16. Un doloroso ricordo

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-oh mio Dio, l'ho ucciso! Don Raimundo! Svegliatevi per favore, svegliatevi!-
Hipolito era in preda al panico; cominció a scuoterlo e a schiaffeggiarlo per fargli riprendere conoscenza, fino a quando, un po' intontito, aprì gli occhi.
-che diavolo stai facendo Hipolito? Mi fai male- gli disse Raimundo, mettendosi seduto lentamente.
-scusate, don Raimundo, ma avevo paura di avervi ucciso- gli rispose.
Raimundo lo guardó; quel ragazzo era sempre stato svampito e non sarebbe cambiato.
Hipolito? Si ricordava di lui! Improvvisamente gli tornó tutto alla mente: Puente Viejo, la locanda, Emilia, i Mirañar, Matias e Prado..lei!
-Hipolito, io non posso tornare a Puente Viejo- disse all'improvviso.
-ppperchè no, don Raimundo? Era questo che stavate facendo quando vi hanno fermato- rispose il ragazzo, cominciando ad agitarsi.
-sì, ma perchè non ricordavo nulla, adesso so perfettamente che non era a casa mia era perchè volevo allontanarmi da Francisca e non posso tornare in paese- spiegó l'uomo.
-don Raimundo, credo di dovervi dire una cosa..- a questo punto, Hipolito non aveva altra scelta che raccontargli la verità.

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-signora, siete ancora in tempo per ripensarci- le disse don Anselmo.
-no, padre, vi ho già detto che non cambieró idea- rispose Francisca.
-volete farmi credere che vi state sposando per amore con un uomo che conoscete appena?- insistette il parroco.
Francisca non rispose; sapeva bene che quella scusa non era credibile, ma non aveva intenzione di dare spiegazioni.
L'unico giorno della sua vita in cui era stata completamente felice, aveva dovuto fare una scelta e, purtroppo, ne era uscita perdendo, ma non si pentiva di aver anteposto il suo bene e quello di Raimundo a un suo attimo di felicità.
-Francisca!- le grida di Andrès interruppero l'interrogatorio di don Anselmo.
-ho finito i compiti, posso andare a cavalcare con Mauricio?- le chiese.
-non fa troppo freddo?- si preoccupó Francisca.
-un pochino, ma io mi copro, promesso- le assicuró il bambino.
Francisca gli diede il permesso, ma a condizione che non sarebbe stato via per molto.
Rimasti di nuovo soli, don Anselmo riprese con le sue domande
-e il bambino come l'ha presa?- domandó
-si abituerà- lo troncó Francisca.
-don Anselmo, vi ringrazio per la vostra preoccupazione, ma so badare a me stessa- disse la Montenegro.
-ne dubito- rispose il prete, andandosene, lasciandola pensierosa.

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-e quindi io sono sicuro che ci sia un altro motivo per cui ha deciso di sposarsi con questo signor Primo, anche se non ho idea di quale possa essere. Lei non sa che siete vivo, e io sono sicuro che se venisse a saperlo annullerebbe le nozze- concluse Hipolito.
Non l'aveva perdonata, non poteva, ma se davvero Francisca era in pericolo lui l'avrebbe salvata.
-e va bene, verró con te a Puente Viejo- rispose Raimundo.
-speriamo solo di arrivare in tempo- gli disse Hipolito.
Raimundo, che in quel momento gli dava le spalle, si giró bruscamente.
-perchè?- chiese
-perchè il matrimonio è fra quattro giorni e temo che con tutti questi controlli non ce la faremo ad arrivare prima delle nozze-.
L'ansia lo pervase; doveva arrivare in tempo per fermarla o non se lo sarebbe mai perdonato.
-a costo di arrivarci a piedi, ce la faró- disse.

Non dimenticarmi - Francisca&RaimundoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora