33. Un salto nel vuoto

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Li cercavano da giorni, ma di Andrès e Salvador non c'era traccia. Francisca era disperata, non si era fermata neanche un momento, solo il tempo necessario per mangiare ogni tanto e recuperare le forze.
Raimundo aveva chiesto aiuto a tutto il paese e, con l'aiuto di Alfonso e Hipolito, aveva organizzato gruppi di uomini per cercarli più in fretta.
Francisca e Mauricio erano rientrati alla Villa per mangiare qualcosa velocemente.
-signora, li avete trovati?-
-no Fe, ancora no- rispose Francisca con un filo di voce.
-speriamo che stia bene, mi manca quel furfante- Francisca si giró di scatto e la fulminó con lo sguardo.
-Andrès sta bene, mi hai capito?! E lo ritroveremo presto-
-scusatemi..- Fe abbassó lo sguardo. Le mancava molto quel bambino e sperava solo che tornasse alla Villa sano e salvo il prima possibile.
Francisca vide Mauricio correre verso la porta e tornare poco dopo con un biglietto in mano.
-tenete signora, è per voi- disse, molto serio.
"Ti aspetto domani mattina alla Garganta del Diablo, la tua vita in cambio di quella del bambino, vieni sola o ne pagherai le conseguenze".
-che cosa c'è scritto signora?- chiese Mauricio.
-niente, è Raimundo, dice che domani loro andranno a perlustrare la Peña de los muertos- Francisca rispose con la prima cosa che le venne in mente, non poteva mettere in pericolo Andrès; sarebbe andata sola e nessuno avrebbe dovuto saperlo.
Passó la notte nello studio, rileggendo il biglietto e appena vide le prime luci dell'alba entrare nello studio, decise di andare all'appuntamento.

Non trovando Francisca alla Villa, Mauricio pensó che fosse già a cercare il bambino con alcuni dei suoi uomini, così decise di unirsi al gruppo di Raimundo.
-Raimundo, la Pena de los muertos è dall'altra parte- Mauricio indicó la direzione giusta.
-lo so, ma non dobbiamo andare lì- rispose l'uomo.
-e allora perchè ieri avete lasciato un biglietto alla signora dicendole che sareste andati lì?-
-io non le ho mandato nessun messaggio- rispose Raimundo.
I due uomini si guardarono e capirono immediatamente che cosa stava succedendo.
Corsero il più velocemente possibile alla Villa nel tentativo di trovare qualche indizio che potesse condurli al luogo dell'appuntamento.

Francisca stava aspettando già da un po', quando finalmente li vide arrivare. Andrès stava bene, spaventato, ma senza un graffio.
Cercó di andarle in contro, ma Salvador lo trattenne.
-non così in fretta signorino- gli disse.
-che cosa vuoi Salvador?- urló Francisca.
Castro camminó verso di lei, fino a dare le spalle al fiume.
-il bambino tornerá alla Villa, non ti preoccupare- il sorriso con cui accompagnó quelle parole la fece rabbrividire.
-SALVADOR- la voce di Raimundo li fece girare.
-lasciali andare!- gridó.
Andrès corse verso Raimundo, cogliendo di sorpresa Salvador, che non riuscì a fermarlo.
L'uomo tiró fuori la pistola e la puntó contro Francisca.
-allontanatevi o la ammazzo!- tuonó.
Raimundo non si mosse.
-lasciala, prendi me-
-senza offesa, ma a me piace più lei- sogghignó Salvador.
Raimundo si avvicinó ancora di qualche passo, ma Salvador gli puntó la pistola contro.
-non avvicinarti!- tornó a minacciarlo.
-non l'hai ancora capito? Non ho intenzione di lasciarla andare via viva!- a quelle parole, Raimundo cominció a tremare. Senza di lei, la sua vita non aveva senso.
Un colpo di pistola lo fece sobbalzare. Tutto accadde velocemente; Salvador, spaventato, abbassó l'arma per un momento, istante che servì a Francisca per liberarsi dalla sua presa, Raimundo si precipitó da lei, ma sfortunatamente non riuscirono a scappare, ritrovandosi tra Salvador e il dirupo.
-adesso basta, mi avete stufato, preparatevi a morire-
-sei davvero sicuro di voler passare il resto della tua vita in carcere?- Raimundo cercó di farlo ragionare.
-sto per uccidere mia moglie e il suo amante, nessun giudice mi condannerebbe-
Salvador prese la mira, lui doveva decidere cosa fare o sarebbero morti entrambi. L'acqua era troppo fredda e con tutti i vestiti addosso sarebbero affogati.
Rapidamente, prese Francisca e saltó giù dal dirupo, giusto un attimo prima che Salvador sparasse.
Mauricio si precipitó vicino al dirupo e cercó di togliere la pistola dalle mani di Salvador.
Durante la colluttazione, Salvador cadde dalla gola, picchiando la testa su uno degli scogli, rimanendo ucciso.
-dobbiamo trovare la signora e don Raimundo, presto!- gridó Maurcio agli uomini che erano accorsi.
Fe, che era rimasta dietro a un albero, si occupó del piccolo Andrès, riportandolo alla Villa.

Ormai era notte e Mauricio decise di tornare alla Villa per parlare con la Guardia Civile.
-non potete sospendere le ricerche! Sono ancora vivi e hanno bisogno del nostro aiuto!- Mauricio era inconsolabile, non riusciva a rassegnarsi, ma non appena aprì la porta d'ingresso per tornare a cercarli, se li ritrovó davanti, mezzi congelati, ma sani e salvi.
-dov'è Andrès?- chiese Francisca.
-è nella sua stanza, signora. Come sono contenta di vedervi!- Fe le si gettó al collo, ma Francisca la separó bruscamente. Senza dire altro si diresse in camera del bambino; aveva bisogno di stare con lui.
-che cosa succede don Raimundo?- gli chiese Mauricio, una volta rimasti soli..

Non dimenticarmi - Francisca&RaimundoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora