CAPITOLO 45

1.9K 181 45
                                    

*Non dire mai che i sogni sono inutili,perchè inutile è la vita di chi non sa sognare*
Cit.
SOPHIA
Percorrevo casa avanti e indietro,ormai sapevo a memoria tutte le stanze e tutte le metrature dei singoli locali che componevano la casa.
L'una,le due,le tre e un quarto di notte,niente,il mio pensiero era fisso su Benjamin.
Non poteva essere morto,no,era tutto finto,ora Benjamin avrebbe bussato alla porta e sarebbe venuto da me.
Mi stavo illudendo,una cosa del genere non sarebbe mai potuta accadere.
Benjamin era passato a miglior vita,mi aveva lasciato sola contro questo mondo.
Girai lo sguardo verso il divano e mi accorsi che il display del mio telefono era illuminato.
*numero sconosciuto*.
Accettai la telefonata e con un filo di voce risposi.
"Sophia sei tu?"disse la voce dall'altro campo.
"S-si,sono io,tu...tu chi sei?"chiesi spaventata.
"Sono James,vieni in ospedale presto"
"Perchè?"chiesi non riuscendo a capire dove volesse arrivare.
"È un urgenza,vieni"il tono di voce dell'uomo aumentó.
"Ma non capisco il motivo"dissi prontamente.
"Tu vieni a basta,riguarda Ben".
Il mio cuore si fermó.
"B-Ben?"chiesi allibita.
"Si,sbrigati"la telefonata terminó.
A dirla tutta non riuscivo proprio a capire di quella telefonata,cosa c'entrava Benjamin? Era morto cazzo,M.O.R.T.O.
Raccattai telefono e chiavi varie e uscii di casa.
Guidavo nella notte a tutta velocità,volevo arrivare al più presto all'ospedale e capire cosa voleva da me James.
Le strade per fortuna non erano molto affollate e quindi riuscii ad arrivare all'ospedale molto velocemente.
Incontrai James davanti alla porta dell'entrata che si guardava attorno scalpitante.
"Oh Sophia,eccoti finalmente"disse lui abbracciandomi.
"Si può sapere cosa diavolo è successo"chiesi piuttosto spazientita.
"Benjamin,non è morto"rispose lui sorridendo.
"Cazzo dici?"stava dicendo delle menzogne.
"Giuro su mia figlia Emma".
Aveva una figlia? Vabbe,poco importava in quel momento.
"Non ci credo"esclamai.
"Allora vieni con me e guarda con i tuoi occhi"mi afferró il braccio e mi trascinó fino al primo piano,terapia intensiva.
"Dottoressa,mi scusi,volevamo sapere di Benjamin Crawford"esclamó James.
"Si certo,ora è in terapia intensiva,ha perso davvero molto sangue,ma fortunatamente la pallottola ha colpito appena appena più in basso rispetto al cuore,lo davamo tutti per morto,ma quando l'abbiamo portato sull'ambulanza ha riaperto gli occhi e ha fatto un nome"ciò che stava dicendo la dottoressa mi sembrava assurdo,come si poteva morire e poi resuscitare poco dopo?
"Ma io l'ho visto morire con i miei occhi,è morto fra le braccia"urlai piangendo.
"Sei tu Sophia?"chiese lei sorridendomi.
"Si,sono la sua ragazza"risposi asciugandomi le lacrime.
"Beh,ha nominato il tuo nome fino a che non l'abbiamo operato per togliergli la pallottola"
"Si ok,ma io l'ho visto morire tra le mie braccia,come...come è possibile che ora sia vivo? Mi stai prendendo per il culo?"esclamai vogliosa di sapere di più sul mio dubbio.
"Be Sophia,come già detto,tutti credevamo Benjamin morto,solo che quando è stato caricato sull'ambulanza ha ripreso,come dire...conoscenza,così,ho capito che era svenuto dalla grande perdita di sangue".
Tutto cominció a roteare attorno a me velocemente,tanto che mi dovetti sedere su una piccola sedia blu,colore tipico degli ospedali.
"Oddio"dissi passandomi una mano sulla fronte.
"Hai preso un bello spavento e ci credo che ora non ci stai capendo più niente,ma ti assicuro che ti sto dicendo la verità,mi è già successo questo caso"mi accorsi solo una quel momento che la dottoressa era molto giovane,bionda con bellissimi occhi azzurri e un sorriso dolce;portava splendidi orecchini di perle,abbinati a un braccialetto sottile portato al polso sinistro.
La dottoressa,mi passó una mano sulla guancia e dopo se ne andò,poi però si giró e mi disse: per ora non puoi vederlo,ma nel pomeriggio avrai questa possibilità.
Guardai James che mi mimó con le labbra un:te l'avevo detto.
L'orologio dell'ospedale segnava le cinque e un quarto,non volevo andare a casa,volevo restare li fino al pomeriggio.
James si sedette vicino a me e mi disse:sarai confusa no?.
"Molto confusa"replicai.
"Beh è normale,non è mica roba da tutti i giorni vedere il proprio ragazzo morire tra le tue braccia per poi scoprire che in realtà non è morto ma è vivo".
"Gia,proprio così"feci un sorrisetto.
"Ma di Andrea e Laura si sa qualcosa?"domandai torturando poi un filo del mio jeans strappato.
"Li hanno arrestati"
"Con quale movente?"
"Tentato omicidio,stalkeraggio, e complicità per mettere in subbuglio la vita di due persone"
"Wow,sai mi farà effetto vedere il mio ex ragazzo in prigione"
"Eh gia"sospiró l'uomo.
"Ma almeno sarà lontano da voi due no?"
"Gia,almeno"guardai altrove e notai che l'ospedale era una piccola città,all'esterno c'erano varie attività:un edicola,un bar,un negozio di intimo,una mensa dove poter mangiare.
All'ospedale ne vedevi di tutti i colori,c'erano moltissima gente,giovane,anziana.
Un bimbo era appena nato,si sentiva il suo pianto di gioia,chi correva a destra a sinistra,medici che finivano il loro turno e chi lo cominciava,chi riceveva brutte notizie e chi invece piu fortunato riceveva quelle buone.
Ecco,io ero fortunata in quel momento,ero appena venuta a conoscenza del fatto che il mio ragazzo non era morto,ma semplicemente svenuto per il troppo sangue perso.
L'ospedale era una piccola città.
Le cinque e mezza.
"Sicura di non voler andare a casa?"mi chiese James con tono paterno.
"No no,sicura"risposi con un sorriso.
Avevo voglia di vedere Benji e di chiedergli cosa era successo quando lui era entrato nell'ambulanza.
"Beh,io vado,si staranno preoccupando a casa"continuó poi l'uomo.
"Va bene"risposi.
"Mi raccomando,qualsiasi cosa chiamami"
"Certo".
James mi scrisse il suo numero su un fogliettino che io memorizzai sul mio telefono.
"Mi raccomando"disse poi.
"Si tranquillo".
L'uomo si congedó con un sorriso.
Mi raggomitolai sulla piccola sedia con il sonno che si stava impossessando di me,scavai nella tasca destra dei jeans e trovai trentacinque centesimi,andai verso la macchinetta e misi dentro i soldini.
Premetti il tasto del caffè e aspettai che la macchinetta finì di prepararlo.
"Ehi"sentii dire.
Mi voltai e vidi una ragazza molto magra,senza capelli,con due occhi grandi e verdi e un sorriso bellissimo,indossava un camice verde,se la si guardava bene,era proprio bella.
"Ehi"risposi sorridendo.
"È da tanto che sei qui?"mi chiese lei.
"Abbastanza"esclamai.
"Oh,stare in ospedale non è uno spasso"disse lei abbassando lo sguardo.
"Gia"
"Come mai sei qui?"continuó.
"Beh,il mio ragazzo è in terapia intensiva,pensavo fosse morto,insomma,ero sicura che fosse morto,l'ho visto con i miei occhi,invece poche ore fa mi è arrivata una telefonata da un amico del mio ragazzo dove mi diceva di venire qui,sono giunta qui e una dottoressa mi dice che il mio ragazzo non è morto ma è vivo,strano no?"
"No"esclamó lei scuotendo la testa.
"Come no?"risposi buttando il bicchierino di plastica nel cestino.
"Non è strano,succede,una morte apparente"
"Si ma io l'ho visto chiudere gli occhi in mia presenza,dire cose che solo sul punto di morte puoi dire,lui era morto fra le mie braccia,sotto i miei occhi"lacrime salate cominciarono a incorniciare i miei occhi.
"Su non piangere,vieni a sederti,sfogati dai"
"Insomma,io...io non lo so...prima morto poi vivo,non ci sto capendo più un cazzo"dissi mettendomi la testa fra le mani.
"Solo due settimane fa è successa una cosa simile con un bambino"disse lei passandomi una mano sulla schiena.
"Ah si?"chiesi guardandola.
"Si"sorrise.
Nonostante la mancanza di capelli era davvero bella.
"I genitori pensavano che fosse morto,lo portarono qui e dopo pochi minuti si risveglió"
"Wo"esclamai.
"Allora...una cosa così può succedere ?".
Lei fece cenno di si con la testa.
Anche se le cose mi sembravano lo stesso incasinata era meglio come era andata,ma finché non rivedevo Benji...beh,non potevo stare tanto sicura.
Le ore passarono e la ragazza era sempre vicino a me.
"Non mi hai detto il tuo nome"la canzonai.
"Bella,mi chiamo Bella Stone"
"Bel nome"dissi.
"E tu?"
"Sophia Crawford"sorrisi e lei ricambió.
Era molto simpatica,era piacevole stare in sua compagnia,almeno mi distraevo un po da ciò che era accaduto.
[...]
"Signorina Sophia?"disse una voce dolce sopra di me.
Aprii lentamente gli occhi,evidentemente mi ero addormentata.
Girai lo sguardo alla mia destra alla ricerca di Bella,la ragazza conosciuta poco prima,ma mi accorsi che non c'era più.
"Signorina Sophia?"ripetè la dottoressa una seconda volta.
"Si?"domandai ancora stordita.
"Se vuole può vedere il suo ragazzo".
Se voglio? Certo che voglio.
"Ma che ore sono?"domandai alzandomi dalla sedia rivelatasi scomoda.
"Le tre e mezza del pomeriggio"rispose dolcemente.
Cavolo era già pomeriggio?
Quanto avevo dormito?.
"Venga"la dottoressa mi fece cenno di seguirla.
"Dottoressa?"chiamai mentre la seguii lungo un corridio.
"Dimmi pure"
"Non sto sognando vero?"
"Certo che no. Al tuo ragazzo è andata bene"
"Gia"esclamai abbozzando un sorriso.
Camminammo fino alla camera 204,le gambe mi tremavano.
La donna aprì la porta e Benjamin era li,sdraiato sul letto con una flebo attaccata al braccio e un macchinario affianco a lui teneva sotto controllo i battiti del suo cuore.
Lentamente mi avvicinai al ragazzo,era sveglio e mi stava sorridendo.
"Vi lascio soli"canzonó la donna.
Mi sedetti sulla sedia affianco a lui e piansi.
"Ehi principessa,perchè piangi?"disse lui debolmente poggiando a fatica la sua mano sopra la mia.
"Io ti ho visto morire"dissi tra i singhiozzi.
"Gia"rispose lui.
"E ora...ora sei vivo"
"Beh,meglio no?"la sua voce usciva a sforzo.
Il macchinario del cuore emetteva in continuazione dei bip.
"Non farlo più cazzo,è stato orribile"dissi piangendo.
"Lo so piccola,lo so,anche per me è stato orribile,pensavo di essere veramente morto,ma poi ripresi conoscenza su quell'ambulanza"la sua grande mano accarezzava la mia.
"Non sai cosa ho passato,ti ho visto morire cazzo,tra le mie braccia"gridai.
"È tutto finito ora,il medico ha detto che ho perso molto sangue,però mi è andata bene,perchè la pallottola è arrivata appena appena sotto il cuore".
I suoi occhi azzurri erano lucidi,sembrava un apparizione divina.
Restammo in silenzio a guardarci per almeno due minuti,poi lui mi chiese di Andrea e Laura.
"La polizia li ha presi"risposi.
"Meglio"sorrise.
"Ora potremo vivere felici per sempre,come nelle favole"continuó.
"Gia".
"Avremo tanti bambini,tanti cani,una grande casa e un lavoro agiato"
"Si Ben sogna"dissi ridacchiando.
"Perchè,non vuoi rimanere incinta di me?"fece un sorrisetto malizioso che mi fece arrossire.
"Oh Benji,anche in situazioni del genere riesci sempre a sorridere e a sognare"esclamai.
"Vietato smettere di sognare".
Gli lasciai un bacio sulle labbra che mi erano mancate tanto.
"Ti amo pulce"disse lui sorridendo.
"Ti amo anche io"risposi.
Note:
Tadaaaaa,Benjamin Mascolo non è morto!!!!! Lo so è stata un idea un po strana e macabra forse,e forse,non avrei dovuto seguire il consiglio della mia migliore amica😅
LA STORIA NON È FINITA!!!

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora