*Don't forget were you belong*
-one direction;don't forget were you belong-SOPHIA
Aprii gli occhi,mi voltai verso Benji che dormiva dolcemente su quel letto morbido e gli lasciai un bacio sulle labbra rosee. Lui sorrise e allungó una mano per abbracciarmi.
"Buongiorno piccola"mugoló.
"Buongiorno Benji". Il sole era coperto da nuvole grigie,avevamo passato una serata tranquilla. Ci trovavamo in Australia,nella sua terra. Alloggiavamo nella sua piccola abitazione,Benji aveva conservato le chiavi di quella casa,forse per ricordo o forse perchè si immaginava che un giorno sarebbe ritornato li.
Appena entrati la casa era cupa,buia,con polvere dappertutto,ma d'altronde era stata chiusa per tanto tempo.
"Ecco,questa è la nostra nuova casa"aveva detto con un sorriso appena eravamo arrivati.
I miei pensieri tornarono per un momento a Modena,ai miei genitori e ai miei amici,sopratutto alla Nicole,ma li ricacciai subito indietro quando Benji parló.
"Cosa vuoi che ti preparo?"chiese con un sorriso a trentadue denti.
"Non so,fai te"risposi.
"Va bene". Il moro si alzó,andando in cucina,lasciandomi sola in quella cameretta dalle pareti blu. Mi alzai dal letto e andai verso la scrivania.
Notai delle foto poste su di essa,alcune incorniciate,altre buttate a casaccio sulla superficie di legno scuro. Ne presi una mano,riconobbi subito Benji,anzi,il piccolo Benji,dato che nella foto poteva avere si e no quattro anni,assieme a lui notai una donna,molto bella,alta magra e con un sorriso raggiante. Sorrisi davanti a quella foto.
"Mettila a posto ti prego"la voce del ragazzo non era più dolce come prima,bensì fredda.
"S-scusa Ben"dissi voltandomi verso di lui. Benjamin non parló,si limitó a tornare in cucina. Guardai le altre foto ma in modo rapido così da permettermi di andare da lui velocemente.
"Benji io non volevo,davvero"cercai di scusarmi,ma lui era impassibile.
Versó nel mio piatto bacon e uova,molto probabilmente si mangiava quel cibo a colazione e riempì il mio bicchiere di succo d'arancia.
"Non prendere mai più foto che riguardano me o la mia famiglia"sempre quel tono freddo,nei suoi occhi si sentiva il gelo.
Sapevo cosa provava verso i suoi genitori e sapevo benissimo quanto gli mancassero,così non andai oltre,mi limitai a fare cenno di sì con la testa. Mangiai in silenzio,fino a che Benji non fece uscire delle parole dalla sua bocca.
"Mi dispiace"disse a malapena.
"E di cosa?"
"Per averti risposto così"il ragazzo aveva la testa bassa e lo sguardo fisso sul pavimento,ma la goccia che gli rigó la guancia destra si intravide benissimo. Gli andai vicino,mi accucciai di fianco a lui e lo strinsi forte a me.
"Questa casa ti da troppi ricordi"dissi accarezzandogli i capelli.
"Voglio dimenticarli"replicó con voce rotta.
"No Benji,questi ricordi li devi custodire gelosamente"esclamai. Benjamin alzó la testa,aveva gli occhi arrossati. Lo strinsi ancora più forte a me,le sue lacrime bagnavano la maglia del mio leggero pigiama.
"Shh,è tutto okei"gli dissi. Sembrava che si stesse calmando. Restammo così per un paio di minuti.
"Questa è casa tua Ben,la casa in cui sei cresciuto,qui hai i tuoi ricordi,belli e brutti che siano,qui ci sono i ricordi dei tuoi genitori e sorridi piccolo mio,perchè è una cosa meravigliosa avere dei ricordi"dissi alzandogli il viso.
Abbozzó un piccolo sorrisetto che io ricambiai.
Lo baciai intensamente,volevo fargli capire che per lui ci sarei sempre stata. Tornammo in camera,la giornata non era una delle migliori,delle nuvole grigie e cariche di pioggia dominavano il cielo.
Controllai il telefono,sessanta messaggi da mia madre,forse era stato troppo avventato scappare così di casa,forse avremmo dovuto rifletterci un po di più,ma avrei fatto qualsiasi cosa pur di restare al fianco del ragazzo che amavo.
*sto bene mamma,non ti preoccupare*scrissi. Volevo almeno farla stare tranquilla;certo,la questione del perchè mi avevano mentito non era ancora stata risolta,non avevo chiesto spiegazioni,ed ero molto delusa dal loro comportamento.
Buttai il telefono sul comodino e andai ad abbracciare Benji che era davanti alla finestra chiusa a guardare fuori.
"Sai Sofi,forse abbiamo trovato la felicità"disse lui.
"Leva il forse"risposi.
"No,per adesso teniamolo"ridacchió.
"E sai cosa?"continuó poi.
"Cosa?"
"Questa casa ha bisogno di una rinfrescata"esclamó voltandosi verso di me.
"Cosa vorresti fare?"chiesi guardandolo in modo interrogativo.
"Non so,forse potremmo ridipingere delle stanze,comprare dei mobili nuovi,appendere foto nostre e..."
"Okei Manny tutto fare,calmati"gli risposi. Il ragazzo emise una risata contagiosa che fece ridere anche me.
"Va bene,forse ho corso un po troppo".
"Benji ma come facciamo con i soldi?ci siamo portati dietro pochissimo e non basteranno per tutto il tempo che resteremo qui".
"Hai ragione,beh,forse potrei cominciare a lavorare"disse lui.
"Forse stiamo facendo il passo più lungo della nostra gamba"risposi mordendomi il labbro inferiore.
"Ma no,fidati di me,ce la caveremo". Mi fidavo di lui,mi fidavo ciecamente di lui,sarei andata anche all'inferno per Benjamin.BENJI
Ritornare alla mia vecchia casa mi aveva portato in mente svariati ricordi,belli e brutti. Era rimasto tutto come era,non era cambiato nulla. Ora quella casa era la nostra,eravamo piccoli si,avevamo solo sedici anni,ma insieme ero certo che potevamo fare grandi cose. Mi sistemai sul letto assieme a lei,avevamo deciso di rimanere in casa dato che il tempo non era bellissimo. Non avevo avuto l'opportunità di portarla in giro a farle vedere un po di cose,ma mi sarei rifatto il giorno dopo.
"Domani ti porto dappertutto"dissi.
"Esagerato"rispose lei.
"Ti porto a far vedere dove passavo le mie intere giornate". Ero felice di stare assieme a lei,sembravamo due piccoli esploratori alla ricerca della felicità e di un posto dove stare.
"Che ne dici di guardare un film?"chiese lei.
"Tu e i tuoi film"sbuffai.
Lei emise una risatina piacevole,sapevo benissimo quanto le piacevano i film e adoravo prenderla in giro.
"Dai Ben,non abbiamo nulla da fare,almeno guardiamo un film"
"E va bene"dissi esausto. Vidi sul suo volto formarsi un sorriso,era così bella quando sorrideva,non sapevo se le mancava casa,non sapevo se era ancora convinta di quel passo più grande di noi,ma in quel momento era serena.
Sentii il comodino vibrare,mi girai e vidi la schermata del mio telefono illuminarsi,era Fede.
*ciao fratello,tutto bene?chiamami appena puoi*.
Rossi si preoccupava così tanto per me,era davvero diventato importante. Presi il computer e andai su film senza limiti.
"Allora,la mia principessa cosa vuole vedere?"chiesi voltandomi verso di lei.
"Uhm...film d'amore?"
"Ti prego cambia"dissi serio.
"Horror"proposi poi.
"Fanculo io non lo guardo"rispose imbronciata incrociando le braccia al petto.
"Ci sono"sentii dirla.
"Cioè?"chiesi alzando un sopracciglio.
"Maze Runner:la fuga"
"Ma non l'avevamo già visto?"
"No"sorrise. Cercai il film e lo avviai.
"Aspetta,non ci sarà mica quel Dylan O'Brien?"
"Eh gia"rispose lei.
"Io me ne vado"risposi alzandomi dal letto.
"Dai Ben,torna qui gelosone"disse tra una risata e l'altra. Tornai al letto e mi misi comodo di fianco a lei.
La ragazza si accoccolò vicino a me e io la strinsi forte tanto da poter sentire il suo battito.
"Tu sei roba mia"le sussurrai.
"Anche tu sei roba mia"disse di rimando. Ci baciammo,ogni bacio che ci davamo sembrava essere l'ultimo.
Finalmente tutto filava per il meglio.
Ma una domanda mi assilló la mente;perchè i genitori di Sophia le avevano detto che potevamo tornare insieme quando a loro non stava bene affatto?Note:
Spero che questo capitolo vi piaccia,grazie ai vostri commenti riesco ad andare avanti e pensare che le prime volte volevo cancellare questa storia,una domanda...pensate che Andrea e Laura ritornino a far capolino nella storia?😏scrivete nei commenti!!!
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Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016
FanfictionLui un ragazzo strafottente,stronzo e bullo. Lei una ragazza dolce,sensibile e affettuosa. Lui cresciuto in un orfanotrofio. Lei cresciuta in un'amorevole famiglia. Lui-Benjamin Mascolo Lei-Sophia Crawford Questa è la storia di odio,amore e distanza.