla ok.
Entrai in classe,mettendomi seduto al mio banco in terza fila.
*crawford*quella voce,quella cazzo di voce.
*che vuoi?*dissi in tono scontroso.
*come mai la tua sorellina ora ha un carattere così,così...*
*così come?*
*così scontroso*appoggió una mano sul banco e mi guardó. Volevo sputargli in un occhio.
*forse è scontrosa con le persone che se lo meritano*dissi.
*e io sarei una di quelle?*
Ma mi stava prendendo per il culo?
*non so,fa te. Ti sei baciato una in discoteca mentre eri fidanzato con lei,sai dalle mie parti si chiama tradimento*
*avete lo stesso carattere voi due.*replicó.
*che vuoi insinuare?*mi alzai di scatto.
Le poche persone che erano in classe si radunarono in cerchio attorno a noi. Federico,Elia e Giacomo si guardarono ripetutamente.
*siete fatti l'una per l'altra*sorrise beffardamente.
*bastardo*dissi fra i denti.
*occhio se non ti innamori di lei. O lo sei gia?*.
Il mio sangue si congeló dopo aver sentito quella frase. Che sapeva? Non credo. Spalancai gli occhi,i miei pugni stretti,fino a farli diventare bianchi.
*ok finitela voi due*intervenne Federico facendosi spazio tra gli alunni.
*chi sei tu? Il suo avvocato?*disse Andrea dando una spinta a Fede.
*non ho bisogno di un avvocato,grazie a Dio so ancora usare la parola*mi misi fra Fede e lui. Se l'avesse toccato un altra volta l'avrei ucciso.
*sfigati*disse poi Andrea andandosene.
Feci per colpirlo,quando mi sentii tirare il braccio.
*non ne vale la pena*disse Fede.
Tornai al banco,chiudendomi in me stesso.
*cosa intendeva con quella frase?* chiese ingenuamente il mio compagno di banco.
*niente*non sapevo ancora se potevo fidarmi di lui.
*va beh*sospiró.
*quando ti andrà di parlare sai dove trovarmi*tiró fuori dallo zaino il libro e il quaderno di scienze,poggiandoli delicatamente sul banco verde.
*è solo che è una lunga storia,ma davvero lunga*dissi passandomi una mano fra i capelli.
*mi piacciono le lunghe storie*rispose sorridendo il moro.
Forse in fondo,mi potevo fidare di lui. Sembrava così buono e di buon cuore.
Mamma mi ripeteva sempre: fidarsi è bene,non fidarsi è meglio.
Aveva ragione,però avevo bisogno di nuovi amici,fidati magari. Tutti i ragazzi hanno degli amici maschi,anche io li dovevo avere no?
*sai Fede,sei buffo*dissi sorridendogli.
*hahah perchè?*
*boh non lo so,però mi dai questa impressione*
Il ragazzo rise e io lo accompagnai unendomi alla sua risata.
La lezione cominció,rivelandosi davvero noiosa.
Il telefono vibró,lo tirai fuori dalla tasca dello zaino e controllai chi fosse.
*riesci a venire fuori dalla classe?* era la Sofi.
*ci provo*
*sono dalle macchinette*
*arrivo*
Chiusi whatsapp e alzai la mano.
*si Benjamin?*chiese il professore abbastanza seccato.
*potrei andare in bagno?*
*ma è la prima ora e ciò significa che non si potrebbe,a meno che non sia urgente*
*è urgentissimo,davvero,le giuro che sto scoppiando*mentii.
*eh va bene,vai*
*grazie prof.*lo ringraziai,alzandomi frettolosamente dalla sedia,rischiando di farla cadere per terra.
Uscii dall'aula e mi diressi alle macchinette.
*Sofi*
*Benji*
Le andai in contro abbracciandola.
*tutto bene?*le chiesi mettendole una ciocca di capelli mori dietro l'orecchio.
*si*guardó altrove.
*menti*le misi un dito sotto il mento,facendo voltare il suo volto verso di me.
Non c'era nessuno,i suoi occhi nei miei,il suo corpo fra le mie braccia. Ecco,così volevo stare. Forse per un paio di minuti,forse per delle ore,forse per l'eternità.
*ho combinato un casino*disse la mora.
*cosa hai fatto?*
*all'entrata,con Andrea*
*scherzi?Sei stata fantastica*dissi sorridendole.
*no,non è vero. Ora tutta la scuola parlerà di questo* si staccó da me,andandosi a sedere su dei gradini. La seguii.
*fra un paio di giorni si saranno dimenticati di tutto*la rassicurai.
*perché deve essere tutto così complicato?*mi guardó con quei suoi occhioni marroni.
*non lo so Sofi*giocherellai con un filo della mia maglia,quando la mia ragazza aprì bocca per dire qualcos'altro.
*cosa abbiamo di sbagliato?*
*niente,noi non abbiamo niente di sbagliato,è la società ad essere sbagliata*le circondai le spalle con un braccio. Lei posó la testa sul mio petto. Era così dolce.
*potremo mai essere felici?*chiese ancora.
*si Sofi,te lo prometto*le diedi un bacio nei capelli,profumavano di camomilla.
*ora vado,se no la prof. s'incazza*disse alzandosi.
*ehi aspetta*le tirai un braccio,facendola voltare.
*non mi dai un bacio?*le chiesi sorridendo.
*certo*si avvicinó alle mie labbra fino a farle unire del tutto. Le sue labbra davano di fragola,erano così morbide. La sua lingua entró nella mia bocca,così anche io feci entrare la mia lingua nella sua bocca.Ogni bacio che le davo mi mandava in paradiso. Ci staccammo,facendo scoccare le nostre labbra.
*hahah hai le labbra rosse*risi indicandole.
*scemo anche tu*.
Infatti me le sentivo bruciare.
*merda,se mi chiedono cosa ho fatto che dico?*chiesi toccandomi le labbra.
*menti*rispose la Sofi dandomi un altro bacio.
*a dopo budino*continuó poi salendo i tre gradini che portavano alle classi.
*a dopo topa*.
Eh si,questi erano i nostri soprannomi.
Entrai in classe con gli occhi di tutti rivolti verso di me.
*come mai ci hai messo così tanto?* chiese il professore.
*eh non stavo tanto bene di stomaco*mi passai una mano dietro la nuca e tornai a posto.
Federico alzó un sopracciglio.
*beh?*chiesi guardandolo per poi cominciare a scrivere quello che era sulla lavagna.
*ti hanno menato o cosa?*domandó in tono interrogatorio.
*no no,ho solo bevuto una coca*sorrisi.
*si,come no*il moro tornó a scrivere sul suo quaderno blu.
Mi guardai le labbra nella fotocamera del mio telefono ed erano veramente gonfie. Sorrisi,mettendo via poi il cellulare.
*te sei pazzo*esclamó Rossi.
*già. Pazzo d'amore*.

SOPHIA

Vedere Benji mi aveva fatto bene,lui era il mio antidoto,però era anche il mio veleno. Si,perchè ogni volta che lo abbracciavo,lo vedevo o lo baciavo io mi drogavo di lui.
Volevo solo essere felice con lui,chiedevo forse troppo? Evidentemente si.
Aprii la porta della classe,guardando la lavagna mi accorsi di essermi persa almeno due quinti della lezione.
*wow,quindi nel tempo che io sono stata fuori lei ha spiegato tutto questo?*dissi a Michelle sedendomi affianco a lei,dato che la Nicole non c'era.
*ma che hai fatto?*rispose lei puntandomi la biro blu sulle labbra.
*niente,ho bevuto il the dalla bottiglietta di mio fratello*che scusa che avevo inventato.
*ah,comunque tieni,copia*disse lei passandomi il foglio in cui aveva scritto tutti gli appunti.
*grazie*.
*ti sei persa una scena Sofi*disse Enrico girandosi verso di noi.
*e sarebbe?*chiesi.
*è entrato Luca*continuó il rosso.
*Luca Orvini?*
*si,il rappresentante d'istituto*
*quindi?*dissi continuando a scrivere sul foglio.
*il gruppetto delle oche è impazzito hahah*
*già è vero. Dovevi esserci*aggiunse Michelle.
*beh è un bel ragazzo,ma non vedo tutta questa bellezza in lui*dissi facendo una smorfia.
Luca Orvini era il rappresentante d'istituto e tutte le ragazze del Liceo,o meglio,quasi tutte,gli andavano dietro.
E il gruppetto delle oche...beh,era composto da tre ragazze:Anna,Aurora e Chiara.
Non erano antipatiche,si erano sempre comportate bene con tutti,però solo che erano un po oche. Ma questo le rendeva buffe.
*secondo me è più bello Elia Portenti*esclamó Michelle.
*si è davvero un bel ragazzo*conclusi.
*sai chi altro è bello?*
*chi?*chiedemmo in coro io e Enri.
*tuo fratello hahahah*
"Gia,mio fratello" pensai fra me e me.
*laggiù in fondo,vogliamo stare attenti?*ci rimproveró la professoressa di storia.
*scusi prof*.
Quanto avrei voluto urlare: BENJAMIN È MIO,È IL MIO RAGAZZO,SMAMMA.
Ma non potevo. Mi scese una lacrima che asciugai in fretta,quanto avrei dovuto sopportare ancora tutto ciò?

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora