CAPITOLO 3

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BENJI

il pomeriggio era passato velocemente,mi trovavo bene con gli amici di Sophia,erano simpatici e le sue amiche erano davvero carine. Verso le 6:00 tornammo a casa,e percorremmo il tragitto senza dirci niente. Forse alla Sophia stavo sul cazzo,forse non mi aveva preso in simpatia,o forse doveva imparare a conoscermi.
A casa non c'era nessuno,perchè Isabella e Francesco erano andati a trovare dei loro amici,così mi buttai sul divano,accesi la tv e mi tolsi la maglia,ignaro di ciò che mi avrebbe potuto dire Sophia. Cercai qualcosa di carino da vedere in tv,ma trovai solo delle stupidate,così la spensi. Ad un tratto Sophia scese le scale con quel suo modo assolutamente sexy. Era un male considerare la propria sorella dannatamente bella e sexy? No se non era tua sorella.
La guardai andare in cucina e trafugare nella dispensa dove imparai che c'era da mangiare. La osservai attentamente,aveva tutte le curve al posto giusto,non troppo magra e un comportamento perfetto. Tornó in sala con un pacchetto di patatine e mi guardó con gli occhi spalancati.
-*che c'è?-* le chiesi.
-*n-niente.-* potei notare del rossore sulle sue guance rosee.
Prese una patatina dal pacchetto e la portò alla bocca nervosamente,dove notai delle labbra carnose. Era imbarazzata e si vedeva,quindi decisi di giocare un po sul suo stato d'animo.
-*mi dai una patatina?-*le domandai avvicinandomi al suo corpo.
-*c-cosa?-* rispose con voce tremante.
Non so perché ma mi piaceva vederla in quella situazione,forse perchè in passato adoravo giocare con le ragazze,oh,aspetta,ancora oggi adoro giocare con le ragazze ingenue. E lei era una di quelle.

SOPHIA

Benjamin si stava avvicinando pericolosamente al mio corpo,tanto da poter sentire il suo fiato su di me.
I suoi occhi azzurri
si intrecciavano con i miei;sul suo viso si fece spazio un sorriso,malizioso forse,ma sicuramente il piu bello che io avessi mai visto. Tremavo,tremavo come una foglia,dei pensieri assurdi si fecero spazio nella mia testa,ma li ricacciai subito indietro spostandomi da lui e andando in camera mia a passo spedito. Chiusi la porta e mi sdraiai sul letto,ripensai a ciò che era successo poco prima,ai suoi occhi,al suo sorriso,alla sua voce,alla sua presenza troppo vicina al mio corpo,al suo fiato sul mio viso e al suo corpo,gia il suo corpo così perfetto,così palestrato,così pericoloso.Perchè si stava comportando così?perché con me era uno stronzo e cercava di provarci con me mentre con gli altri era un angelo? Che non avesse un alter ego? Guardai fuori dalla finestra,e notai che su un ramo di un albero c'erano due uccellini intenti nel costruire un nido. Mi affacciai alla finestra per poter veder meglio,quando mi vibró il telefono.
Era lui,era ancora lui,come mai aveva ancora il mio numero di telefono? Come mai non si era dimenticato di me? E poi,come mai mi aveva mandato un messaggio?

Scusate se è corto,ma non ho avuto molto tempo per scriverlo,giuro che i prossimi capitoli saranno più lunghi!!!! xxx

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora