CAPITOLO 25

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FEDE
Andai a scuola senza Benji quella mattina,quel ragazzo si stava prosciugando letteralmente,non volevo vederlo stare così male,i genitori della Sophia avevano sbagliato,non si dividono mai due persone che si amano con tutto il cuore.
Varcai la soglia della porta dell'imponente edificio e mi diressi in classe.
"Ehi Rossi"quella voce,quella cazzo di voce che ti fa venire i nervi.
"Dimmi Osito"risposi seccato.
"Dov'è il tuo amichetto?"
"Non sono affari tuoi"ringhiai.
"E se ti dicessi che la Sofi sta per scoprire tutto?"sul suo volto si formó un sorriso che a me non convinse molto.
"Stai blaterando"
"Assolutamente no"scosse la testa.
"Mi dici cosa cazzo vuoi da quei poveri ragazzi? Già hanno problemi per fatti loro,poi ti ci metti anche tu,stiamo apposto"lo scansai,andando verso la porta.
"Voglio che la Sophia torni da me"
"E credi davvero che comportandoti da cretino la Sofi tornerà da te?"
"Sai,i ragazzi stronzi attirano sempre"rispose,come se la cosa fosse ovvia.
"Ci credo"roteai gli occhi,stanco ormai di quella conversazione.
"Tu non sai cosa sta per accadere"disse in tono provocatorio.
"Non lo so,hai ragione,so solo che se non ti levi dal cazzo ti arriva una porta in faccia che ti fa diventare simile ad un carlino"sorrisi.
"E bravo il nostro Rossi".
Gli feci il dito medio ed uscii dalla stanza.
"Fede"sentii chiamare.
Mi girai e notai la Nicole correre verso di me.
"Nichi"
"Fede,la Sofi...sta male"
"Come sta male?"
"Per Ben". I suoi occhi divennero licidi.
"Anche Benji non sta affatto bene". Ci guardammo negli occhi,incapaci di dire nulla.
Dovevamo trovare una soluzione,non potevamo lasciarli così,da soli,soli nell'infinito.
[...]
Le lezioni cominciarono e il banco accanto a me era vuoto.
"Crawford?"disse il prof cominciando a fare l'appello.
"Non c'è prof"risposi.
"Come mai?"disse il professore alzando lo sguardo dal registro.
"Non sta bene,ha...ha il virus"
"Ah si?"
"Gia"mi passai una mano dietro la testa e sorrisi. In quell'ora dovevamo fare la verifica di italiano,ma la mia testa era altrove.

SOPHIA
"Tu chi sei?"ripetei alla ragazza posta dinanzi a me.
"Sono una cara amica di Benji. Posso?"disse indicando il divano. Al suono di quel nome mi vennero i brividi.
"Si entra"la ragazza entró e andó a sedersi sul divano di pelle.
"Allora,io sono Laura"
"Sophia"
"La ragazza di Benji vero?"
"Ehm...si"risposi.
La ragazza che avevo davanti sorrise,era molto carina,magra,alta,capelli lunghi e mori raccolti in una treccia a lisca di pesce al lato del volto,occhi piccoli e marroni,incorniciati dalla matita nera con ciglia lunghe e spesse,sul volto uno strato di cipria.
"Bene,da quanto state insieme tu e Ben?"
"Da due mesi"dissi abbassando lo sguardo. Parlare di lui ora era un impresa.
"Sai tutto su Benji?"chiese alzando il sopracciglio destro.
Non afferrai subito la domanda.
"Si"risposi sicura.
"Saprai anche che io e lui abbiamo avuto rapporti"
I miei occhi si spalancarono.
"Che tipo di rapporti?".
Ci fu un attimo di silenzio,poi la mora cominció a parlare.
"Sessuali"
"Stai scherzando"scattai in piedi basita.
"No cara. È successo in discoteca,quando io e lui avevamo quindici anni"
"Avevate...avevate la protezione suppongo no?"inghiottii la saliva a fatica.
"No". Il cuore prese ad accelerare,la mia temperatura caló,il mondo mi era crollato addosso;come aveva potuto non dirmi una cosa simile?
"Beh,ora vado. Sai,ho molte cose da sbrigare e...mi raccomando,semmai doveste farlo,sii convinta"si alzó e si diresse verso la porta.
"In che senso scusa?"chiesi.
"Diciamo che io non ero molto d'accordo con il fatto di concedermi a lui,mi sono opposta con tutte le mie forze,ma sai,mi ha tirato con la forza dentro al bagno e ti lascio immaginare".
"Quindi...ti ha..."non conclusi la frase.
"Si,mi ha violentata".
Spalancai la bocca,no Benjamin non poteva aver fatto quello,si,non era un santo da piccolo,ma non avrebbe mai toccato una ragazza contro la sua volontà,Benji non farebbe mai male nemmeno ad una mosca.
Mi sedetti sul divano,incredula a cosa era accaduto poco fa.
Scossi la testa,nuove lacrime erano pronte a scendere dai miei occhi stanchi e a rigare il mio viso.
Non mi aveva raccontato tutto. Perchè l'aveva fatto? Perchè l'aveva tenuto nascosto?Stavo morendo dentro,se fosse per me a quell'ora sarei già morta. Ero divisa in due,da una parte ero in collera con Benji,dall'altra ero in pensiero per lui.
Le parole di quella ragazza mi rimbombavano in testa.
La vita ce l'aveva con me,ne ero certa. A chi credere?
Andai in camera. Odiavo tutto e tutti,avrei mandato a fanculo qualsiasi cosa,persona. Dalla rabbia buttai a terra tutte le fotografie di me e Benjamin e mi lasciai cadere per terra,raggomitolata in un angolino. Avevo bisogno di scappare,andare da lui,chiamarlo,sentire la sua voce. Ma mi aveva tenuta nascosta una parte della sua vita,e questo non lo potevo accettare.

BENJI
I testi delle canzoni le capisci solo quando sei triste ed infatti io in quel momento stavo capendo i testi veramente. Presi il telefono e chiamami Sophia,ma niente,non rispondeva. Così,decisi di fare una cosa fuori dal normale,scappare di casa per andare da lei.
Mi vestii e uscii dalla porta,diretto verso casa sua. Camminavo alla svelta,non volevo che qualcuno che conoscevo mi vedesse.
Arrivai davanti casa sua,pregando Dio che lei fosse in casa ma i suoi no.
Andai sul retro e lanciai un sassolino contro la finestra della sua camera.
"Sofi,apri cazzo,sono io"urlai guardandomi attorno. Nessuna risposta. Provai svariate volte,fino a che non mi ricordai che lei aveva scuola. Feci per andarmene,quando sentii una finestra aprirsi,mi girai e...
"Sophia,oh Sophia sapessi quanto mi sei mancata" era così bella,così dolce.
"Vattene"ricevetti come risposta.
"C...cosa?"chiesi stupito.
"Sofi sono io. Benji"
"Mi fai schifo"
Non capii,lei non era la mia Sophia,ma cosa era successo?
"Tesoro fammi salire"
"Vattene Benjamin,non ti voglio più rivedere,so cosa hai fatto"ringhió lei.
"Cosa ho fatto?se mi fai salire ne possiamo parlare". La ragazza chiuse la finestra,ma io avevo ancora le chiavi di casa,quindi da ragazzo furbo aprii la porta.
"Sofi ascoltami"dissi dirigendomi verso di lei.
"Stammi lontano"si ritirò al mio tocco.
"Cosa ti è successo?spiegami"la guardai con occhi vogliosi di abbracciarla e baciarla,ma ero troppo preoccupato in quel momento di scoprire cosa le stesse accadendo.
"Mi ha raccontato tutto Laura"disse piangendo.
Il mio cuore perse un battito,mi bloccai di colpo,quasi mi pietrificai.
"Quella puttana"dissi a denti stretti.
"No,lei non è una puttana. Sei tu il puttaniere di turno"
"Cosa sarei io?cazzo dici oh?"mi passai una mano fra i capelli,incredulo di ciò.
"Mi ha detto che tu l'hai violentata,che lei si è opposta a te,ma che tu l'hai tirata fino in bagno"singhiozzava.
Laura aveva ribaltato le cose. Io non l'avrei mai stuprata,io non violenterei mai una ragazza.
"Sofi non crederle,lei è manipolatrice"
"Non ti credo"aveva gli occhi rossi e gonfi,avrei tanto voluto abbracciarla.
"Fidati di me"dissi avvicinandomi a lei.
"Io non violenterei mai una ragazza,non è nel mio dna,non sarei mai in grado di fare una cosa simile,una simile atrocitá."
Ma come ci eravamo finiti in quel guaio?
Mi voltó le spalle,potevo sentire i suoi singhiozzi. Non potevo fare niente in quel momento.
"Perchè non me l'hai detto?"mi chiese.
"Me ne ero dimenticato"risposi abbassando lo sguardo.
"Ma come ti puoi dimenticare di aver violentato una ragazza?"urló.
"Cristo Oddio ma come te lo faccio a spiegare che io non l'ho violentata?eravamo brilli,tutti e due,è stata una cosa reciproca,a lei stava bene in quel momento"il mio tono della voce aumentó.
Stavamo litigando si,per la prima volta. E per la seconda volta,la persi.
"Vattene. Mi fai schifo. Ci eravamo giurati di dirci tutto"
"Sofi ascolta"
"No,vattene,non voglio più rivederti. Fatti una vita"
"La mia vita sei tu"
"Ti odio Benjamin".
Quel termine mi diede il colpo di grazia.
"Va bene,me ne vado"mi girai e me ne andai.
Era un addio.

Note:
Mi scuso per il capitolo poco carino😅comunque,da ora in poi ci sarà anche la parte di Fede e forse,anche la parte di Nicole!

Soli nell'infinito B.M//#WATTYS2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora